10 Aprile

Bologna, l’operaio Francesco D’Alò morto investito da un furgone che travolge il cantiere in tangenziale: «Ci sono altri due feriti»

La vittima è un operaio di 60 anni che stava segnalando un cantiere in fase di smontaggio: alla guida del furgone un 28enne. Il sindaco Lepore scrive a Salvini: «In quel tratto c’è poca sicurezza, si intervenga»

Si chiamava Francesco D’Alò ed era in quel momento addetto a segnalare la rimozione del cantiere agli automobilisti di passaggio. L’alba della mattina del 10 aprile, intorno alle 5.30, gli operai avevano lavorato nella notte e adesso stavano smontando l’area dalla sede stradale. 

Operaio morto nell’incidente in tangenziale a bologna

Il 60enne pugliese aveva la bandiera in mano, il segnale di fare attenzione. Ma un camion, alla guida del quale c’era un uomo italiano, non l’ha visto e l’ha centrato in pieno. Per l’operaio non c’è stato niente da fare, ferito sia pure non gravemente ma trasportato in ospedale in codice 2, quello di media gravità, anche il conducente del mezzo pesante, nel frattempo tamponato da un altro mezzo che arrivava nella direzione di Casalecchio. È successo tutto all’altezza dell’uscita 3 San Giovanni, sulla tangenziale di Bologna.

D’Alò, al lavoro per la 3Ssafety, ditta specializzata di Faenza, secondo le prime ricostruzioni stava segnalando come previsto la rimozione del cantiere che aveva operato in una delle due corsie. 

Il furgone che ha travolto un cantiere

L’impatto è stato tremendo e al personale del 118, arrivato sul posto con due ambulanze e un’automedica, non è rimasto altro che constatare il decesso. Tra lo choc dei colleghi, uno dei quali in particolare ha avuto bisogno di essere soccorso dagli stessi sanitari.

Sul posto la Polizia Stradale per i rilievi del caso, e la medicina del lavoro dell’Ausl, che procederanno insieme per la parte stradale e per quella dell’infortunio mortale sul lavoro. E anche i vigili del fuoco, che hanno agevolato le operazioni di pulizia stradale. 

Muore sul lavoro a 76 anni

IMAGOECONOMICA, ANDREA GIANNETTI

Dipendente di una ditta di trasporti con sede a Livorno, è deceduto probabilmente a causa di un malore mentre scaricava della biancheria in un albergo del centro di Montecatini. Era al primo giorno di prova

Un uomo di 76 anni, dipendente di una ditta di trasporti con sede a Livorno, è morto, probabilmente a causa di un malore, mentre scaricava della biancheria in un albergo del centro di Montecatini (Pistoia). Ne dà notizia l’Ansa. L’incidente è avvenuto questa mattina. L’uomo si è improvvisamente accasciato a terra e nonostante i tentativi di rianimazione da parte dei sanitari, allertati da un operaio che lavora in un cantiere adiacente alla struttura alberghiera, non è stato possibile salvarlo, informa sempre l’Ansa. Sul posto, per gli accertamenti del caso, è intervenuto anche personale della Asl. Il lavoratore deceduto, autista di professione, era residente a Livorno e, secondo quanto riporta Repubblica, era al primo giorno di prova.

Rimane schiacciato dal trattore, grave un anziano

Villa Minozzo: l’incidente a Gaggiolo, l’uomo è stato portato in ospedale in elisoccorso

Villa Minozzo  Grave incidente agricolo nel primo pomeriggio di oggi, giovedì 10 aprile, in via Gaggiola, in località Gaggiolo di Villa Minozzo. Intorno alle 15:30, un trattore si è ribaltato mentre era in funzione, schiacciando alle gambe l’uomo di 77 anni alla guida, un anziano del posto. I soccorsi sono stati immediati. La centrale operativa del 118 ha inviato sul posto l’elisoccorso da Pavullo. L’uomo, rimasto sotto il mezzo agricolo, ha riportato gravi traumi agli arti inferiori. Stabilizzato sul posto, è stato trasportato in elicottero all’Ospedale Maggiore di Parma, in condizioni giudicate gravi.