17 Settembre

Travolto dal furgone con cui stava lavorando, grave un operatore ecologico

Sul posto la polizia locale, 118, vigili del fuoco e ispettori della Asl. Il 32enne trasportato d’urgenza al policlinico Tor Vergata

Incidente sul lavoro ai Castelli Romani. Un operatore ecologico di 32 anni è rimasto gravemente ferito ed è stato trasportato d’urgenza in ospedale. Colpito dal furgone con il quale stava lavorando nella raccolta dei rifiuti ad Ariccia il veicolo, dopo averlo investito, ha tranciato un tubo del gas. 

Incidente sul lavoro ad Ariccia

In particolare il dipendente della ditta Teknoservice – che ha in appalto la concessione della raccolta rifiuti di Ariccia – in via Flora (strada in pendenza), verso le ore 9:30 di martedì 17 settembre è stato travolto dal mezzo in dotazione per la raccolta differenziata della carta. L’autocarro, condotto dallo stesso, si è improvvisamente sfrenato mentre il 32enne dipendente era sceso dal mezzo per svolgere il lavoro assegnato. È stato travolto dal mezzo ed è rimasto schiacciato tra lo stesso e un muro adiacente.

Tranciato il tubo del gas 

Per fortuna nel traffico era presente un addetto alla manutenzione della rete del metano cittadino ed è potuto immediatamente intervenire per disattivare l’erogazione del gas che fuoriusciva copioso da una tubatura che nella circostanza era stata tranciata dal mezzo durante l’inerzia verso il basso. Si è sfiorata la tragedia in quanto il dipendente era rimasto accasciato al suolo incastrato tra il mezzo, un edificio che ha fermato la corsa dell’autocarro  e nell’immediatezza dell’impianto del metanodotto tranciato.

Sul posto sono giunti i soccorsi tramite 112, chiamati immediatamente dagli automobilisti che hanno assistito all’accaduto. Vigili del fuoco di Marino, ambulanza del Nuovo ospedale dei Castelli sono intervenuti sul posto. Per i rilievi del caso gli agenti della polizia locale di Ariccia che, come da protocollo, hanno richiesto l’intervento di personale dello Spresal della Asl Roma 6, anche essi poco dopo giunti in via Flora. 

Cub, mobilitazione e appello a Mattarella contro morti lavoro

Montagnoli, politica destra e sinistra non fa nulla

Una mobilitazione nazionale aperta a tutti da mettere in campo a breve e un appello a intervenire per una lotta “concreta” contro il dilagare dei morti sul lavoro al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che “sta dimostrando una grande sensibilità sul tema”.

E’ l’iniziativa della Confederazione unitaria di base (Cub) che ad ogni manifestazione, presidio e protesta sull’argomento chiede a iscritti, militanti e partecipanti di portare in mano la Costituzione e in particolare l’art.1 della legge fondamentale dello Stato il cui primo comma recita “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”.
    La Cub denuncia che “la politica sia di destra sia di sinistra da 40 anni non fa nulla per combattere le stragi sul lavoro, ma anzi ha approvato leggi sulla precarizzazione fra cui le più recenti la Legge Fornero sul lavoro e il Jobs Act che consentono licenziamenti arbitrari impedendo di fatto il rispetto dei diritti e della sicurezza”.

  “Anche le normative sui sub-appalti e la mancanza di un numero tempestivo e sufficiente di controlli pure di notte e nei festivi – sottolinea il segretario nazionale della Cub, Walter Montagnoli – favoriscono il numero infinito dei morti sul lavoro, tre solo negli ultimi giorni in Lombardia

Chiediamo da anni l’introduzione del reato di ‘omicidio sul lavoro’, eppure nonostante diversi altri sindacati siano d’accordo il Parlamento nulla ha fatto. Bisogna responsabilizzare giuridicamente i datori di lavoro altrimenti non si otterrà null’altro che parole”.