19 Maggio 2022

Cade da impalcatura, imprenditore muore a Lipari

A Caltanissetta operaio travolto da traliccio, è grave

 Un’imprenditore edile Bartolo Zaia, 68 anni, è morto a Lipari cadendo da una impalcatura in un cantiere in località Zinzolo dove stava ristrutturando un’abitazione.

Dalle prime indagini l’uomo si era recato nella casa della figlia dove erano in corso lavori di restauro di un rudere.

A dare l’allarme è stato un passante. Sul posto si sono recati l’ambulanza del 118 e due pattuglie dei carabinieri. Sulla vicenda che ha turbato la comunità eoliana per la famiglia di Canneto molto nota sull’isola, i carabinieri hanno avviato le prime indagini. La salma è stata trasferita nella sala mortuaria del cimitero. “Mio padre non stava lavorando nella casa. Ha avuto un malore ed è caduto dalle scale”, ha detto Luana Zaia figlia dell’imprenditore Bartolo. I carabinieri continuano a indagare sull’ipotesi di un incidente sul lavoro. La casa dove l’uomo è morto è della figlia ed è in ristrutturazione. Un altro incidente sul lavoro è avvenuto a Caltanissetta dove sue operai sono rimasti feriti, uno in maniera grave, mentre lavoravano sul tetto di un locale commerciale in via Due Fontane. Quattro operai stavano effettuando lavori di manutenzione quando un traliccio, sul quale erano montati alcuni ripetitori di compagnie telefoniche, è caduto. Uno dei quattro operai è rimasto schiacciato mentre un altro è stato ferito lievemente. Per liberare l’operaio schiacciato è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco arrivati poco dopo. L’uomo, un 47enne di Monreale (Palermo), è stato trasportato col codice rosso da un’ambulanza del 118 all’ospedale Sant’Elia. Al momento è sottoposto ad esami diagnostici. Avrebbe riportato traumi da schiacciamento e una frattura esposta del femore. L’altro operaio è stato trasportato in ospedale col codice giallo, mentre i due colleghi sono rimasti illesi. Adesso i vigili del fuoco sono a lavoro per mettere in sicurezza la zona e definire le cause che hanno determinato il cedimento del traliccio. Le indagini sono affidate ai carabinieri.

Precipita dal tetto, operaio di 46 anni è grave

L’incidente nel pomeriggio a Poppi: l’uomo stava lavorando a una ristrutturazione quando un travetto di legno ha ceduto

Camaldoli (Arezzo), 19 maggio 2022 – Stava sistemando i tabelloni nel tetto di una proprietà privata in ristrutturazione quando, ad un certo punto, un travetto in legno ha ceduto improvvisamente sotto i suoi piedi e lui, operaio 46enne di una ditta del posto, è precipitato nel solaio sottostante. L’ennesimo incidente sul lavoro in provincia di Arezzo – già maglia nera – è avvenuto ieri pomeriggio poco dopo le 16 in via Camaldoli a Poppi presso il cantiere ’Il Poggio’.

La caduta è stata grave: l’uomo è finito a terra dopo un drammatico volo di tre metri e ha riportato un politrauma serio per il quale è immediatamente intervenuto il ’Pegaso 2’. L’elicottero dell’emergenza-urgenza ha trasferito l’operaio a Le Scotte di Siena dove il paziente è stato immediatamente stabilizzato: è in codice rosso ma – secondo quanto si è appreso – non sarebbe in pericolo di vita.

Saranno comunque le prossime ore decisive per capire l’entità del trauma per la prognosi.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche un’automedica Alfa 4, l’ambulanza della Misericordia di Bibbiena, i vigili del fuoco e i carabinieri. Questi ultimi stanno svolgendo accertamenti – in collaborazione con la squadra preposta del Pisll – per ricostruire la dinamica dell’accaduto e verificare ventuali responsabilità nell’infortunio sul lavoro.

Rimorchiatore affondato a Bari, morti e dispersi. “Subito 4 ore di sciopero al porto”

Era partito da Ancona e due delle vittime sono anconetane. Ma alla banchina 3 del molo Rizzo i lavoratori dei rimorchiatori si fermano in presidio

ANSA) – BARI, 20 MAG – Sono proseguite tutta la notte e sono ancora in corso, ormai da quasi 36 ore, le ricerche dei due marinai dispersi nell’affondamento del rimorchiatore Franco P., avvenuto mercoledì sera a circa 50 miglia dalla costa pugliese, in acque internazionali.

Nel naufragio, su cui indaga la Procura di Bari con la Capitaneria di Porto, sono morti tre componenti dell’equipaggio, il cui riconoscimento ufficiale è in corso nell’istituto di medicina legale del Policlinico di Bari.

Unico superstite, al momento, è il comandante del rimorchiatore, ricoverato in ospedale a Bari.
    Sui due ancora dispersi la Guardia Costiera di Bari, con il supporto di unità aeree e motovedette di altre forze militari e delle autorità croate, ha esteso l’area di ricerca spingendosi più a sud. Le cause dell’affondamento dovranno essere accertate dalle indagini coordinate dal procuratore Roberto Rossi con la sostituta Luisiana Di Vittorio. Saranno utili le dichiarazioni del comandante, quando sarà ascoltato, e quelle degli 11 marinai a bordo del motopontone che era agganciato al rimorchiatore al momento dell’affondamento e dal quale è stato lanciato l’allarme. Il pontone e gli 11 membri dell’equipaggio sono stati rimorchiati da un altro mezzo e da ieri pomeriggio sono in viaggio verso Bari, dove attraccheranno intorno alle 9. (ANSA).