21 Giugno

Incidente sul lavoro, il tetto del capannone cede e precipita da 10 metri: Valerio Salvatore muore a 29 anni

Abitava a Villa Gordiani. Sul caso indagano i carabinieri e la Procura di Velletri che ha aperto una indagine per omicidio colposo

Ancora una morte sul lavoro. Dopo il caso di Satnam Singh, un’altra vittima nel Lazio. Valerio Salvatore, un ragazzo di 29 anni di Roma, è morto cadendo da circa dieci metri di altezza, dal tetto di un’azienda a Campoleone, in provincia di Latina.

Valerio Salvatore lavorava per l’impresa Fazel Impianti come elettricista e operaio e lo scorso venerdì 21 giugno, ed è morto mentre si trovava in una ditta sulla Nettunense, tra Aprilia e Lanuvio. Stava svolgendo lavori per sistemare un cavo elettrico su parte del tetto del capannone che, secondo quanto appreso, presentava delle parti in eternit. A un certo punto, per cause al vaglio di chi indaga, il tetto ha ceduto facendo precipitare il lavoratore 29enne. 

Morto sul lavoro 

Immediato è scattato l’allarme al personale del 118. Nonostante i tentativi di rianimazione, per Valerio Salvatore non c’è stato nulla da fare. Sul posto, oltre i medici, anche i carabinieri di Lanuvio, il personale del servizio prevenzione e sicurezza del lavoro e della Asl. Adesso si indaga per ricostruire la dinamica della tragedia.

La Procura di Velletri, come atto dovuto per svolgere una serie di indagini, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. L’obiettivo sarà quello di verificare le condizioni di sicurezza sul lavoro. La porzione del capannone dove è avvenuto il cedimento, “marcia” vedendo le prime immagini scattate, è stata sequestrata. Ora la famiglia vuole risposte e giustizia.

Operaio muore incastrato tra i rulli di un macchinario nel Mantovano

Aveva 34 anni. Inutile l’intervento dei colleghi

Morire di lavoro.

È successo ancora in Lombardia. Due morti, e tutti di giovane età, nel giro di due giorni. Prima a Lodi, giovedì scorso, dove a perdere la vita era stato Giampaolo Bodini, 18 anni, e oggi a Mantova. La seconda vittima è un 35enne , Mirko Schirolli di Rivarolo Mantovano, schiacciato dal macchinario a cui era addetto all’interno dello stabilimento Sintostamp di Cividale Mantovano, che si occupa di stampaggio di materiale plastico.

La tragedia si è verificata questa mattina poco prima delle 8. Il giovane, prima di cominciare la produzione, doveva pulire con uno straccio i rulli del macchinario. In servizio, in quel momento, c’era un altro collega che si trovava però distante, dall’altra parte del capannone. Schirolli ha cominciato a svolgere la sua mansione. Si sarebbe avvicinato troppo ai due rulli rimanendo impigliato con un braccio. Il macchinario lo ha risucchiato in un baleno senza lasciargli scampo. Il collega non si è accorto di nulla e solo dopo un po’, quando si è avvinato al macchinario, ha trovato Schirolli riverso, ormai senza vita.

Operaio cade dal tetto per 8 metri nel Reggiano, è grave

Infortunio sul lavoro a Correggio, 29enne all’ospedale

Grave infortunio sul lavoro stamattina a Lemizzone di Correggio, nel Reggiano, dove un operaio edile è caduto da un’altezza di circa 8 metri mentre stava effettuando alcune manutenzioni sul tetto di un capannone aziendale.

Subito sono stati allertati i soccorsi.
    L’uomo – un 29enne di origine egiziana, residente in Toscana – è stato portato d’urgenza in elicottero all’ospedale Maggiore di Parma dove si trova ricoverato nel reparto Obi (osservazione breve intensiva) in prognosi riservata, ma al momento non sarebbe giudicato in pericolo di vita.
    Stando a quanto ricostruito dai carabinieri di Bagnolo in Piano e dal personale del servizio prevenzione e sicurezza della medicina del lavoro dell’Ausl, si sarebbe verificato un cedimento che ha portato l’operaio a precipitare al suolo.