Lavoro. Schiacciato da un macchinario, muore un altro operaio: sono 148 da inizio anno
La vittima lavorava per una ditta esterna impegnata nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra, in provincia di Avellino. Stop immediato degli altri lavoratori. «Fermare questa strage silenziosa»
Non si arresta la tragica contabilità dei morti sul lavoro. E mentre sono ancora al vaglio della magistratura le cause che hanno provocato il crollo nel cantiere Esselunga di Firenze, dove hanno perso la vita cinque operai e altri tre sono rimasti gravemente feriti, in Campania si è consumata l’ennesima tragedia. È successo nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra, in provincia di Avellino, dove un operaio di 52 anni, Domenico Fatigati, dipendente di una ditta esterna con sede legale a Foggia, è morto schiacciato da un macchinario. L’uomo, un tecnico manutentore, stava lavorando nel reparto basamento motori ed è rimasto incastrato nel macchinario durante un intervento di manutenzione. Immediato l’allarme dei compagni di lavoro, ma per il tecnico non c’è stato nulla da fare: è morto durante i tentativi di liberarlo da parte dei sanitari del 118. La Procura di Avellino ha aperto un’inchiesta, mettendo sotto sequestro il macchinario e l’area dello stabilimento. Quello di Domenico Fatigati è soltanto l’ultimo nome della lista, già molto lunga, delle vittime del lavoro in queste prime settimane del 2024.
Ennesimo infortunio sul lavoro, ferite gravi per un operaio di Gonars
Ennesimo infortunio sul lavoro in Friuli. Un operario di Gonars di 58 anni, dipendente di una ditta impegnata in alcuni lavori nell’area del Bastione fiorito e del Teatro Tenda del Castello di Gorizia, ieri mattina è rimasto gravemente ferito cadendo da un’altezza di circa 6 metri, mentre si trovava sul muro di cinta del maniero. Il personale medico giunto sul posto ha stabilizzato l’uomo che è stato trasportato in volo in condizioni piuttosto serie all’ospedale di Cattinara, ma fortunatamente non è in pericolo di vita. Indagano i Carabinieri. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del fuoco.
E proprio ieri i segretari generali di Cgil e Uil Udine, Emiliano Giareghi e Luigi Oggi, hanno incontrato il Prefetto di Udine, nell’ambito della mobilitazione nazionale alla quale hanno aderito, in provincia, le aziende metalmeccaniche e delle costruzioni. È stato proclamato uno sciopero di due ore a fine giornata o fine turno.