Scarica elettrica da 20 mila volt, operaio in gravi condizioni
L’incidente è accaduto nel pomeriggio di lunedì a Quarto D’Altino, zona industriale di via Abbate Tommaso. Il 44enne di origini albanesi lavorava alla posa di canalette interrate per i cavi del fotovoltaico. Il prefetto convoca la riunione sulla sicurezza
Un altro grave incidente sul lavoro, un operaio 44enne è rimasto folgorato a Quarto D’Altino. Verso le 16 di oggi, lunedì 24 febbraio, ha preso una scarica di corrente da 20 mila volt mentre era impegnato nell’area della srl “Ghiaccio Facile” di via Abbate Tommaso e ha riportato ferite e ustioni molto serie. Soccorso e ricoverato all’ospedale dell’Angelo in prognosi riservata, nel tardo pomeriggio è stato trasferito a Padova. L’uomo, di origini albanesi, non è dipendente della società di Quarto. Lavora da operatore edile esterno, per conto di un’altra azienda, alla messa in opera di canalette interrate lungo le quali – in un secondo momento, stando ai primi rilievi – dovevano passare linee elettriche di collegamento di pannelli fotovoltaici. Mentre l’addetto si occupava della posa delle condotte, avrebbe messo mano a una cabina elettrica di trasformazione della tensione e in quel momento la scarica di corrente a terra lo deve aver coinvolto causandogli un grave shock fisico e varie ustioni.
Tra sei mesi sarebbe diventato papà. Uno strazio per l’intera comunità
Thomas Gobbi è morto ieri 24 febbraio in provincia di Verona. Dopo essere nato e cresciuto a Merlare, da qualche tempo si era trasferito a Masi con la compagna incinta di tre mesi. Dieci anni fa in un incidente stradale la famiglia aveva perso un altro figlio
L’infortunio sul lavoro che ieri 24 febbraio in provincia di Verona è costato la vita a Thomas Gobbi ha sconvolto la comunità di Merlara dove il giovane camionista è nato e cresciuto e quello di Masi dove si era da poco trasferito con la fidanzata Nicole di 25 anni, incinta di 3 mesi. La vittima, nonostante l’età ancora giovane, era un autista di camion professionista. Per lui il lavoro sui mezzi pesanti era una ragione di vita che svolgeva con grande passione e attenzione. Il 34enne è rimasto schiacciato dalla cabina del suo camion mentre tentava di riparare un guasto che pochi istanti prima l’aveva indotto ad arrestare la marcia. Stava andando ad effettuare una consegna in un consorzio poco distante, ma all’appuntamento non c’è mai arrivato.