3 gennaio 2022

Due anni fa, era estate, Daniele in un angolo di Venezia lo conoscevano tutti. Lavorava al rifacimento di un pontile, ogni giorno da solo sotto il sole. La canottiera e i tatuaggi. Un blog della città lo aveva ‘adottato’, soprannominandolo ‘Icio canotta’. I pontili e il mare sono sempre stati il regno di Daniele Zacchetti, carpentiere specializzato nella ditta di ristrutturazioni che lo mandava in giro per l’Italia da oltre trent’anni. E’ morto sul lavoro al porto vecchio di Trieste, colpito dal braccio di una gru. Faceva freddo e non era in canottiera, ma chi lo racconta associa sempre il ricordo al sole e al mare: “Daniele sopportava le giornate più calde – dice un collega – soprattutto quando lavorava nei porti. Se poteva si gettava in acqua per un tuffo rigenerante. Non amava l’inverno, attendeva sempre l’arrivo della primavera. Amava l’acqua e l’allegria”.