Tragedia sul lavoro, 48enne muore schiacciato
A dare l’allarme un collega: indagano i carabinieri di Borgo Valsugana. Inutili tutti i soccorsi, sul posto era arrivato pure l’elicottero sanitario
Erano da poco passate le 14 di sabato 30 novembre a Novaledo un 48enne ha perso la vita: si tratta di Fabio Trentinaglia. L’uomo stava lavorando in un’azienda della zona industriale lungo la Statale 47 della Valsugana quando, per cause e dinamiche ancora in corso di definizione, è rimasto schiacciato. Secondo le prime informazioni l’uomo stava lavorando su un camion.
L’allarme, dato da un dipendente dell’azienda, ha subito portato sul posto un’ambulanza e l’elicottero sanitario, così come i carabinieri di Borgo Valsugana, impegnati nell’esatta ricostruzione della dinamica, oltre ai vigili del fuoco di Novaledo e Levico Terme. Per l’uomo, però, non c’era più nulla da fare ed è morto sul posto.
Artigiano di 70 anni cade da finestra e muore, aperta inchiesta
E’ successo giovedì scorso a Sestri Ponente
Infortunio mortale, giovedì, a Sestri Ponente.
Un uomo di 70 anni, artigiano si nazionalità ecuadoriana, è caduto nel vuoto mentre sistemava una finestra in un appartamento in salita Olivaro.
La procura ha aperto una inchiesta per chiarire se vi siano responsabilità. L’anziano, Carlos Heriberto Flores Ponce, è un lavoratore autonomo. Sul posto è intervenuto il personale del 118, con l’automedica, che non ha potuto fare altro che constare il decesso. A quel punto sono subentrati i carabinieri e gli ispettori del nucleo Prevenzione e salute ambienti di lavoro della Asl3 che hanno avviato le indagini. Gli investigatori, coordinati dal pubblico ministero di turno Luca Scorza Azzarà, hanno sequestrato la documentazione relativa al contratto di lavoro e tutta l’attrezzatura che l’artigiano stava adoperando in quel momento.
Il fascicolo verrà passato ai pm del gruppo Salute e Lavoro, coordinato dal procuratore aggiunto Francesco Pinto. Le eventuali responsabilità su possibili mancanze e violazioni delle norme sulla sicurezza nei posti di lavoro potrebbero ricadere sul proprietario dell’abitazione. I familiari dell’uomo, che si sono rivolti all’avvocato Paolo Lavagnino, sostengono però che il loro parente lavorasse alle dipendenze di un geometra e sono pronti a portare la documentazione in Procura.