5 Marzo

Muore cadendo dall’alto alla Reggiana Ponteggi

La vittima è un artigiano di 57 anni. L’infortunio sul lavoro è accaduto alle 14 nella sede di via Calvi di Coenzo. Sul posto al lavoro gli inquirenti

Reggio Emilia È morto cadendo dall’alto all’interno dell’area della Reggiana Ponteggi, a Mancasale. La vittima è un artigiano di 57 anni, di origine egiziano. L’infortunio, il primo di questo 2024, si è consumato intorno alle 14 di oggi. In via Calvi di Coenzo hanno operato i soccorritori e i vigili del fuoco. A ruota sono intervenuti i tecnici del servizio Ausl di Prevenzione e sicurezza sui posti di lavoro. Presenti anche agenti della polizia di stato e carabinieri.

Purtroppo per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Ora non resta che raccogliere tutti gli elementi utili per ricostruire la dinamica dell’accaduto.

Strage infinita. Precipita e muore nel cantiere: aveva appena compiuto 79 anni

La tragedia a Terlizzi, nel Barese. Nonostante l’età avanzata, l’uomo era «regolarmente assunto», dicono i sindacati. Lo sgomento della comunità. Un altro lavoratore ha perso la vita a Reggio Emilia

Morire sul lavoro, in un cantiere, a 79 anni. Succede anche questo nell’Italia del 2024. Un anziano capocantiere, Cesare Dibitetto, ha perso la vita oggi precipitando nel vano ascensore di un palazzo in corso di ristrutturazione in via Cesare Battisti nel centro storico di Terlizzi, in provincia di Bari. 

L’uomo, residente a Giovinazzo, operaio molto esperto, era dipendente da tempo della ditta per la quale stava lavorando. La tragedia è avvenuta durante operazioni di verifica dei livelli dell’ascensore prima di procedere al rivestimento. Il 79enne (ieri era stato il compleanno) è caduto dal primo piano fino al piano seminterrato, in pratica quindi da due piani. Un volo di circa 10 metri che non gli ha lasciato scampo. E’ stato un altro operaio a rendersi conto della tragedia. Vani tutti i soccorsi.

E’ stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco, con una particolare imbracatura, per riuscire a recuperare il corpo: gli operatori sanitari del 118 hanno potuto solo constatare la morte di Dibitetto. Sul posto anche il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Trani e i carabinieri. Presenti anche il coordinatore della sicurezza, il titolare della ditta, oltre che il figlio della vittima e il sindaco di Terlizzi Michelangelo De Chirico. Il dramma un cantiere regolarmente autorizzato. La ristrutturazione riguarda lavori in un edificio su tre livelli.

“Stando alle prime notizie – dichiarano – l’uomo era regolarmente assunto con un contratto part-time da capocantiere e iscritto in Cassa edile. Resta l’amarezza e l’incredulità nel vedere lavorare in un cantiere, uno dei luoghi più a rischio, una persona così avanti con l’età, che già da anni avrebbe dovuto godersi un meritato riposo da pensionato. Da parte nostra ribadiamo il massimo impegno per garantire l’incolumità dei lavoratori: subito dopo la terribile tragedia di Firenze – proseguono Boccuzzi e Sideri – abbiamo avviato una serie di assemblee in tutti i Comuni e in tutti i luoghi di lavoro. Sono momenti di comunicazione e confronto molto partecipati, a dimostrazione che il tema e’ quanto mai attuale e molto sentito dai lavoratori”.