e quella norma ci fosse stata prima, Luigi ora si stava godendo la pensione. Invece…”. I colleghi non si danno pace. Luigi Rinaldi è morto a 63 anni in un cantiere stradale a Novate Milanese, colpito dalla benna dell’escavatore che si è staccata improvvisamente. La norma è l’abbassamento della soglia di annualità contributive dei lavoratori edili, necessarie per andare in pensione (da 36 a 32 anni). La prevede la manovra economica del governo appena approvata, dopo anni di pressioni da parte dei sindacati. Perchè gli operai del settore, tra discontinuità dei cantieri e lavoro in nero, normalmente arrivano tardi alla pensione o, quando ci arrivano, l’assegno previdenziale è troppo basso e bisogna continuare a lavorare ad un’età rischiosa per certe attività. Luigi, dunque, finalmente aveva avviato le pratiche per approdare al meritato riposo, magari, come diceva sempre, per dedicarsi a tempo pieno alla sua villetta di Parzaniga, affacciata sul Lago d’Iseo. Ma non ha fatto in tempo e adesso l’ultima foto che ha postato sui social, è una tragica beffa: lui, con mascherina e cuffie antirumore, alle prese con il compressore in un cantiere. “Bravo, ma sta attento”, il commento alla fotografia di Daniela; “Attenzione” scrive Santina; “Ma non sei in pensione?” chiede Domenico e la risposta di Luigi è un colpo al cuore: “Non ancora”