Alexander morto sotto il suo trattore, “Bisogna investire sulle tecnologie”
Il 54enne di origine rumena deceduto ieri sera lascia moglie e due figli. La Cisl: “Si continua a morire sul lavoro come cinquant’anni fa, le cause sono sempre le stesse”
Pavullo piange la scomparsa di Alexander Bala, agricoltore di 54 anni. Ieri sera la tragedia si è consumata a pochi passi dalla casa in cui l’uomo, di origine albanese ma trapiantato nel Frignano, viveva e lavorava con la famiglia. Il trattore su cui viaggiava si è ribaltato su un pendio scosceso, finendo per precipitare per diversi metri in un bosco sottostante, accanto a via Benedello.
Purtroppo lo sforzo encomiabile dei sanitari, del Soccorso Alpino e dei Vigili del Fuoco che sono giunti sul posto è stato vano. Per l’agricoltore era ormai troppo tardi. Bala lascia la moglie e due figli ventenni, chiaramente straziati dalla notizia che hanno appreso loro per primi, non vedendo rientrare il padre che era uscito sul mezzo agricolo.
La tragedia riaccende la discussione purtroppo ciclicamente drammatica su questo tipo di decessi, che anche sul nostro territorio si ripetono ogni anno senza soluzione di continuità. Lo evidenzia la Cisl Emilia Centrale: “Si continua a morire sul lavoro come cinquant’anni fa e le cause sono sempre le stesse: ribaltamento del trattore, investimento da mezzi in movimento, caduta dall’alto”.