Amianto nei cieli: aviere di Milano riconosciuto vittima del dovere
Amianto nell’aviazione civile e militare. Un settore quello della navigazione aerea che si è caratterizzato per l’uso di questi minerali fibrosi. Il caso di un aviere di Milano deceduto a causa dell’amianto. La Corte di Appello di Milano, con la recentissima sentenza del 6 marzo 2023, ha accertato che Fabio Fabretti è deceduto per mesotelioma, che è stato causato dal periodo di esposizione da amianto quando era in servizio nell’Aeronautica militare. La Corte di Milano è giunta a queste conclusioni sulla base di una perizia particolareggiata, dalla quale è emerso l’uso dell’amianto nell’aviazione militare. Si tratta di una sentenza storica, quella della Corte di Appello di Milano, perché ha condannato il ministero della Difesa a riconoscere Fabretti come vittima del dovere e ha liquidato alla vedova le relative prestazioni previdenziali.
Questa sentenza della Corte di Appello di Milano segue di poco quella della Corte di Cassazione, sezione Lavoro, n.35228 del 2022, che accorda il risarcimento integrale per mesotelioma da amianto in un dipendente dell’Atitech spa. Il provvedimento degli ermellini è importante perché reso in favore di un dipendente deceduto per mesotelioma dopo aver lavorato presso l’aeroporto di Capodichino (Napoli). La vicenda di Fabretti ribalta la decisione del tribunale di Pavia, che aveva rigettato per carenza di prova. Il militare è morto nel 2012, a soli 67 anni, a Rozzano (Mi), per mesotelioma pleurico causato dall’amianto respirato durante la sua attività al servizio dello Stato. L’aviere, dopo l’addestramento a Cuneo, fu assegnato alla Prima Aerobrigata di Padova. Poi fu trasferito alla base operativa missilistica di Cordovado, dove si è occupato dell’area lancio dei missili. Lavorava accanto ai militari americani della Nato, distaccati nella vicina base di Vicenza.
Sentenza amianto R.F.I. 15-03-2023