Amianto : Sentenze

Condannato l’industriale Schmidheiny. Amianto, perché è ancora un problema serio

Amianto, Solvay condannata per la morte di un operaio: 690mila euro il risarcimento alla famiglia di Posarelli

La sentenza in appello conferma la responsabilità dell’azienda per il decesso del lavoratore pisano scomparso a fine 2010 dopo un’agonia di sei mesi

Posarelli, stroncato a 67 anni lo scorso 18 novembre 2010 da cancro polmonare causato dall’esposizione professionale ad amianto nello stabilimento di Rosignano. A stabilirlo è la Corte di Appello di Firenze (Sezione Lavoro, presidente Maria Lorena Papait, giudice relatore Nicoletta Taiti) che ha rigettato l’appello della Solvay S.A. mirato a negare la responsabilità della società per la morte di Posarelli. Una sentenza che, appunto, accoglie le richieste dell’avvocato Ezio Bonanni, legale della famiglia e presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, con una ulteriore somma di circa 120mila euro che si va ad aggiungere ai circa 570mila già ottenuti con la prima sentenza del Tribunale di Livorno.

Palermitano muore dopo esposizione ad amianto, familiari risarciti con quasi 1 milione

Condannato il Ministero della Difesa a risarcire i familiari dell’elettricista e sommozzatore di bordo palermitano Salvatore Carollo, morto a soli 63 anni di mesotelioma per l’esposizione all’amianto

Amianto, processo Eternit bis: 12 anni a Stephan Schmidheiny, 500mila euro all’Associazione delle vittime

Dopo la sentenza del processo Eternit bis, per il pm la tragedia di Casale Monferrato “ha un nome e un cognome”, secondo l’Associazione delle vittime è una “sentenza agrodolce”

Dopo più di quarant’anni e oltre trecentonovanta morti, arriva la sentenza per il processo Eternit bis: 12 anni a Stephan Schmidheiny e oltre cento milioni di risarcimento. Il 7 giugno 2023 è una data importante per il comune di Casale Monferrato e per tutti i familiari che hanno perso i loro cari che dal 1976 al 1986 hanno lavorato nell’azienda Eternit.

La sentenza è stata pronunciata nella serata dal presidente della Corte d’assise di Novara, Gianfranco Pezone, nei confronti di Schmidheiny, ultimo proprietario della fabbrica di eternit. La camera di consiglio è durata ben sei ore.