Amianto : Sentenze

Militare morì per esposizione ad amianto, condannati ministeri

Sentenza del Tribunale di Parma. Ona: 400mila euro alla vedova

l Tribunale di Parma ha condannato i Ministeri della Difesa e dell’Interno, per la morte di un militare, originario di Arquà Polesine (Rovigo) e residente a Sissa Trecasali, nel Parmense, e deceduto il 23 maggio 2018 per una forma rara di cancro, il mesotelioma pleurico epiteliomorfo, causato dall’esposizione alle fibre di amianto nel periodo di servizio al Reggimento di Cavallino Treporti (Venezia) dell’Esercito.

E’ quanto fa sapere l’Osservatorio Nazionale Amianto (Ona).
    Il militare, che era stato meccanico specializzato anfibista, e che si era occupato sia della manutenzione che della guida dei carri anfibi, anche sulla base di quanto riportato nella relazione del medico legale, e secondo gli accertamenti condotti dai periti, è stato esposto senza strumenti di prevenzione tecnica e protezione individuale alla fibra killer, presente anche nei vari locali in cui si svolgeva la sua attività quotidiana.
    Per queste motivazioni il ministero dell’Interno è stato condannato al riconoscimento dell’uomo vittima del dovere, ed entrambi i dicasteri a liquidare alla vedova, che tuttora risiede con la famiglia a Sissa Trecasali, i benefici spettanti alle “vittime del terrorismo, del dovere ed equiparati e del servizio”.

Macchinista della metro A «fu esposto all’amianto», l’Inps condannata al prepensionamento

La sentenza della terza sezione lavoro della Corte d’appello di Roma dopo aver appurato che le attività erano state svolte senza dispositivi di protezione, quali maschere e tute monouso 

La Corte d’appello di Roma ha condannato l’Inps al prepensionamento di un dipendente Atac dell’officina deposito Osteria del Curato – G.M., conducente di linea per sette anni (dal 1982 al 1989) e poi macchinista della metro A di Roma per altri 27 anni. L’uomo sarebbe stato esposto sempre all’amianto utilizzato nei rotabili dei convogli della metropolitana, nelle parti meccaniche come guarnizioni, ferodi dei freni, frizioni, coibentazioni.

Respinti i primi due ricorsi all’Inail

La sentenza del collegio di giudici Scarafoni-Marrocco-Turco viene definita «storica» dall’Osservatorio nazionale amianto «perché riconosce i benefici contributivi amianto e l’aumento della pensione con una maggiorazione del 50% fino alla data in cui l’operaio è andato in pensione». L’esposizione alle fibre killer ha causato al macchinista placche pleuriche e fibrosi polmonari diffuse, ma in un primo momento l’Inail avrebbe respinto la richiesta del riconoscimento della malattia professionale «asbesto correlata». Respinto anche il successivo ricorso amministrativo.