Tutti gli articoli di Maurizio Barsella

16 Aprile

Valle d’Aosta, muore al lavoro cadendo dal tetto a Chambave

IMAGOECONOMICA
IMAGOECONOMICA

L’uomo, 54 anni, era il titolare di una ditta edile individuale ed eseguiva alcuni interventi in una villetta privata. Cgil e Uil VdA “Politica e Istituzioni si assumano le proprie responsabilità”

Un uomo di 54 anni di origini calabresi ha perso la vita a Chambave, in Valle d’Aosta. Il suo nome era Antonio Maiorano ed era nato di Belvedere Marittimo, in provincia di Cosenza. Nel pomeriggio di venerdì, 11 aprile, è caduto dal tetto, a circa tre metri di altezza, di una villetta privata nella quale, come titolare di un’impresa edile individuale, stava eseguendo alcuni interventi. Ieri, 15 aprile, è deceduto in seguito alle gravi ferite riportate.

Dramma sul lavoro a Corato: operaio muore precipitando da tre metri durante un sopralluogo

L’uomo, dipendente di una ditta specializzata nell’installazione di tendaggi, è morto sul colpo. Inutili i tentativi di rianimazione da parte dell’equipe sanitaria del 118, intervenuta tempestivamente sul posto

Un operaio di 55 anni, il coratino Pasquale Mastrototaro, ha perso la vita dopo essere precipitato da un’altezza di circa tre metri mentre era impegnato in un sopralluogo presso una villetta situata in viale dei Papaveri.

L’uomo, dipendente di una ditta specializzata nell’installazione di tendaggi, è morto sul colpo. Inutili i tentativi di rianimazione da parte dell’equipe sanitaria del 118, intervenuta tempestivamente sul posto.

Secondo le prime ricostruzioni, l’operaio stava effettuando una verifica preliminare in vista di un intervento programmato. Durante il sopralluogo, avrebbe perso l’equilibrio, probabilmente a causa di una superficie instabile o scivolosa, ed è caduto nel vuoto. L’impatto al suolo, da un’altezza di oltre tre metri, non gli ha lasciato scampo.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato, che hanno immediatamente avviato le indagini per chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto e verificare eventuali responsabilità. Sarà fondamentale accertare se siano state rispettate tutte le norme in materia di sicurezza sul lavoro, e se l’operaio fosse dotato dei dispositivi di protezione individuale previsti dalla legge.

Il cantiere è stato posto sotto sequestro in attesa delle verifiche tecniche da parte degli ispettori del lavoro, che dovranno stabilire se le condizioni di sicurezza fossero adeguate e se vi siano state negligenze da parte del datore di lavoro o di altri soggetti coinvolti.

Amianto : Sentenze

Nessun nesso tra amianto e tumore al colon retto, la Cassazione conferma

La Corte d’appello di Bologna, decidendo in sede di rinvio da Cass. n. 10273 del 2018, ha rigettato la domanda del lavoratore volta ad accertare l’etiologia professionale della patologia tumorale di cui è portatore e a conseguire dall’INAIL le consequenziali prestazioni di legge. Secondo i giudici non c’è nesso tra amianto e tumore al colon retto e la Cassazione conferma (Corte di Cassazione, IV – Lavoro civile, ordinanza 11 aprile 2025, n. 9468).

“Il dissidio tra due CTU che siano state disposte nei gradi di merito può dar luogo al vizio di omesso esame di un fatto decisivo solo quando quella recepita dalla sentenza impugnata ometta l’esame di un fatto storico avente portata astrattamente decisiva, ossia tale che, se considerato, avrebbe potuto condurre ad una diversa decisione”.

Il caso

Il soccombente si rivolge nuovamente alla Corte di Cassazione censurando omessa, insufficiente e contraddittoria motivazione per avere i Giudici di merito recepito le conclusioni della CTU disposta in sede di rinvio senza dare adeguata e specifica spiegazione della preferenza accordatale rispetto a quella effettuata in prime cure e senza dar conto delle osservazioni critiche rivoltele dal CTP.

Nello specifico, il Consulente nominato in sede di rinvio, sarebbe giunto alle proprie conclusioni in contrasto con le risultanze istruttorie, e avrebbe formulato ipotesi erronee circa il periodo complessivo di esposizione all’amianto, assumendo che l’odierno ricorrente, pur avendo lavorato dall’1/2/1960 al 30/4/1987 per la Compagnia Portuale di Ravenna, sarebbe stato meno esposto alla dispersione delle fibre d’amianto a partire dal 1976, allorché aveva assunto la carica di consigliere e poi, dal 1979, di vice console e quindi console della Compagnia Portuale.

Nessun nesso tra amianto e tumore al colon retto

Ebbene, i Giudici di merito, dopo aver dato atto che la neoplasia al retto da cui è affetto il lavoratore non rientra tra le malattie tabellate, hanno recepito le conclusioni della CTU disposta in sede di rinvio, secondo cui “non esiste al momento alcuna evidenza scientifica che attesti l’esistenza di un rapporto causa-effetto tra esposizione ad amianto e tumore al colon retto, che rappresenta invece la seconda o terza delle patologie per incidenza nella popolazione maschile italiana di età anagrafica corrispondente a quella dell’odierno ricorrente”, concludendo pertanto, anche alla luce delle osservazioni formulate dal CTU in replica alle critiche della CTP, per “l’insussistenza di un grado di probabilità sufficiente per affermare una rapporto anche concausale tra la malattia e la sua pregressa attività lavorativa”.
Che la più recente giurisprudenza si è consolidata nel senso che “il dissidio tra due CTU che siano state disposte nei gradi di merito può dar luogo al vizio di omesso esame circa un fatto decisivo solo quando quella recepita dalla sentenza impugnata ometta l’esame di un fatto storico avente portata astrattamente decisiva, ossia tale che, se considerato, avrebbe potuto condurre ad una diversa decisione (cfr., tra le più recenti, Cass. nn. 8429 del 2021, 31511 del 2022, 18886 del 2023 e 7716 del 2024).”

Le doglianze sono inammissibili.

L’elenco delle malattie oggetto di denuncia obbligatoria non amplia il catalogo delle patologie tabellate

Le stesse si agganciano alla affermazione della CTU che, concernendo la durata dell’esposizione all’amianto, sono del tutto irrilevanti alla luce della conclusione secondo cui, alla stregua delle attuali conoscenze scientifiche, perfino un’elevata esposizione giornaliera e cumulativa per molti anni all’amianto è considerata come concausa soltanto “possibile” dell’insorgenza di un carcinoma al colon retto.

Non è rilevante, secondo i Giudici, il fatto che il D.M. 10/6/2014, nell’aggiornare l’elenco delle malattie per cui è obbligatoria la denuncia abbia incluso il tumore al colon retto tra le patologie a “limitata probabilità” di derivazione causale dall’esposizione ad amianto, essendo consolidato il principio di diritto secondo cui l’elenco delle malattie oggetto di denuncia obbligatoria non amplia il catalogo delle patologie tabellate, con la conseguenza che gli elenchi succedutisi nel tempo in relazione alla citata disposizione assumono valore probatorio vario, in relazione all’intensità probabilistica del nesso eziologico accertato dalla commissione scientifica, ma sempre nel quadro di una concreta verifica probatoria il cui onere incombe sul lavoratore.

Ciò risponde anche al principio che vada esclusa la rilevanza della mera possibilità dell’origine professionale, potendo quest’ultima essere ravvisata solo in presenza di un rilevante grado di probabilità.

Per tutte le ragioni anzidette il ricorso viene rigettato con conferma del secondo grado.

Morì a causa dell’esposizione all’amianto, 400mila euro alla vedova di un radiotelegrafista pugliese

TRANI – Il ministero della Difesa dovrà risarcire per una somma pari a 400mila euro la vedova di un radiotelegrafista pugliese morto il 10 febbraio 2020 a causa di un mesotelioma pleurico causato dall’esposizione all’amianto e riconosciuto, dalla sentenza del tribunale di Trani diventata definitiva, vittima del dovere.

Il Tribunale ha riconosciuto il nesso causale tra la malattia e l’esposizione a bordo, e ha disposto «l’erogazione dei benefici spettanti per legge», alla vedova. Alla vedova dovrà essere corrisposta una speciale elargizione di circa 300.000 euro, oltre a ratei arretrati per circa 100.000 euro e un vitalizio mensile di circa 2.400 euro. «A quasi cinque anni dalla sua morte, il militare ha ottenuto giustizia – dichiara Ezio Bonanni, legale della famiglia della vittima e presidente dell’Osservatorio nazionale amianto – Con la sentenza definitiva, possiamo procedere con ulteriori azioni per il risarcimento integrale dei danni». «Il nostro impegno prosegue a tutela di tutte le vittime dell’amianto e delle vittime del dovere», conclude. 

12 Aprile

Cade da scala mentre tinteggia casa, 54enne morto nel Napoletano

Indagini dei Carabinieri in corso, forse lavorava in nero

Incidente sul lavoro a Pollena Trocchia, in provincia di Napoli: un’ora fa circa un uomo di 54 anni è morto dopo una caduta da una scala.

Stava tinteggiando un’abitazione in via San Giacomo 7.

È morto sul colpo. Indagini dei carabinieri sono in corso per chiarire dinamica. Non si esclude che fosse un lavoratore in nero. La vittima è Giuseppe Scarpato, di Massa di Somma.

Incidente con il trattore, soccorso in eliambulanza uomo finito sotto la fresa

Intervento di 118, carabinieri e vigili del fuoco in località Fiordini, a Montefiascone

Incidente agricolo nel tardo pomeriggio di ieri, sabato 12 aprile, in località Fiordini, a Montefiascone. Intorno alle 19 un uomo è rimasto incastrato sotto la fresa del trattore con cui stava lavorando un terreno.

Secondo una prima ricostruzione, ancora in fase di accertamento, l’uomo stava effettuando operazioni agricole quando, per cause da chiarire, è finito sotto al mezzo, rimanendo bloccato sotto l’attrezzo.

Sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri oltre ai vigili del fuoco. Insieme a loro anche il personale sanitario: è stato richiesto l’intervento dell’eliambulanza. L’uomo, rimasto ferito in particolare agli arti inferiori, è stato stabilizzato sul posto e poi trasportato in ospedale in codice rosso.

11 Aprile

Grave incidente sul lavoro a Vigevano. Operaio si ferisce a una mano: in codice rosso in ospedale

L’infortunio si è verificato all’interno dell’azienda Green Biologicals. È stato necessario l’intervento dell’elisoccorso

Vigevano (Pavia), 11 aprile 2025 – Ennesimo incidente sul lavoro, in Lombardia. Questa volta l’infortunio si è verificato in provincia di Pavia, a Vigevano, all’interno dell’azienda Green Biologicals. Intorno alle 15.45 un operaio di trent’anni è rimasto ferito gravemente mentre lavorava a un macchinario, pare un miscelatore industriale dove è rimasto incastrato con la mano. 

Subito è stata chiara la gravità della situazione e sul posto, in viale Agricoltura 124, sono arrivati l’elisoccorso, l’auto infermieristica, l’ambulanza, vigili del fuoco, carabinieri e ATS. VVF, CC e ATS. L’uomo è stato portato immediatamente e in codice rosso al pronto soccorso del San Matteo di Pavia. 

Trapani. Incidente mortale sul lavoro, la vittima Pietro Zito

L’operaio sarebbe stato travolto da una porta blindata che stava consegnando

Trapani – Il suo cuore non ha retto e oggi pomeriggio è morto. Pietro Zito 35 anni, originario di Montelepre ma residente a Cinisi è  è rimasto vittima di un incidente sul lavoro avvenuto nella mattina di ieri, giovedì 10 aprile

Tragico tamponamento in autostrada, violento scontro fra due mezzi pesanti: muore un uomo

A perdere la vita è un camionista residente nel Ravennate. Il tratto autostradale è rimasto chiuso per ore, causando lunghe code

Si conta un’altra tragedia in autostrada, dopo l’incidente mortale che è costato la vita ieri a un operaio 60enne. Un tremendo tamponamento tra mezzi pesanti ha causato la morte di un camionista residente a Castiglione di Ravenna intorno alle 11.15 di oggi, venerdì, lungo il tratto cesenate dell’autostrada A14. Il dramma è avvenuto all’altezza del chilometro 99, in direzione Ancona. Qui un autoarticolato di un’azienda agricola di Pioppa di Cesena avrebbe sbattuto violentemente contro un altro mezzo pesante che, in base ai primi accertamenti, era parte di un cantiere autostradale. Lo riferisce CesenaToday.

Il tamponamento tra i due ‘bisonti della strada’ è stato violentissimo, tanto che l’autista del camion dell’azienda cesenate è morto praticamente sul colpo, inutili i soccorsi. La vittima è Gianni Minotti e il 25 aprile avrebbe compiuto 49 anni. Era residente a Castiglione di Ravenna. Il mezzo trasportava un carico di sementi, mangimi e cereali che in conseguenza del tremendo impatto si è riversato completamente sulla carreggiata rendendo ancora meno agevoli le lunghe operazioni di soccorso e messa in sicurezza del luogo dell’incidente.  

Incidente col trattore nel bosco, uomo di 76 anni muore a Monchio di Palagano

Il 118 non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’anziano

Modena, 11 aprile 2025 – Tragedia in provincia di Modena: un uomo di 76 anni, Luigi Pugnaghi, originario di Montefiorino e residente a Sassuolo, è morto a seguito di un incidente col trattore avuto in un bosco di Monchio di Palagano mentre stava tagliando della legna.

Il corpo è stato rinvenuto ieri sera poco dopo le 21 e a condurre tutti gli accertamenti del caso sono stati i carabinieri.

Incendio alla raffineria Sonatrach, due operai feriti

Rogo controllato da squadre interne

Due operai sono rimasti feriti in un incendio scoppiato questa sera alla raffineria Sonatrach di Augusta, nel polo industriale di Siracusa.

Secondo una prima ricostruzione i due lavoratori erano impegnati nelle operazioni di riavvio di un forno degli impianti.


10 Aprile

Bologna, l’operaio Francesco D’Alò morto investito da un furgone che travolge il cantiere in tangenziale: «Ci sono altri due feriti»

La vittima è un operaio di 60 anni che stava segnalando un cantiere in fase di smontaggio: alla guida del furgone un 28enne. Il sindaco Lepore scrive a Salvini: «In quel tratto c’è poca sicurezza, si intervenga»

Si chiamava Francesco D’Alò ed era in quel momento addetto a segnalare la rimozione del cantiere agli automobilisti di passaggio. L’alba della mattina del 10 aprile, intorno alle 5.30, gli operai avevano lavorato nella notte e adesso stavano smontando l’area dalla sede stradale. 

Operaio morto nell’incidente in tangenziale a bologna

Il 60enne pugliese aveva la bandiera in mano, il segnale di fare attenzione. Ma un camion, alla guida del quale c’era un uomo italiano, non l’ha visto e l’ha centrato in pieno. Per l’operaio non c’è stato niente da fare, ferito sia pure non gravemente ma trasportato in ospedale in codice 2, quello di media gravità, anche il conducente del mezzo pesante, nel frattempo tamponato da un altro mezzo che arrivava nella direzione di Casalecchio. È successo tutto all’altezza dell’uscita 3 San Giovanni, sulla tangenziale di Bologna.

D’Alò, al lavoro per la 3Ssafety, ditta specializzata di Faenza, secondo le prime ricostruzioni stava segnalando come previsto la rimozione del cantiere che aveva operato in una delle due corsie. 

Il furgone che ha travolto un cantiere

L’impatto è stato tremendo e al personale del 118, arrivato sul posto con due ambulanze e un’automedica, non è rimasto altro che constatare il decesso. Tra lo choc dei colleghi, uno dei quali in particolare ha avuto bisogno di essere soccorso dagli stessi sanitari.

Sul posto la Polizia Stradale per i rilievi del caso, e la medicina del lavoro dell’Ausl, che procederanno insieme per la parte stradale e per quella dell’infortunio mortale sul lavoro. E anche i vigili del fuoco, che hanno agevolato le operazioni di pulizia stradale. 

Muore sul lavoro a 76 anni

IMAGOECONOMICA, ANDREA GIANNETTI

Dipendente di una ditta di trasporti con sede a Livorno, è deceduto probabilmente a causa di un malore mentre scaricava della biancheria in un albergo del centro di Montecatini. Era al primo giorno di prova

Un uomo di 76 anni, dipendente di una ditta di trasporti con sede a Livorno, è morto, probabilmente a causa di un malore, mentre scaricava della biancheria in un albergo del centro di Montecatini (Pistoia). Ne dà notizia l’Ansa. L’incidente è avvenuto questa mattina. L’uomo si è improvvisamente accasciato a terra e nonostante i tentativi di rianimazione da parte dei sanitari, allertati da un operaio che lavora in un cantiere adiacente alla struttura alberghiera, non è stato possibile salvarlo, informa sempre l’Ansa. Sul posto, per gli accertamenti del caso, è intervenuto anche personale della Asl. Il lavoratore deceduto, autista di professione, era residente a Livorno e, secondo quanto riporta Repubblica, era al primo giorno di prova.

Rimane schiacciato dal trattore, grave un anziano

Villa Minozzo: l’incidente a Gaggiolo, l’uomo è stato portato in ospedale in elisoccorso

Villa Minozzo  Grave incidente agricolo nel primo pomeriggio di oggi, giovedì 10 aprile, in via Gaggiola, in località Gaggiolo di Villa Minozzo. Intorno alle 15:30, un trattore si è ribaltato mentre era in funzione, schiacciando alle gambe l’uomo di 77 anni alla guida, un anziano del posto. I soccorsi sono stati immediati. La centrale operativa del 118 ha inviato sul posto l’elisoccorso da Pavullo. L’uomo, rimasto sotto il mezzo agricolo, ha riportato gravi traumi agli arti inferiori. Stabilizzato sul posto, è stato trasportato in elicottero all’Ospedale Maggiore di Parma, in condizioni giudicate gravi.

9 Aprile

Incidente sul lavoro a Fino Mornasco, morto un operaio edile precipitato da 10 metri nel cantiere della nuova scuola

La tragedia nel complesso di via Leonardo da Vinci. L’uomo, 54 anni, deceduto sul colpo. Aperta l’indagine

Fino Mornasco, 9 aprile 2025 – Un uomo di 54 anni è morto nel tardo pomeriggio di oggi, in un infortuni sul lavoro avvenuto all’interno di un cantiere per la realizzazione di un edificio scolastico, in via Leonardo Da Vinci a Fino Mornasco.

L’operaio, residente a Cogliate (Monza Brianza), è caduto da un’altezza di una decina di metri, ma al momento non si sa quali sono stati i motivi e come sia avvenuto il tragico infortunio. Sul posto sono subito intervenuti i soccorritori del 118 con ambulanza e auto medica, ed era stato fatto alzare in volo anche l’elisoccorso da Como, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare, morto sul colpo in conseguenza dell’impatto a terra.

Incidente agricolo a Cupello, muore un 71enne

Un uomo ha perso la vita durante dei lavori nei campi. Inutili i soccorsi: sul posto i carabinieri, il 118 e i vigili del fuoco

Un drammatico incidente si è verificato nelle campagne di Cupello. Nella tarda mattinata di oggi, mercoledì 9 aprile, un uomo di 71 anni ha perso la vita in circostanze tragiche.

Le prime informazioni disponibili parlano di un uomo residente della zona, rimasto vittima di un grave incidente agricolo: l’uomo sarebbe stato travolto e schiacciato da un trattore, forse durante alcune attività di lavoro nei campi. Le cause esatte dell’accaduto sono ancora in fase di accertamento.

Sul luogo della tragedia sono intervenuti tempestivamente i sanitari del 118 e una squadra dei vigili del fuoco di Vasto, ma purtroppo ogni tentativo di soccorso si è rivelato vano: all’arrivo, i soccorritori non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

8 Aprile

Casalmaggiore, incidente mortale stamattina in una fabbrica: un operaio di 58anni è rimasto schiacciato sotto una pressa. Per lui a nulla sono valsi i soccorsi tempestivi

Ennesimo terribile incidente sul lavoro, questa mattina a Casalmaggiore: un operaio di 58 anni ha perso la vita mentre lavorava in una azienda del settore giardinaggio, finendo per cause in corso di accertamento sotto una pressa che non gli ha lasciato scampo.

L’infortunio mortale sarebbe avvenuto poco dopo le 10 di questa mattina e, secondo le prime ricostruzioni, l’uomo sarebbe finito sotto una pressa schiaccia cartone senza che nessuno potesse aiutarlo. In quel momento, infatti,sembra che non ci fossero altre persone sul posto e non è ancora noto se l’uomo abbia avuto un malore prima di cadere e rimanere schiacciato dal macchinario o se si sia trattato di una manovra errata o di una terribile fatalità. I soccorritori dell’Areu 118, giunti sul posto con ambulanza e auto medica, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo

Accosta col camion e muore travolto da un altro Tir sull’A21 Torino-Piacenza: Ivan aveva 53 anni

Ivan Paulon era un 53enne di Rivoli, in provincia di Torino. Pare si fosse accorto che il carico del suo furgone era stato sistemato male, così ha accostato ed è sceso per risolvere il problema. In quel momento è stato travolto e ucciso.

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo si sarebbe fermato nella corsia d’emergenza per verificare la stabilità del carico sul suo furgone Daily cassonato. In quel momento, un altro camion lo ha investito, causandone la morte sul colpo. Nonostante l’intervento tempestivo dei sanitari del 118, per Ivan non c’è stato nulla da fare. ​

Incidente in campagna, morto operaio straniero

Nelle campagne di La Martella(Matera) un operaio straniero di un’azienda agricola è morto nel pomeriggio in un tragico incidente. Secondo una prima ricostruzione, ha perso la vita mentre lavorava con una roto-imballatrice.

Vani i soccorsi degli operatori del 118 e dei vigili del fuoco che non hanno potuto fare niente per salvarlo. Sulla dinamica indagano i carabinieri.

Amianto : Sentenze

Benefici contributivi amianto, la prescrizione parte dalla conoscenza dell’esposizione

Lo ha chiarito la Corte di cassazione, con l’ordinanza n. 8630 depositata oggi, accogliendo il ricorso del coniuge superstite

Il termine di prescrizione decennale per chiedere di poter godere dei benefici contributivi per l’esposizione all’amianto da parte del lavoratore (o da chi ne ha diritto) iniziano a decorrere dalla conoscenza del fatto e non dalla data di pensionamento che nulla prova. Lo ha chiarito la Corte di cassazione, con l’ordinanza n. 8630 depositata oggi, accogliendo il ricorso del coniuge superstite che aveva presentato la domanda nel 2016, otto anni dopo la morte del marito (avvenuta nel 2008).

La Corte di appello di Potenza, invece, aveva fissato il dies a quo dalla data del pensionamento del lavoratore quale «data ultima a partire dalla quale il diritto può essere fatto valere». Decretando, in riforma della decisione di primo grado, la tardività della domanda presentata all’Inps nel 2016 a fronte del collocamento in quiescenza nell’agosto del 2003.

Per la Sezione lavoro il ragionamento del giudice di secondo grado è errato in quanto prescinde “dall’effettivo accertamento che, a quella data, l’interessato avesse consapevolezza dell’esposizione ad amianto”. Secondo la consolidata giurisprudenza della Suprema corte, infatti, il diritto alla rivalutazione contributiva (articolo 13, comma 8, della legge n. 257 del 1992) è assoggettato a prescrizione decennale, «con decorrenza dal momento in cui l’interessato abbia avuto conoscenza o potesse avere conoscenza del fatto di essere stato esposto oltre soglia ad amianto, durante le proprie lavorazioni» (n. 10225/2024).

E allora, per come la fattispecie è stata “tipizzata” dalla legge, prosegue la decisione, “la consapevolezza o la conoscibilità sono indispensabili al fine di individuare il termine di decorrenza della prescrizione del diritto vantato e devono essere positivamente e puntualmente accertate”. Ha quindi errato la Corte di merito “nell’arrestarsi al vaglio della data del pensionamento, di per sé sprovvista di valenza probante”; in tal modo omettendo “la rigorosa verifica” delle effettiva conoscenza del fatto da parte del richiedente.

La Corte ha invece bocciato il motivo di ricorso con cui la vedova affermava la imprescrittibilità del diritto, ricordando la prescrittibilità discende dalle caratteristiche del beneficio della rivalutazione contributiva della posizione assicurativa, che si atteggia «come un diritto autonomo rispetto al diritto a pensione» e «sorge in conseguenza del “fatto” della esposizione ad amianto e determina una maggiorazione pensionistica avente natura in un certo qual modo risarcitoria».

Anche per lavoratori già pensionati alla data di entrata in vigore del Dl n. 269 del 2003, va dunque ribadita la prescrittibilità del diritto, considerato che «ciò che si fa valere non è il diritto al ricalcolo della prestazione pensionistica […] bensì il diritto a un beneficio che, seppure previsto dalla legge “ai fini pensionistici” e ad essi, quindi, strumentale, è dotato di una sua specifica individualità e autonomia, operando sulla contribuzione ed essendo ancorato a presupposti propri e distinti da quelli in presenza dei quali era sorto (o sarebbe sorto) […] il diritto al trattamento pensionistico». Posizione ribadita dalla Suprema corte anche di recente (n. 7446/2024).

7 Aprile

Muore sul lavoro colpito da una lastra di vetro caduta dall’alto

Tragedia in viale Pistelli a Lido di Camaiore: inutili i soccorsi per l’operaio di 56 anni. Sul posto municipale e tecnici della prevenzione

Ancora un incidente mortale sul lavoro. Si è verificato intorno alle 14,40 in Versilia, in un’azienda di viale Pistelli a Lido di Camaiore

Il 56enne Paolo Mariottoni, ingegnere di origini umbre (è nativo di Città di Castello) ma residente a Massa, per una dinamica tutta da chiarire al vaglio della polizia municipale e del personale degli operatori della prevenzione, igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro è stato colpito da una lastra di vetro caduta dall’alto.

Secondo le prime ricostruzioni l’uomo, che stava lavorando al cantiere per la ristrutturazione dell’hotel Principe Palace, nelle vicinanze della Sala Bingo, è stato colpito da una delle lastre di vetro, probabilmente per le nuove finestre dell’albergo, che venivano movimentate con carrucole e ventose verso l’interno del cantiere.

Nonostante il tempestivo arrivo dei soccorsi per l’uomo, un 56enne, non c’è stato niente da fare.

Presenti sul posto anche i vigili del fuoco.

Durissima la nota di Rifondazione Comunista: “Un altro operaio ha perso la vita a causa di un sistema che antepone il profitto alla sicurezza delle persone. Un lavoratore di circa 55 anni è stato schiacciato da una lastra di vetro caduta da una gru durante le operazioni di carico; è l’ennesima prova dell’incuria criminale che domina il mondo del lavoro. Questo non è un caso, non è fatalità: è l’esito di precise responsabilità. Quante volte ancora dovranno morire lavoratori sfruttati, privati dei diritti fondamentali, prima che istituzioni e imprenditori/padroni si decidano ad agire? Le morti bianche non sono tragedie inevitabili, ma crimini sociali figli di un modello economico che tratta la vita umana come merce da sacrificare sull’altare del guadagno”.

Operaio cade da un ponteggio: in codice rosso in ospedale

L’uomo è caduto dall’altezza di circa cinque metri a Casarza, è stato portato al San Martino con l’elicottero

Grave incidente nel pomeriggio di lunedì 7 aprile 2025 a Casarza Ligure. Un operaio di circa 40 anni è caduto da un ponteggio sul quale stava lavorando alla ristrutturazione di una casa, l’uomo è precipitato dall’altezza di circa cinque metri. È stato lanciato l’allarme intorno alle ore 16:30 ed è scattata la macchina dei soccorsi.

Sul posto il 118 ha inviato un’ambulanza della pubblica assistenza squadra Emergency, l’automedica Tango 2 e l’auto infermierizzata India.

L’uomo è stato soccorso ed è stato disposto il trasporto in ospedale con l’elicottero Drago dei vigili del fuoco, è stato portato al San Martino di Genova in gravi condizioni e in codice rosso per i traumi riportati nella caduta. Avviati anche gli accertamenti sulla dinamica dell’incidente sul lavoro.

5 Aprile

Grave incidente sul lavoro ad Alessandria: uomo di 38 anni precipita da un’impalcatura, è in codice rosso

ALESSANDRIA, 5 aprile 2025 – Grave incidente sul lavoro questa mattina ad Alessandria, in un cantiere edile dove un operaio di 38 anni è precipitato da un’impalcatura al terzo piano. Le sue condizioni sono apparse da subito estremamente critiche: l’uomo è stato soccorso in codice rosso e trasportato con la massima urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Alessandria.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti tempestivamente un mezzo di soccorso avanzato con infermiere a bordo e un’automedica, che hanno stabilizzato il paziente prima del trasporto in ospedale. Le cause della caduta sono ancora in fase di accertamento.

Presente sul posto anche una pattuglia dei Carabinieri, che ha avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e verificare l’eventuale rispetto delle normative in materia di sicurezza sul lavoro. L’area del cantiere è stata messa in sicurezza per consentire i rilievi e gli accertamenti del caso.