Due anni fa, era estate, Daniele in un angolo di Venezia lo conoscevano tutti. Lavorava al rifacimento di un pontile, ogni giorno da solo sotto il sole. La canottiera e i tatuaggi. Un blog della città lo aveva ‘adottato’, soprannominandolo ‘Icio canotta’. I pontili e il mare sono sempre stati il regno di Daniele Zacchetti, carpentiere specializzato nella ditta di ristrutturazioni che lo mandava in giro per l’Italia da oltre trent’anni. E’ morto sul lavoro al porto vecchio di Trieste, colpito dal braccio di una gru. Faceva freddo e non era in canottiera, ma chi lo racconta associa sempre il ricordo al sole e al mare: “Daniele sopportava le giornate più calde – dice un collega – soprattutto quando lavorava nei porti. Se poteva si gettava in acqua per un tuffo rigenerante. Non amava l’inverno, attendeva sempre l’arrivo della primavera. Amava l’acqua e l’allegria”.
Tutti gli articoli di Maurizio Barsella
5 gennaio 2022
Tezze sul Brenta (VI) un operaio di 25 anni ha perso la vita con una caduta improvvisa da una scala da un altezza di tre metri mentre stava effettuando un intervento
22 dicembre 2021
Telese Terme (BV) operaio agricolo di 66 anni ha perso la vita schiacciato dal trattore con cui stava eseguendo alcuni lavori in un terreno privato
Arco(TR) operaio di 31 anni ha perso la vita schiacciato dall’ascensore a cui stava lavorando per la manutenzione dello stesso
27 dicembre 2021
ROMA un operaio edile ha perso la vita cadendo da un impalcatura sita all’interno di un convento nel centro di Roma.La vittima è morto sul colpo
18 dicembre 2021
TORINO operaio di 20 anni ha perso la vita per lo schianto a terra di una gru utilizzata in un cantiere edile nel centro città
TORINO operaio di 52 anni ha perso la vita per lo schianto a terra di una gru utilizzata in un cantiere edile nel centro città
TORINO operaio di 54 anni ha perso la vita per lo schianto a terra di una gru utilizzata in un cantiere edile in centro città
Soncino (CR) autista di 52 anni ha perso la vita schiacciato da un cancello posto all’ingesso di una cascina in cui stava entrando con il suo camion
Melfi operaia di 36 anni muore investita da un autobus dopo aver finito turno di notte in azienda
17 dicembre 2021
Montalcino (SI) operaio di 30 anni la vita schiacciato da un ramo di un albero mentre lavorava alla manutenzione della strada ss2 Cassia
Trieste operaio di 58 anni ha perso la vita schiacciato sotto una gru mentre stava lavorando sotto il braccio,che all’ improvviso si è piegato in due quindi travolgendolo
Resana(TV) 65 anni operaio metalmeccanico ha perso la vita rimanendo agganciato con il camice al tornio in funzione,venendo trascinato verso gli ingranaggi
16 dicembre 2021
Tortoli'(NU) operaio di 60 anni ha perso la vita incastrato sotto un escavatore con cui stava lavorando a un terreno privato
Montecorvino Pugliano (SA) operaio edile di 55 anni ha perso la vita mentre lavorava alla posa di una guaina su un tetto cadendo da 5 metri di altezza
sentenza enel
9 DICEMBRE 2021
Il tribunale di Pisa ha condannato la società al risarcimento di
800 mila euro in favore dei familiari di un autista di autobus,
morto a 69 anni per mesotelioma.
di Andrea Marotta
Enel dovrà risarcire con circa 800 mila euro la famiglia di Danilo Fedeli, l’operaio
morto nell’aprile 2009 a 69 anni per mesiotelioma pleurico. Lo ha stabilito il giudice
del lavoro del Tribunale di Pisa, Franco Piragine, riconoscendo l’esistenza di un nesso
causale tra l’esposizione all’amianto e la patologia che ha stroncato il 69enne. Il
mesiotelioma pleurico, si legge in un passaggio della relazione messa a a punto da un
consulente tecnico e riportata nella sentenza, “è derivata da esposizione all’amianto,
provata e avvenuta in ambiente lavorativo. Il grado di probabilità è elevatissimo
essendo il nesso casuale tra esposizione e malattia specifica scolatiscamente
provato”. Fedeli, come racconta la figlia Barbara, “ha guidato pullman nella
Valdcicecina per più di 30 anni venendo anche a contatto con i lavoratori delle
fabbriche che, ignari, salivano e scendevano dai mezzi senza togliersi la tuta intrisa da
amianto”. In una nota l’Enel risponde così: “In relazione alla decisione del Tribunale di
Pisa sul giudizio risarcitorio promosso dagli eredi di un lavoratore, che ha
inizialmente prestato attività per alcune imprese appaltatrici di Enel presso l’area
geotermica di Larderello e, successivamente, per un’azienda del trasporto pubblico
locale, Enel intende precisare che la richiesta iniziale di danni è stata notevolmente
ridimensionata e che procederà ad impugnare la sentenza”.
• Mesotelioma pleurico
bologna prof. sentenza amianto sole 24 ore
La sentenza 20 dicembre 2021
Amianto, docente morta: ministero
dell’Istruzione condannato a risarcire
A Viale Trastevere è stato imposto un risarcimento di
930.258 euro. Secondo le stime dell’Ona ci sono più
di 400 scuole con materiali contenenti amianto
Il giudice del lavoro del Tribunale di Bologna ha condannato il ministero
dell’Istruzione al risarcimento del danno della somma di 930.258 euro per la
morte di mesotelioma per esposizione ad amianto della professoressa Olga
Mariasofia D’Emilio. Alla docente il 17 maggio del 2002 è stato diagnosticato il
mesotelioma pleurico per l’esposizione alla fibra killer durante l’insegnamento
nelle strutture e nei laboratori di chimica e fisica della scuola media Farini di
Bologna. La sua agonia è durata 15 anni ed è terminata con la morte il 21
febbraio 2017. Nel corso della malattia la professoressa aveva ottenuto
dall’Inail il riconoscimento di malattia professionale, e nel 2007 aveva avviato
la procedura giudiziaria per ottenere il risarcimento dei danni.
Osservatorio nazionale amianto
Dopo la sua morte, i figli orfani, Andrea e Silvana, si sono rivolti all’Osservatorio
nazionale amianto, per ottenere la tutela dei loro diritti. L’associazione si è
costituita con gli avvocati Ezio Bonanni e Massimiliano Fabiani che, con alterne
vicende processuali, sono riusciti a dimostrare l’esposizione alla fibra killer
ottenendo, con sentenza 838/2021, la prima condanna del Miur per la presenza
di amianto negli istituti scolastici. L’azione proseguirà ora per il risarcimento dei
danni subiti dagli orfani direttamente per la malattia e la morte della loro
congiunta. «Il caso della professoressa D’Emilio non è isolato, l’amianto nelle
scuole sta provocando una vera e propria epidemia tra docenti e non docenti –
denuncia Ezio Bonanni, Presidente Ona – a decine, infatti, e ben oltre i 91 casi
censiti dal VI rapporto mesoteliomi, sono deceduti per questa neoplasia molto
rara, che è la punta dell’iceberg per le malattie da amianto. Per questo,
insistiamo affinché il ministero della Salute, d’intesa con il Miur, disponga al più
presto la bonifica e messa in sicurezza di tutti gli istituti scolastici».
sentenza amianto enel larderello 9 dicembre 2021
