Tutti gli articoli di Maurizio Barsella

11 Luglio

Muore mentre lavora sotto il sole per rifare la segnaletica: 44enne stroncato dal caldo a Lodi

L’operaio era con altri colleghi per strada quando ha accusato un malore: portato in ospedale, è morto poco dopo


Un uomo, di 44 anni, ha accusato un malore mentre si stava occupando di tracciare la segnaletica stradale a Lodi dove oggi si sfiorano i 40 gradi gradi centigradi “percepiti” ed è poi deceduto in ospedale.

Immediatamente soccorso dal collega che era impegnato con lui in quel momento nella piazzola ecologica di via Secondo Cremonesi, una spianata di cemento senza alberi dove la squadra lavorava alla segnaletica orizzontale per una ditta incaricata da Linea Gestioni A2a, in pochi minuti è stato trasportato al Pronto soccorso del vicino ospedale Maggiore dal soccorso sanitario arrivato sul posto con la sirena accesa, insieme alla polizia.

In ospedale, però, ogni rianimazione è risultata vana e l’uomo è stato dichiarato morto. La causa è stata messa in relazione con la cappa di caldo che da giorni c’è in città.

Colpito da acciaio liquido, gravi ustioni per un operaio

L’incidente alle Ferriere Nord, trasferito d’urgenza in ospedale

Grave infortunio sul lavoro questa mattina alle Ferriere Nord di Osoppo (Udine): secondo una ricostruzione, un operaio è stato centrato da uno schizzo di acciaio liquido all’avambraccio e sulla schiena.

Il materiale incandescente ha immediatamente aderito alla tuta indossata dal lavoratore, che gli si è attaccata alla pelle causandogli ustioni di secondo e terzo grado.
    Sul posto sono stati inviati, dalla centrale operativa della Sores Fvg, i sanitari con l’elicottero e un’ambulanza: l’uomo è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine.
    Una volta stabilizzato, sarà trasferito al Centro grandi ustionati di Padova.

Si rovescia con trattore, morto uomo nel vicentino

Con il mezzo é precipitato da un terrazzamento

Un uomo è morto a causa del rovesciamento di un trattore a Lonigo (Vicenza) L’uomo si trovava all’interno della sua proprietà quando per cause in corso di accertamento da parte dello Spisal e dei Carabinieri é precipitato con il mezzo da un terrazzamento.
    Il personale medico del Suem 118 ha solo potuto constatare la morte del 47enne di Val Liona.
    I vigili del fuoco hanno messo in sicurezza il mezzo e illuminato la zona per i rilievi e dopo il nullaosta recuperato il corpo.

10 luglio

Morto sul lavoro: operaio si ribalta con l’autocarro all’interno delle cave

Elitrasportato al policlinico Gemelli per il 60enne non c’è stato nulla da fare.

Tragedia sul lavoro. Un operaio è morto in una cava. Ribaltato mentre era alla guida di un autocarro le sue condizioni sono apparse da subito critiche. Trasportato d’urgenza in ospedale per il lavoratore, un 60enne italiano, Adolfo Taraborelli, non c’è stato nulla da fare, è deceduto dopo l’arrivo al policlinico.

L’incidente sul lavoro è avvenuto intorno alle 10:30 di questa mattina – mercoledì 10 luglio – alle cave di basalto di Anguillara Sabazia, in provincia di Roma. Da subito privo di conoscenza sono stati i colleghi dell’operaio a prestare i primi soccorsi chiamando poi il 112. Travolto da un autocarro il 60enne ha perso conoscenza. Sul posto è intervenuto il personale del 118, i carabinieri della locale stazione e i vigili del fuoco.

Trasportato d’urgenza con l’eliambulanza al policlinico universitario Agostino Gemelli per il 60enne non c’è stato nulla da fare. Assunto regolarmente dalla cava che si trova in via Casale Sant’Angelo, restano da accertare eventuali responsabilità. Ascoltati i testimoni e i titolari, sul posto oltre agli uomini dell’Arma della compagnia di Bracciano, sono intervenuti il medico legale e il magistrato di turno, oltre al personale Spresal della Asl Roma 6. 

Bracciante indiano morto nei campi, un altro caso Singh a Laterza

Il datore di lavoro indagato per omicidio colposo e caporalato: «L’ho trovato svenuto». La vittima si chiamava come l’operaio deceduto a Latina

TARANTO – Quando è stato portato al pronto soccorso era già morto. Proprio come Satnam Singh. E proprio come per la sua morte, anche quella di Rajwinder Sidhu Singh, 38 enne anche lui indiano, deceduto il 26 maggio nelle campagne di Laterza nel Tarantino, sembra destinata a fare rumore. Ad accomunarli non è solo quel «Singh» nel nome, elemento comune a milioni di seguaci della religione Sihk, ma è principalmente il destino: quello di braccianti agricoli morti nei campi. E se il decesso di Latina ha portato in carcere il datore di lavoro di Satnam, a Taranto invece è ancora in corso una serie di accertamenti ma l’indagine conta per ora un solo indagato: si tratta dell’imprenditore agricolo Giovanni Giannico. Il numero delle persone sotto accusa tuttavia potrebbe presto aumentare.

8 Luglio

Due morti nei campi. “Terreno accidentato e mezzi non affidabili, attenzione ai trattori”

Le ultime vittime un agricoltore di 63 anni e uno di 35 a Montecarlo e Pietrasanta. Il presidente di Coldiretti Lucca: “Qui luoghi impervi, non come in Pianura Padana. E anche il fattore economico incide molto sulla qualità dei macchinari utilizzati”

Lucca, 8 luglio 2024 – Duevite spezzate mentre lavoravano la terra a bordo di un trattore. Quello di Montecarlo, nella Piana lucchese, è il secondo caso di incidente mortale verificatosi in Provincia di Lucca nell’arco temporale di appena una settimana, dopo quello di Pietrasanta.

Quindi la domanda sorge spontanea, come sosteneva qualcuno. Il trattore è un mezzo sicuro? Perché tutte queste tragedie, fra l’altro non uniche visto che già da anni si verificano proprio con i trattori? Ci sono motivazioni particolari in questa estate?

6 Luglio

Ancora incidenti sul lavoro: operaio muore cadendo da un’impalcatura, altro agricoltore schiacciato dal trattore

Gli episodi più gravi nelle Marche e in Toscana, quattro infortuni anche in Lombardia, ma gli incidenti sul avoro non hanno risparmiato neppure Piemonte, Campania e Sicilia


E’ stata una settimana ferale sul fronte degli incidenti sul lavoro. Gli ultimi si sono registrati fra ieri e oggi, sabato 6 luglio 2024.

Altro agricoltore schiacciato dal trattore in Toscana

Nuova tragedia sul lavoro in Toscana, un’altra avvenuta durante i lavori nei campi. Nella serata di venerdì 5 luglio 2024, a Montecarlo, in provincia di Luccaun agricoltore di 63 anni è morto schiacciato dal trattore con il quale stava lavorando. L’allarme è scattato attorno alle 21, l’incidente è avvenuto in via del Poggetto, nella frazione di Luciani

La vittima dell’incidente si chiamava Alessandro Franceschini ed era titolare di un’azienda familiare in via del Poggetto

5 Luglio

Incidente sul lavoro: camion si ribalta, grave operaio

Intervento di 118 e polizia in località Pian d’Arcione

Incidente sul lavoro a Tarquinia. Nella mattinata di oggi, venerdì 5 luglio, un camion si è ribaltato durante un’operazione di scarico in località Pian d’Arcione. L’operaio alla guida del mezzo pesante è rimasto gravemente ferito.

Lanciato l’allarme, è subito intervenuto il personale sanitario del 118 che lo ha trasportato d’urgenza all’ospedale di Belcolle a Viterbo. Sul posto anche i poliziotti del commissariato di Tarquinia. Ancora i fase di accertamento le cause dell’accaduto.

Incidenti lavoro: operaio trentenne morto nel Maceratese

‘morto precipitando per una decina di metri dall’impalcatura di un cantiere edile a San Severino

Un operaio di trent’anni di origini albanesi è morto precipitando per una decina di metri dall’impalcatura di un cantiere edile a San Severino. Quando sono intervenuti i sanitari del 118 per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Indagano i carabinieri per ricostruire dinamica e cause

4 Luglio

Morto travolto dal legname che stava spostando nella sua azienda

Non è stata una caduta dall’alto, come sembrava inizialmente, a provocare la morte di Sergio Vinco, 74enne, imprenditore edile di Negrar di Valpolicella. Sul posto sono intervenuti gli uomini del 118, ma quando sono arrivati per lui era già troppo tardi

Non sarebbe stata una caduta dall’alto, nel pomeriggio di mercoledì, ad essere fatale ad un uomo di 74 anni a Negrar di Valpolicella. A differenza di quanto è sembrato in un primo momento, Sergio Vinco, imprenditore edile della zona, sarebbe stato travolto da un grande numero di pannelli di legname. 

Sul posto per le indagini e gli accertamenti del caso sono intervenuti i tecnici Spisal e i carabinieri della Compagnia di Caprino, supportati dalla polizia locale. Stando a quanto appurato, Vinco si trovava nel deposito della sua azienda, la Valpolicella Costruzioni, situata vicino all’abitazione dove viveva con la sua famiglia in via Ca’ Bertoldi, e si stava occupando dello spostamento di una grande quantità di legname, quando qualcosa deve essere andato storto. Un errore, una distrazione, difficile dirlo, rimane il fatto che nonostante la sua grande esperienza il 74enne è stato travolto dal materiale che stava spostando. 
L’allarme è scattato intorno alle 17.30 e sul posto si sono precipitati gli uomini del 118 con ambulanza ed automedica, ma per Vinco non c’è stato niente da fare ed hanno dovuto dichiarare il decesso. 

3 Luglio

Incidente sul lavoro a Roma, impiegato Atac cade in una fossa per le riparazioni in officina: morte cerebrale

Maurizio Di Pasquale, 63 anni,  è caduto all’interno di un «ponte a fossa» utilizzato per la manutenzione dei mezzi profondo un metro e 60. Ancora poco chiara la dinamica dell’incidente

Morte cerebrale dopo aver lottato per la vita al Policlinico di Tor Vergata dalle prime ore di mercoledì. Il tragico epilogo per l’impiegato dell’Atac caduto accidentalmente in un ponte a fossa nelle officine aziendali in via di Tor Vergata. Una buca utilizzata dai meccanici proprio  nel deposito Atac per le riparazioni dei bus profonda un metro e sessanta centimetri e larga circa un metro. La vittima, Maurizio Di Pasquale, 63 anni, stava camminando nell’officina per motivi in corso di accertamento, quando non si sarebbe accorto della fossa cadendo di sotto. Ha sbattuto con violenza la testa e ha perso subito conoscenza. A soccorrerlo sono stati gli stessi colleghi che hanno chiamato il 112. Sul caso indagano i carabinieri. 

Le condizioni dell’impiegato, che era un amministrativo all’Atac che si occupava dei turni di servizio dei conducenti bus e non è chiaro perchè era entrato in officina, sono apparse subito molto gravi. È stato subito trasferito in terapia intensiva. Il quadro clinico è critico. I carabinieri della compagnia di Frascati hanno effettuato un sopralluogo per verificare il rispetto delle misure di sicurezza nel complesso e anche trovare le conferme al fatto che l’area dove si trova la fossa è interdetta al personale non autorizzato. Come anche se la stessa buca fosse stata segnalata secondo le norme previste dalla legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. L’ufficio della vittima era vicino all’officina, con un ingresso indipendente del box, di fronte a quello dei capi operai e dal capo tecnico. Non era soggetto comunque ai controlli sanitari riservati invece ai meccanici. 

Tragedia sul lavoro a Negrar: precipita dall’alto, muore 74enne

Tragico incidente sul lavoro nel pomeriggio di oggi, mercoledì 3 luglio, a Negrar: c’è un morto. Secondo le prime informazioni intorno alle 17.30 un uomo di 74 anni è caduto dall’alto mentre si trovava in un cantiere edile in via Ca’ Bertoldi, precipitando al suolo.

Sul posto sono accorsi i sanitari del Suem 118 con ambulanza e automedica, ma purtroppo per il 74enne non c’è stato nulla da fare. Troppo gravi le ferite riportate nell’impatto. Sul posto, per verificare la dinamica di quanto accaduto e accertare eventuali responsabilità, anche i carabinieri e personale Spisal.

2 Luglio

Provincia di Novara, operaio muore schiacciato da un macchinario

Secondo una prima ricostruzione, il 56enne era impegnato in un cantiere ferroviario. I sanitari intervenuti sul posto non hanno potuto fare nulla per salvarlo

A Meina, in provincia di Novara, un operaio di 56 anni ha perso la vita dopo essere rimasto schiacciato da un macchinario. Secondo le prime informazioni, l’incidente mortale è avvenuto mentre l’uomo stava lavorando in un cantiere ferroviario. Sul posto è intervenuto il personale del 118 ma per l’uomo era già troppo tardi.

L’operaio, si apprende, faceva parte di una ditta appaltatrice che sta svolgendo dei lavori per conto di Rfi, sulla linea Milano-Domodossola, la cui circolazione ferroviaria era già interrotta da giugno per i lavori di adeguamento dei binari ai moderni treni merci. L’incidente costato la vita al 56enne sarebbe avvenuto dentro l’area del cantiere. Sul posto arrivata anche la polizia ferroviaria per svolgere i rilievi del caso.

Infortunio sul lavoro a Robbio: operaio appoggia la mano su una macchina sfogliatrice in funzione

Gravissima lesione a una mano per il 36enne che stava lavorando in un’azienda di legno compensato. All’origine dell’incidente forse una caduta accidentale

Robbio (Pavia), 2 luglio 2024 – Ha riportato una gravissima lesione a una mano. Un operaio di 36 anni, al lavoro in una ditta di compensati, è stato soccorso nella prima mattina di oggi, martedì 2 luglio. Erano da poco passate le 7 quando sono stati chiamati i soccorsi sanitari di Areu, intervenuti nello stabilimento a Robbio, in via Novara, sia con ambulanza e auto medica, sia con l’elisoccorso fatto decollare da Milano.

Per le condizioni del ferito e per la tipologia delle lesioni, è stato disposto il trasporto con l’elicottero in codice giallo verso l’ospedale Circolo di Varese, sede del servizio Microchirurgia della mano, specializzato nella ricostruzione dei tendini. L’operaio rimasto ferito nell’infortunio sul lavoro non è in pericolo di vita, ma la prognosi resta riservata in attesa della valutazione clinica della grave lesione riportata.

Incidenti sul lavoro, due operai feriti nell’Avellinese

Accompagnati in ospedale, loro condizioni non preoccupano

Due incidenti sul lavoro, a poca distanza l’uno dall’altro, si sono verificati a partire dalla tarda mattinata in provincia di Avellino ad Aiello del Sabato e a Pratola Serra.

In un’azienda del primo comune, poco dopo mezzogiorno, un operaio è rimasto incastrato ad un macchinario con il braccio.

Sul posto i vigili del fuoco del distaccamento di Avellino che lo hanno liberato e consegnato ai sanitari del 118 che hanno disposto il suo trasferimento in ospedale.
    Un’ora dopo, un’altra squadra dei vigili del fuoco è intervenuta in un’azienda sulla statale 7 bis dove un operaio è rimasto con un piede incastrato in un carrello elevatore. Anche per lui è stato disposto il trasferimento in ospedale. Le loro condizioni non sarebbero preoccupanti

Morto schiacciato dal trattore mentre taglia l’erba: «Inaccettabili tragedie sul lavoro»

«È necessario sanzionare chi non rispetta le regole, oltre a investire nella formazione e nell’addestramento fin dalla scuola», ha detto Paolo Capone, segretario generale UGL, dopo l’episodio che a Lavagno è costato la vita ad un 76enne

Stava sfalciando l’erba con il trattore sul terrazzamento situato in via Turano, a Lavagno, quando è rimasto fatalmente schiacciato dal mezzo agricolo. Si chiamava Gualtiero Biasioni, 76 anni, l’uomo deceduto nel pomeriggio di lunedì, non lontano dal confine con Mezzane di Sotto. 

Ad allertare i soccorsi sono stati i familiari dell’anziano, preoccupati nel non vederlo rientrare a casa. Sul posto si è quindi diretto il personale del 118 e dei vigili del fuoco, ma per il 76enne era già troppo tardi. 
Sul luogo dell’incidente anche i carabinieri di San Martino Buon Albergo e i tecnici Spisal, per effettuare rilievi ed accertamenti. 

Amianto : Discariche

Niente amianto nella discarica di Mattie: la rivolta dei sindaci valsusini ferma il progetto

Dovevano arrivare in dieci anni oltre 100 mila metri cubi di materiali asbestiferi provenienti da bonifiche edili

Le parole «No amianto a Mattie» da una ventina di giorni accolgono gli automobilisti lungo i tornanti della strada che sale verso il piccolo paese valsusino. E adesso sembrano più una constatazione che un auspicio.

Dopo l’allarme degli ultimi giorni, oggi Mattie e tutta la Val Susa possono, infatti, tirare un sospiro di sollievo: ieri pomeriggio l’assemblea straordinaria dei sindaci soci di Acsel ha decretato il ritiro del progetto di riapertura della discarica di Camposordo (Mattie), bocciando di fatto l’idea dell’azienda di stoccare in dieci anni oltre 100 mila metri cubi di materiali asbestiferi provenienti da bonifiche edili in quello che un tempo era il luogo di smaltimento dei rifiuti prodotti quotidianamente nei 39 Comuni della Valle.

A fine giugno, quando è diventato di dominio pubblico che Acsel aveva avviato le procedure di valutazione d’impatto ambientale per riaprire l’ex discarica e smaltirvi all’interno ingenti quantità di amianto, in Val Susa era scattato l’allarme. In pochi giorni sono state convocate assemblee spontanee dei residenti, partite mobilitazioni, nate raccolte firme. Appena superato lo stop all’attività amministrativa per la campagna elettorale, la settimana scorsa anche i Comuni di Susa e Mattie, i più a ridosso della discarica, hanno bocciato ufficialmente l’idea di Acsel. Portando all’attenzione di tutti i Comuni il tema che lasciava aperta, ormai, un’unica strada: il ritiro del progetto amianto.

L’esito scontato dell’assemblea straordinaria dei sindaci convocata per ieri su sollecitazione del presidente dell’Unione montana, Pacifico Banchieri, lascia tuttavia irrisolto il problema di fondo dell’ex discarica. Ovvero la gestione futura. L’idea di Acsel di utilizzarla per “tombarci” migliaia di metri cubi di amianto negli stessi anni in cui la piana di Susa sarà già interessata dai lavori, e dal via vai di camion, per lo scavo delle gallerie della Torino-Lione, non era delle più felici. Ma resta attuale la necessità di trovare anno dopo anno circa 15 milioni di euro per mettere in sicurezza dalla produzione di percolato le “vasche” (soprattutto la numero uno, la più vecchia, risalente agli anni ’80-’90) della discarica dismessa

La Rai lascia la storica sede Viale Mazzini per bonifica dell’amianto: “Era una trappola mortale”

La Rai lascia temporaneamente la sede storica di viale Mazzini per lavori di ristrutturazione nei quali rientra la rimozione di amianto. Un mese e mezzo fa la morte di Marius Sodkiewicz e Franco Di Mare, due eventi che hanno probabilmente accelerato le operazioni di qualcosa che si poteva fare tempo fa.

Le morti di Sodkiewicz e Di Mare

Da quanto si apprende da fonti interne, la ricerca di un nuovo immobile ad uso temporaneo in affitto come alternativa a viale Mazzini, nell’ottica di fare dei lavori di ristrutturazione legati all’amianto, risale a molto tempo fa. Ancor prima della pubblicazione del piano immobiliare recente, la Rai aveva pubblicato annunci per ricerche di immobili, con bandi o gare per strutture alternative nelle quali trasferire i suoi uffici. L’esigenza è legata alle condizioni fatiscenti di viale Mazzini, in particolare proprio quelle riferite alla certificata presenza di amianto che mai era stato completamente rimosso. La novità recente è, appunto, che è stato trovato questo immobile e si sono rotti gli indugi, dando mandato di firmare il contratto. Come si legge sul sito di ONA rispetto alle condizioni della sede di Viale Mazzini: “La sede è stata vista come un simbolo di modernità e innovazione architettonica. Tuttavia, come molte strutture dell’epoca, l’amianto, ampiamente utilizzato per le sue proprietà isolanti e ignifughe, l’ha resa una trappola mortale. Marius Sodkiwicz, e Franco Di Mare, scomparsi a causa del mesotelioma lo scorso maggio, sono due casi emblematici del rischio asbesto”.

1 Luglio

Incidente sul lavoro a Comiso, operaio morto schiacciato da un Tir in un’azienda vinicola

Un operaio è morto nella mattina del primo luglio, intorno alle 11, all’interno di un’azienda vinicola lungo la strada provinciale Comiso-Chiaramonte, nel Ragusano. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo sarebbe rimasto schiacciato da un autoarticolato durante una manovra nel piazzale di pertinenza dell’azienda Avide. A nulla è servito l’intervento dell’ambulanza del 118 e l’attivazione dell’elisoccorso. L’operaio infatti, un uomo di circa 60 anni, è morto sul luogo dell’incidente. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della stazione di Comiso e i Vigili urbani.

Incidente sul lavoro: muore a 32 anni schiacciato dal trattore

Ancora non è chiara la dinamica di quanto accaduto. Sul posto è intervenuto l’elisoccorso Pegaso

Aveva solo 32 anni, Federico Neppi,  l’operaio morto in un incidente sul lavoro oggi, 1 luglio 2024. La tragedia si è consumata intorno alle 13, mentre stava lavorando attorno alla Rocca di Pietrasanta. Secondo le prime informazioni, il 32enne è rimasto schiacciato dal trattore.

Sembra che stesse facendo dei avori di sistemazione nel campo. Ancora non è chiara la dinamica di quanto accaduto. Sul posto è intervenuto l’elisoccorso Pegaso, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare

Operaio ferito gravemente da una motosega nel catanzarese

SOVERIA MANNELLI (CZ), 01 GIU 2024 – Un tragico incidente è avveuto a Soveria Mannelli, dove un operaio di 61 anni è stato ricoverato in condizioni critiche presso l’ospedale di Catanzaro. L’uomo è stato ferito gravemente mentre manovrava una motosega per tagliare un albero, che per cause ancora da accertare ha reciso la sua vena giugulare, causando una profonda e pericolosa emorragia.

L’incidente è avvenuto durante la mattinata a Soveria Mannelli, dove l’operaio è stato immediatamente soccorso e ha ricevuto le prime cure presso l’ospedale locale. Successivamente, data la gravità delle sue condizioni, è stato trasportato d’urgenza in elisoccorso all’ospedale di Catanzaro, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico.

I carabinieri sono già al lavoro per chiarire i dettagli e le circostanze che hanno portato a questo drammatico evento, cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente.

Attualmente, l’operaio rimane in prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell’ospedale, mentre si attendono ulteriori sviluppi sulle sue condizioni.

Verona, incidente sul lavoro: muore travolto da trattore

Incidente sul lavoro mortale a Lavagno, in provincia di Verona. Lunedì poco prima delle 12:30 una persona è morta dopo che il trattore che guidava si è ribaltato travolgendola. Sul posto il Suem 118, i vigili del fuoco e i Carabinieri che stanno procedendo ai rilievi. Dalle prime informazioni sembrerebbe che l’operaio sia rimasto incastrato sotto il mezzo agricolo perdendo la vita