Tutti gli articoli di Maurizio Barsella

11 Marzo

Incidente sul lavoro ad Aprilia: crolla il solaio del capannone, ferito un operaio

Soccorso è stato portato in ospedale. Forse per un malore ha perso il controllo della pala gommata urtando il pilastro della struttura e provocando il cedimento. Indagini affidate ai carabinieri

Incidente sul lavoro ad Aprilia in cui è rimasto ferito un operaio di 34 anni. E’ accaduto nel pomeriggio di oggi, martedì 11 marzo, all’interno di un capannone industriale. Lanciato l’allarme sul posto sono interventi i sanitari del 118, che hanno soccorso l’uomo poi portato in ospedale, e i carabinieri del locale Reparto Territoriale che hanno effettuato gli accertamenti utili alle indagini. 

Secondo una prima ricostruzione dei militari, l’operaio, dipendente di una ditta di trasporti esterna, si trovava su una pala gommata al momento dell’incidente. Sulla base dei primi rilievi stava manovrando il mezzo quando, probabilmente a causa di un malore, ne ha perso il controllo andando a urtare il pilastro del capannone provocando il cedimento del solaio. 

Romano di Lombardia, due operai travolti dai pannelli di compensato: schiacciati da un peso di 300 chili

Un altro incidente sul lavoro in Lombardia: è successo questa mattina nel cantiere della stazione ferroviaria della cittadina in provincia di Bergamo. Gravemente feriti, sono stati portati in codice rosso in ospedale

Romano di Lombardia (Bergamo), 11 marzo 2025 – Travolti da dei pannelli di compensato del peso complessivo di 300 chili, due operai sono stati soccorsi e portati in ospedale. L’infortunio, l’ennesimo in Lombardia dall’inizio dell’anno, si è verificato questa mattina all’esterno della stazione di Romano di Lombardia in provincia di Bergamo dov’è attivo un cantiere per dei lavori di ristrutturazione dello scalo ferroviario e della stazione. I due dipendenti della società incaricata dei lavori, di 46 e 47 anni, hanno subito diversi traumi e contusioni, e sono stati portati in codice rosso all’ospedale di Bergamo.

I due operai intorno alle 8,30 erano stati incaricati di scaricare alcuni lastre di compensato da un camion che era giunto in cantiere. Un’operazione di routine e allo stesso tempo delicata, considerato il peso dei pannelli. Un peso, da una prima stima, di almeno 300 chili. Qualcosa è però andato storto. Mentre con il braccio della gru stavano scaricando il materiale, alcune lastre si sarebbero staccate colpendo i due operai che sono stati feriti in modo grave. È subito scattato l’allarme. Il 118 ha inviato sul posto due ambulanze, ma considerata la gravità della situazione è atterrato anche l’elisoccorso. Dopo le prime cure da parte degli operatori sanitari, i due feriti sono stati condotti in elicottero al pronto soccorso del Giovanni XXIII. 

10 Marzo

Lavoro, è una mattanza: sei morti al mese nei cantieri del Piemonte, tre a Torino

Quasi sei morti al mese in Piemonte. Tre morti ogni mese a Torino e provincia. Quella sul lavoro nella nostra regione ormai è una vera e propria mattanza, come testimoniano gli ultimi numeri della Cgil Torino. Mentre la Cisl ha diffuso un report, basato sui dati Inail, secondo cui a gennaio 2025 si registra una diminuzione degli infortuni sul lavoro(-1,2%) ma un aumento considerevole dei decessi (+36,4%) nel confronto con gennaio 2024.

Incendio all’Ast di Terni, grave un operaio di 26 anni

In fiamme un mezzo che trasportava acciaio fuso

Un operaio di 26 anni, impegnato all’interno del polo siderurgico di Ast a Terni, è rimasto gravemente ferito questa sera intorno alle 21.00 in un incidente sul lavoro.
    Da quanto appreso, l’addetto sarebbe un dipendente della Tapojärvi, rimasto ustionato in seguito all’incendio che ha coinvolto un mezzo da lavoro, denominato Klingher, adibito al trasporto delle siviere, recipienti con all’interno acciaio fuso.
    Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118, i vigili del fuoco e la vigilanza interna.

Il giovane è stato trasportato d’urgenza in ospedale a Terni con gravi ustioni e sarà trasferito al Sant’Eugenio di Roma.
    In queste ore è previsto un incontro fra sindacati, Ast e Tapojärvi per fare il punto sull’accaduto.

Un autista è caduto nel cassone dei rifiuti di un camion, è grave

Durante le operazione di scarico del mezzo di cui era alla guida

Incidente sul lavoro questa mattina a Poggibonsi (Siena) per un lavoratore di 46 anni rimasto gravemente ferito cadendo in un cassone per lo smaltimento dei rifiuti durante le operazioni di scarico del mezzo su cui era alla guida.

L’uomo, dipendente di una società di gestione dei rifiuti, non sarebbe in pericolo di vita.

Ora è ricoverato all’ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena.

Sul posto sono intervenute l’automedica di Poggibonsi e l’ambulanza della Pubblica Assistenza di Poggibonsi. Attivati anche i vigili del Fuoco per il recupero dell’uomo dal cassone dei rifiuti, forze dell’ordine e il personale Prevenzione Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro trattandosi di un incidente sul lavoro. 

8 Marzo

Incidente sul lavoro a Leini, operaio cade dal tetto: 35enne morto in ospedale

Ha compiuto un volo di circa 10 metri poi è stato portato in ospedale dai colleghi

Un uomo di 35 anni è morto venerdì 7 marzo a seguito di un incidente sul lavoro avvenuto a Leini in via Edoardo Agnelli. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Venaria Reale, l’operaio era sul tetto di un capannone in ristrutturazione quando è caduto da un’altezza di circa 10 metri, forse per il cedimento della struttura.

L’uomo, cittadino egiziano che si stava occupando dell’installazione dell’impalcatura, è stato trasportato dai colleghi all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino dove è morto prima delle 23. Procede lo Spresal dell’Asl To4. Coordina le indagini il pubblico ministero Ludovico Bosso della procura di Ivrea.

Sul posto oggi è presente, con un drone, il nucleo SAPR (Sistemi Aeromobili Pilotaggio Remoto) dei vigli del fuoco che è in grado di captare e fornire immagini in alta qualità capaci di effettuare approfondite valutazioni e in grado di limitare allo stretto indispensabile l’esposizione al pericolo del personale operativo sui siti di intervento.

Diego Pezzi è morto schiacciato mentre lavorava nei frutteti

A dare l’allarme la famiglia del 59enne che non l’ha visto rientrare per cena. Un problema alla martellante agganciata al suo trattore alla base del tragico evento in cui ha perso la vita l’agricoltore. Lascia una moglie e un figlio

il 59enne Diego Pezzi, agricoltore di Dercolo, la vittima del tragico incidente verificatosi nelle scorse ore nelle campagne della Val di Non, con l’uomo rimasto schiacciato e ucciso da una martellante.

Il dramma

Tutto è successo tra il pomeriggio e la sera di giovedì 6 marzo, ma solo ieri se ne è avuto notizia. Pezzi stava lavorando tra i frutteti, quando la martellante agganciata al suo trattore, in base a quanto emerso, si è inceppata.

L’uomo è sceso a controllare, ha notato qualche oggetto che ostruiva il corretto funzionamento del macchinario e ha cercato di toglierlo. Nonostante fosse spenta, la martellante alzata a un certo punto ha ceduto, schiacciando il 59enne.

7 Marzo

Tragedia sul lavoro in un’azienda agricola: artigiano trevigiano muore folgorato

E’ successo oggi 7 marzo in via Mure ad Agna alla azienda agraria Tocchio. La vittima è Umberto Coghetto, titolare di una ditta esterna di 27 anni, di Volpago del Montello: stava montando una tensostruttura ed ha urtato i cavi dell’alta tensione

Tragedia sul lavoro nel pomeriggio, intorno alle 16.15 circa, nel padovano. Un ragazzo di 27 anni, di Nervesa della battaglia, Umberto Coghetto, è morto folgorato oggi, 7 marzo, in via Mure ad Agna all’interno della impresa agraria Tocchio. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Piove di Sacco e dai tecnici dello Spisal, la vittima stava montando una tensostruttura ed ha urtato i cavi dell’alta tensione. I soccorsi sono stati tempestivi, ma per il dipendente trevigiano della BR Technology di Volpago del Montello non c’è stato nulla da fare. Sotto choc altri operai esterni che stavano effettuando i lavori con la vittima. L’attività in azienda è stata immediatamente bloccata per consentire agli operatori di effettuare tutti i rilievi e gli accertamenti di rito.

Tragedia a Termini, imprenditore di 30 anni si ribalta con il muletto e muore schiacciato

-A perdere la vita il titolare di un’impresa che produce porte e infissi in pvc con sede in contrada Molara. A nulla è servito l’intervento dei lavoratori, dei carabinieri e dei sanitari del 118 che hanno potuto solamente constatare il decesso. Lascia la moglie e una bambina piccola

mprenditore di trent’anni muore schiacciato sotto un muletto. Tragedia questa mattina a Termini Imerese dove Denis Agnello, titolare di un’impresa che produce porte e infissi in pvc, è deceduto a causa di un incidente avvenuto mentre manovrava su un carrello elevatore nel piazzale della sede della sua ditta, la Kowin srl, in contrada Molara. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i sanitari del 118 ma per lui non c’è stato nulla da fare.

Secondo una prima ricostruzione il trentenne, che aveva preso le redini dell’azienda dopo la morte del padre, si trovava sul muletto quando, per cause ancora da accertare, il mezzo si è ribaltato finendogli sopra e non lasciandogli scampo. A nulla è servito l’intervento degli operai che si trovavano lì e che hanno provato a sollevare il macchinario per liberarlo.

Amianto: Bonus 2025

Bonus amianto 2025, per i privati limite al 36% delle spese fino a 48.000 euro

Oltre al bonus amianto volto alla rimozione dei materiali pericolosi si può agire nell’ambito di Ecobonus e Superbonus. Ed esistono incentivi locali garantiti da Regioni e Comuni

Anche per il 2025 è stato confermato il cosiddetto “bonus amianto”, la detrazione fiscale per la rimozione dell’asbesto, materiale edile molto utilizzato in passato e la cui pericolosità per la salute umana è tristemente nota. Secondo i dati dell’Iss (Istituto Superiore di Sanità) tra il 2010 e il 2020, ogni anno, in Italia sono morte per mesotelioma una media di 1.545 persone, 1.116 uomini e 429 donne. Senza contare le altre malattie. L’amianto è ovunque in Italia: in ospedali, scuole, uffici pubblici e case dei privati.

Ed è proprio ai privati che è rivolto il bonus amianto al 36%. Ma oltre a questo, è possibile usufruire di agevolazioni anche in caso di ristrutturazione edilizia volta all’efficientamento energetico.

Come funziona il bonus amianto 36%

Si specifica che la rimozione dell’amianto deve essere affidata unicamente a personale specializzato: chi dovesse ingegnarsi per fare da sé andrebbe incontro a rischi irreparabili per la salute propria e dei familiari, nonché alle conseguenze di legge. Ed è proprio questa la ratio alla base del bonus amianto 2025.

Il bonus consiste in una detrazione fiscale del 36% fino a un tetto massimo di 48.000 euro per singola unità immobiliare per interventi di rimozione dell’amianto. A tali interventi di bonifica si applica inoltre un’Iva agevolata, con condizioni che variano in base alla tipologia di immobile e in base ai lavori eseguiti.

L’incentivo copre le spese che i privati devono affrontare per la bonifica di tetti, per la bonifica di coperture in cemento-amianto, per la rimozione di canne fumarie, tubazioni e di altri materiali edilizi contenenti amianto.

La scadenza per il bonus amianto è fissata al 31 dicembre 2025, salvo proroghe.

Bonus amianto con ristrutturazione

Si può accedere al bonus amianto anche per ristrutturazione edilizia volta a interventi di efficientamento energetico nell’ambito dell’Ecobonus (65% della spesa) e del Superbonus.

I bonus di Regioni e Comuni

Al fianco dei bonus amianto governativi c’è il binario parallelo rappresentato dai vari bonus per la rimozione dell’amianto che di tanto in tanto vengono attivati dalle Regioni e dai Comuni. Talvolta è possibile cumulare il bonus nazionale con quello locale. Il consiglio è quello di controllare l’esistenza di bandi aperti sui portali della propria Regione e del proprio Comune.

Cosa fare se si trova amianto in casa

L’amianto causa mesotelioma, un tumore subdolo perché può avere un periodo di latenza anche di anni dopo l’esposizione. Ma causa anche asbestosi e altre tipologie di tumori, come il tumore polmonare e quello ovarico.

Considerata la sua pericolosità, si deve immediatamente contattare un’azienda specializzata e certificata affinché verifichi l’effettiva presenza di amianto. La ditta effettuerà una valutazione del livello di degradazione dell’amianto e proporrà un preventivo, fornendo al contempo tutte le informazioni del caso per la fruizione del bonus amianto. Dopo la rimozione dell’amianto e la bonifica dell’area, il materiale verrà trasportato in una discarica autorizzata. Dopo i lavori vanno necessariamente conservati tutti i documenti fiscali, vale a dire fatture, bonifici parlanti e dichiarazione di conformità. Infine, è possibile richiedere il rimborso o la detrazione in base all’agevolazione scelta.

Per completezza ricordiamo che, oltre ai bonus amianto per i privati, esistono poi incentivi specifici per le aziende volti alla rimozione dell’asbesto.

Amianto: Sentenze

Venezia, tre operai morti per l’amianto. Dirigente assolto: «Non poteva fare nulla»

Il legale: «Prove difficili, malattie dopo 20 anni». Enel: «hanno lavorato altrove»

Tre operai morti per aver respirato amianto, assolto perché il fatto non sussiste l’anziano ex dirigente della centrale termoelettrica di Fusina Nerio Tabacchi, 90 anni. Il giudice monocratico Francesca Zancan ha accolto le argomentazioni di Sarah Franchini, l’avvocata della difesa che aveva chiesto l’assoluzione: nel ruolo di responsabile della sicurezza, Tabacchi non avrebbe potuto porre in essere provvedimenti per ridurre l’esposizione degli operai in quanto l’adozione di misure di precauzione era compito dei capi compartimento.

Le richieste

Il pubblico ministero Giorgio Gava aveva chiesto due anni di reclusione con la sospensione condizionale della pena. I fatti oggetto del processo risalgono a quarant’anni fa, esattamente al ventennio tra il 1965 e il 1985, quando Tabacchi era il capo della sicurezza e i tre operai morti lavoravano in nugoli di povere di amianto, che si frantumava dalla coibentazione delle caldaie e saturava gli ambienti.

 risarcimenti

I familiari delle vittime sono stati risarciti da Enel, a processo come parti civili erano rimaste la Cisl con l’avvocato Elio Zaffalon e l’Associazione esposti amianto con l’avvocata Laura Mara. «Attendiamo le motivazioni della sentenza tra 90 giorni ma purtroppo quelli per amianto sono processi molto difficili — osserva Zaffalon — perché manifesta i suoi effetti 20 o 30 anni dopo l’esposizione ed è difficile la prova inequivocabile dell’attribuzione dei fatti». Si chiama periodo di latenza, quello che intercorre tra l’inalazione della sostanza e il manifestarsi della malattia e nel caso dell’amianto può arrivare anche a 60 anni. Erano anni in cui le tute intrise di asbesto si lavavano a casa, insieme alle lenzuola e ai vestiti per i bambini e il nesso tra il lavoro alla centrale di Fusina e la morte per mesotelioma dei tre operai non è stato ritenuto provato. 

Il procedimento

«In precedenza, due dei lavoratori avevano avuto un impiego in luoghi con situazioni di esposizione all’amianto — spiega l’avvocato Tommaso Bortoluzzi, che ha patrocinato l’Enel, citata per la responsabilità civile —. Uno per sette anni e l’altro per 12 anni». Periodi abbastanza lunghi da non poter escludere che potessero aver respirato altrove le particelle che li fecero ammalare. In quegli anni la pericolosità della sostanza era nota ma gli operai non erano stati informati, pensavano che quella polvere chiara fosse gesso, aveva raccontato in aula una vedova, e l’unica difesa tra loro e l’asbesto erano le mascherine. Il procedimento giudiziario nei confronti di Nerio Tabacchi è stato il primo caso di esposizione all’amianto che abbia coinvolto l’Enel.

5 Marzo

Operaio cade da impalcatura di 4 metri in porto Genova

Ricoverato in codice rosso al San Martino

Infortunio sul lavoro questa mattina nel porto di Genova, nei cantieri navali della Amico & co.

Un operaio di una ditta esterna è caduto da un ponteggio che stava smontando.

L’uomo, che dovrebbe avere 45 anni, è precipitato da una altezza di quattro metri. Sul posto è arrivata una ambulanza e l’automedica. L’operaio è stato stabilizzato e trasferito in codice rosso all’ospedale San Martino.
    Gli ispettori del nucleo Prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro della Asl3 indagano per ricostruire l’esatta dinamica di quanto successo e se vi siano state violazioni delle norme di sicurezza.

Tragedia sul lavoro, operaio muore cadendo dentro il cantiere

Arezzo, inutile ogni tentativo di rianimazione. Intervento di 118, vigili del fuoco e carabinieri. Sono stati i colleghi a dare l’allarme

Arezzo, 5 marzo 2025 – Tragedia ad Arezzo nella mattina di mercoledì 5 marzo. Un uomo di 55 anni è morto cadendo dall’alto all’interno di un cantiere edile. Si chiamava Alessandro Guerra e lavorava come operaio di una ditta di Verghereto appaltatrice di lavori commissionati dal Comune di Arezzo per sistemare un muro di contenimento vicino a un’abitazione. 

Sono stati i colleghi a dare l’allarme. Stando a una prima ricostruzione, l’operaio sarebbe caduto da un mezzo meccanico, una piccola gru, su cui stava lavorando, battendo la testa. E poi sarebbe stato travolto dal mezzo che si è ribaltato.


   

3 Marzo

Roma, operaio 57enne muore schiacciato da un cancello

Tragedia sul lavoro a Guidonia Montecelio. Nella notte i vigili del fuoco e il personale del 118 hanno soccorso il dipendente di una ditta di trasporti che a causa del cedimento del cancello d’ingresso al piazzale dell’azienda è rimasto schiacciato. Sul posto la polizia e l’ispettorato del lavoro dell’Asl

Tragico incidente sul lavoro alle 4 di questa mattina in via Gioacchino Bonnet, a Guidonia Montecelio, vicino a Roma. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, l’ispettorato del lavoro della Asl, la polizia e il 118 che hanno soccorso il dipendente di una ditta di trasporti che, a causa del cedimento del cancello d’ingresso al piazzale dell’azienda, è rimasto schiacciato. Purtroppo l’uomo ha perso la vita. A quanto ricostruito l’operaio, un 57enne romano, era sceso dall’auto per aprire il cancello quando ha ceduto e lo ha travolto. Indagini in corso.

Incidente sul lavoro mortale nel porto di Catania

La sera di lunedì 3 marzo 2025 è avvenuto nel porto di Catania un grave incidente sul lavoro che ha causato la morte di un marittimo della ro-ro Eurocargo Ravenna del Gruppo Grimaldi. Secondo le prime informazioni, l’incidente sarebbe avvenuto durante il carico sulla nave, che avrebbe poi dovuto salpare verso Salerno. La neve è invece rimasta in porto, a disposizione degli inquirenti, che hanno già posto sotto indagine una persona e starebbero vagliando la posizione di altre due. Una nota dei sindacati confederali afferma che il marittimo “sarebbe rimasto schiacciato”, senza fornire ulteriori informazioni.

In una nota, Grimaldo afferma che “il nostro Gruppo si è subito attivato per informare e fornire massimo sostegno ai famigliari del collega, alcuni dei quali si trovano già nello scalo etneo”. In una nota, i sindacati confederali Filt Cgil e Fit Cisl dichiarano che “è una storia che non vorremmo più raccontare e che invece si ripete in contesti lavorativi sempre diversi, ma con dinamiche sempre analoghe. Siamo convinti che queste tragedie potrebbero essere evitate se solo si investisse di più nei sistemi di sicurezza, nella formazione, nei controlli e in tutto ciò che ha a che fare con la sicurezza di chi opera in tutti i luoghi di lavoro. Continueremo a fare la nostra parte affinché si arrivi a questi obiettivi e non abbandoneremo mai questa battaglia che giudichiamo prioritaria nell’azione sindacale”.

28 Febbraio

Amputazione alla mano destra mentre lavora: incidente a Montacchiello

L’incidente è avvenuto intorno alle ore 8 della mattina di venerdì. L’operaio 29enne è stato in seguito trasferito all’ospedale Careggi di Firenze

Un grave incidente sul lavoro si è verificato stamani, 28 febbraio, in un’azienda di via Montelungo a Montacchiello, nel Comune di Pisa. Secondo quanto si apprende un giovane operaio di 29 anni, intorno alle ore 8, è rimasto ferito durante alcune operazioni, incidente che avrebbe comportato un’amputazione alla mano destra. Sul posto sono intevenuti i soccorritori del 118 e i Vigili del Fuoco, con un primo trasporto in codice rosso al Pronto Soccorso di Cisanello. In seguito il paziente è stato trasferito al Careggi di Firenze per un eventuale intervento chirurgico.

Tragedia sul lavoro a Sperone, operaio muore durante i lavori di manutenzione stradale

Un operaio di 42 anni ha tragicamente perso la vita mentre stava lavorando in un cantiere per la manutenzione stradale a Sperone. Nonostante l’immediato intervento dei soccorsi, il personale del 118 non ha potuto far altro che dichiararne il decesso, che sarebbe avvenuto per un arresto cardiaco improvviso.

La vittima e la famiglia

L’uomo, originario del vicino comune di Avella, lascia la moglie e i figli, che sono stati colpiti duramente da questa tragedia. La comunità locale è sotto shock per l’incidente che ha coinvolto uno dei suoi residenti.

Le indagini in corso

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Avella e della Compagnia di Baiano, che hanno avviato un’indagine per ricostruire le cause dell’incidente e verificare eventuali responsabilità.

27 Febbraio

Infortunio sul lavoro, cade dal tetto di una stalla in costruzione: muore a 41 anni

La tragedia in un cantiere dell’azienda agricola Pedrotti: l’uomo – dipendente di un’impresa edile – è volato da un’altezza tra i 6 e gli 8 metri. Si trova in prognosi riservata

Reggio Emilia, 27 febbraio 2025 – Tragico infortunio sul lavoro stamattina a Reggio. Un muratore di 41 anni, Aurelian Vinau è caduto da un’altezza tra i 6 e gli 8 metri, dal tetto di un edificio in costruzione nei pressi dell’azienda agricola ‘Pedrotti’, in via Casaloffia al civico 11, nei pressi della frazione di Cella. Era stato ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Maggiore di Parma, poi nel corso del pomeriggio è morto.

Operaio cade da 4 metri, portato in ospedale in elicottero

L’uomo è stato ricoverato in codice rosso. Sul posto anche gli ispettori del nucleo Psal dell’Asl per le indagini del caso

Un lavoratore di 32 anni è caduto da oltre tre metri di altezza, riportando diversi traumi. È successo poco dopo le 11 di giovedì 27 febbraio 2025 in via dei Martinelli a Rapallo.

Sul posto sono intervenuti automedica Tango 2, un’ambulanza della Volontari del soccorso di Ruta, la polizia, gli ispettori del nucleo Psal dell’Asl e i vigili del fuoco con l’elicottero Drago.

Il ferito è stato trasferito in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale San Martino in elicottero. Avviate indagini per chiarire la dinamica della caduta ed escludere eventuali responsabilità.

Secondo quanto accertato finora il ferito è un operaio della ditta Site, che stava operando su un palo della linea telefonica, che avrebbe ceduto, facendolo precipitare al suolo.