Cede la gru, due feriti in un incidente sul lavoro in provincia di Pavia
Entrambi gli operai sono finiti in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale di Pavia con forti traumi da schiacciamento
È di due lavoratori finiti in ospedale in codice rosso il bilancio dell’infortunio sul lavoro avvenuto lunedì mattina a Trivolzio, provincia di Pavia, in un cantiere edile.
Dalle prime informazioni si tratta di due uomini che hanno subito traumi da schiacciamento dovuti al crollo di una gru sul quale era presente un bancale: entrambi i feriti sono finiti all’ospedale San Matteo di Pavia con trauma cranico e traumi agli arti inferiori per uno dei due feriti, di 35 anni e con trauma al volto e ad una gamba per l’altro ferito, di 58 anni.
Ucciso da una mucca: la vittima è il 62enne Mario Antiga, ex autista di autobus
Un agricoltore di 62 anni è morto a Beduzzo, una frazione di Corniglio, in provincia di Parma, dopo essere stato colpito da un calcio da una mucca. La vittima, scrivono i giornali locali, si chiamava Mario Antiga ed era un ex autista di autobus alla Tep di Parma. L’incidente mortale è avvenuto in una stalla a Case Monticelli. I carabinieri stanno indagando per ricostruire la dinamica del fatto.
Morte per amianto, il vitalizio riconosciuto alla moglie
La sezione Lavoro del Tribunale di Taranto, giudice Giulia Viesti, ha stabilito il diritto ad una rendita vitalizia alla vedova di un ex lavoratore dell’indotto Ilva di Taranto (ora Acciaierie d’Italia), morto per mesotelioma pleurico, riconoscendo come causa l’esposizione all’amianto.
Ancona, due operai uccisi dall’amianto: maxi risarcimento alle famiglie
ANCONA – Altre due vittime dell’amianto, altre due sentenze risarcitorie stabilite dal tribunale di Ancona. Ammonta a circa 900mila euro la somma che Fincantieri (a meno che non impugni le sentenze) dovrà versare a ognuna delle famiglie dei due ex operai stroncati dalle fibre killer. Le storie delle vittime sono state trattate in procedimenti distinti.
Atrent’anni esatti dalla messa fuorilegge nei luoghi di lavoro, l’amianto continua a uccidere. Asbestosi, mesotelioma pleurico, due delle conseguenze medico-sanitarie più devastanti che negli ultimi anni sono stati al centro di una raffica di cause civili e penali intentate dai familiari delle vittime nei confronti di grandi aziende. Fincantieri in particolare che da alcuni giorni a questa parte ha dovuto incassare anche le condanne inflitte dai giudici del lavoro del tribunale di Ancona per la morte di due operai, dipendenti del cantiere navale tra gli anni ’50 e gli anni ’90. Due cause, come tutte quelle allestite ad Ancona, seguite dallo studio legale Berti di Ancona. La prima sentenza è stata emessa alla fine della scorsa settimana dal giudice Tania De Antoniis che ha condannato Fincantieri a risarcire con 900mila euro gli eredi di un carpentiere osimano morto nel 2014 quando aveva 73 anni. Una sentenza difficile da ribaltare visto che un documento inchioda l’azienda triestina alle sue responsabilità: l’autopsia disposta al tempo sul corpo della vittima aveva evidenziato la presenza di corpuscoli di amianto nel parenchima polmonare 200 volte superiori alla soglia di guardia. Un limite che divide la presenza casuale di amianto nei polmoni da quella contratta direttamente sul posto di lavoro. E nei cantieri anconetani, è risaputo, l’amianto veniva utilizzato tantissimo per realizzare le navi al tempo, prima del 1992. Il carpentiere in questione aveva lavorato sia a bordo che in officina come allestitore delle navi, una carriera lunga quasi quarant’anni. Più o meno lo stesso percorso lavorativo di un tubista anconetano morto nel 2020 quando aveva 79 anni a causa di un mesotelioma pleurico. Una diagnosi drammatica che nel giro di tre mesi lo ha portato alla morte. il tubista ha lavorato nel cantiere navale proprio fino agli anni in cui l’amianto è stato messo fuorilegge, ma ormai era tropo tardi e il mesotelioma gli ha presentato il conto. L’aspetto forse più terribile è che sempre il minerale killer, usato per decenni nelle produzioni del nostro Paese, aveva lasciato il segno sulla sua famiglia. Dieci anni fa, otto anni prima della morte del tubista, suo fratello era morto sempre a causa di un mesotelioma pleurico. A inizio settimana la giudice Arianna Sbano ha letto la sentenza che condanna Fincantieri a risarcire i familiari del tubista anconetano con 870mila euro.
Vicenza, non tira il freno a mano: operaio di 50 anni muore schiacciato dal suo furgone a Villaga
L’uomo è stato travolto dal mezzo pesante e dal suo carico: inutili i soccorsi
Una nuova tragedia sul lavoro si è consumata sabato mattina nel Vicentino dove, in un cantiere di Villaga nella zona di San Donato, un operaio di 50 anni di origine straniera è morto schiacciato dal suo furgone che trasportava coppi per i tetti delle case. All’origine dell’incidente vi sarebbe il mancato inserimento del freno a mano.
Morto sul colpo
A intervenire i sanitari Suem 118, il cui personale ha tentato di rianimare la vittima ma ormai era troppo tardi: le numerose lesioni gli sono state fatali. Sul posto anche i carabinieri di Barbarano, lo Spisal e i vigili del fuoco di Lonigo. Questi ultimi erano intervenuti per mettere in sicurezza l’area ma arrivati nel cantiere non hanno dovuto mettere in pratica le procedure di sicurezza perché l’uomo era già stato liberato e il carico si trovava a terra. Le indagini hanno permesso di chiarire la dinamica: il mezzo si sarebbe spostato improvvisamente perché non era inserito il freno a mano e la vittima è stata travolta, venendo schiacciato. Al momento non si conoscono le generalità dell’uomo.
Muore a 69 anni Tonino Parisse cadendo da una impalcatura
PESCINA – Tragedia sul lavoro a Pescina. Un uomo di 69 anni, A.P., è morto cadendo da un’impalcatura, da un’altezza di circa sette metri.
L’uomo stava lavorando in un cantiere in pieno a centro a Pescina, a pochi passi dal Comune.
L’impatto è stato fatale. Sul posto sono intervenuti il 118, anche attraverso l’elisoccorso, e i carabinieri che portano avanti le indagini coordinate dalla procura di Avezzano.
Operaio muore travolto da camion in un’azienda del Mantovano
Un operaio di 40 anni è morto oggi pomeriggio in un incidente sul lavoro avvenuto a Castelbelforte (Mantova), in uno stabilimento che produce prefabbricati. La vittima, di origine marocchina, era dipendente di una ditta esterna.
L’incidente
Secondo una prima ricostruzione, il 40enne era alla guida di un muletto quando, per cause da accertare, ha perso l’equilibrio ed è caduto dal mezzo finendo a terra. Proprio in quel momento nel piazzale esterno dell’azienda passava un camion che lo ha travolto. L’operaio è morto sul colpo.
Incidenti sul lavoro, agricoltore 49enne muore schiacciato da un trattore a Massa Carrara
Stando alle ricostruzioni, l’uomo stava guidando il mezzo in una zona molto isolata nella località Lusana quando questo si è ribaltato intrappolandolo sotto il suo peso
Incidente sul lavoro a Rosignano, operaio 53enne ferito all’interno di un cantiere edile
Sul posto i volontari della Pubblica Assistenza che hanno accompagnato l’uomo all’ospedale di Cecina
Incidenti lavoro: si ribalta con il trattore, morto 73enne
L’uomo è morto sul colpo, inutile intervento dei sanitari 118
ANSA) – LORETO APRUTINO, 10 NOV – Un uomo è morto in località di Rotacesta di Loreto Aprutino (Pescara) mentre stava lavorando su un terreno agricolo.
Secondo le prime informazioni un 73enne si è ribaltato con il trattore finendo schiacciato sotto il mezzo e morendo sul colpo.
Sul posto sono interventi i sanitari del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri della stazione di Loreto che stanno ricostruendo l’accaduto. (ANSA).
Infortunio sul lavoro in Ticino, è morto l’operaio 44enne sepolto sotto le macerie
Una tragedia quella che si è verificata ieri pomeriggio a Bellinzona, in via Canonico Ghiringhelli, all’interno di un cantiere dove era in corso la costruzione di uno stabile residenziale
Non ce l’ha fatta uno dei due operai che ieri pomeriggio, intorno alle 13.30, sono stati travolti da una scala in cemento interna all’interno di un cantiere di via Canonico Ghiringhelli a Bellinzona, in Canton Ticino, dove era in corso la costruzione di uno stabile residenziale.
La vittima è un 44enne cittadino bosniaco domiciliato nel Bellinzonese deceduto sul colpo a causa delle gravi ferite riportate. Il secondo operaio, un 49enne cittadino portoghese domiciliato nel Locarnese, in base alle prime valutazioni mediche, invece ha riportato leggere ferite.
Incidente sul lavoro, schiacciato dalle lastre di metallo: morto agricoltore 48enne
Secondo le prime ipotesi, l’incidente sarebbe accaduto nella tarda serata di ieri, 8 novembre, mentre il contadino stava rimuovendo alcune transenne metalliche di grosse dimensioni dal suo trattore.
Nella notte tra l’8 e il 9 novembre un uomo di 48 anni è morto schiacciato sotto alcune lastre di metallo mentre stava lavorando nei pressi del rifugio Larice a Sesto Pusteria, in Trentino Alto Adige. Il corpo senza vita del contadino, residente del posto, è stato trovato poco prima della mezzanotte. Secondo le prime ipotesi, l’incidente sarebbe accaduto qualche ora prima, mentre il contadino stava rimuovendo transenne metalliche di grosse dimensioni dal suo trattore. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di San Candido, il Soccorso Alpino, la Croce Bianca con il medico d’urgenza e i Carabinieri.
Il trattore si capovolge agricoltore di 68 anni travolto e schiacciato
L’ennesimo incidente mortale in campagna, con la medesima terribile dinamica. L’ultima cronaca arriva da Teano, dove un 68enne del posto, Federico De Francesco, è rimasto schiacciato da un trattore.
Colpito da una gru e scaraventato in mare: morto operaio di 41 anni
L’incidente è avvenuto al porto di Ortona. Il lavoratore è stato recuperato e portato con l’elisoccorso in ospedale, ma è deceduto poco dopo
I soccorsi al porto di Ortona
Ennesimo incidente mortale sul lavoro. Nella tarda mattinata di oggi, 8 novembre 2022, un operaio marittimo è morto al porto di Ortona (Chieti). La vittima aveva 41 anni ed era di origine filippina.
L’operaio stava lavorando a bordo di una nave ormeggiata nello scalo. Per cause ancora in corso di accertamento, il marittimo è stato colpito dal gancio di una gru che spostava un pesante carico, ed è stato scaraventato in acqua. Recuperato e trasportato dall’elisoccorso del 118 all’ospedale Santo Spirito di Pescara, il 41enne è morto poco dopo a causa dei gravi traumi riportati. La Capitaneria di porto sta eseguendo tutti gli accertamenti.
Infortunio sul lavoro a Ferrara: operaio cade da una scala, è grave
L’uomo è stato portato in ospedale a Bologna con l’elicottero: ha battuto la testa
La Loggia (Torino): muore operaio marocchino travolto da elementi metallici caduti dal carroponte
7 Novembre 2022 – Un operaio di 41 anni, Mostapha El Miski, di origine marocchina, dipendente interinale di una nota azienda locale, è deceduto a causa delle gravi ferite causate dagli elementi metallici che l’hanno travolto. Sul posto sono intervenuti i sanitari, con l’atterraggio dell’elisoccorso, i vigili del fuoco, i carabinieri e gli ispettori del Spresal dell’Asl TO5, per il momento la dinamica dell’accaduto è ancora in fase di ricostruzione.
Incidente sul lavoro, cede tetto del capannone: morto operaio 49enne precipitato nel vuoto
L’operaio è precipitato da un’altezza di cinque metri. Trasportato d’urgenza all’ospedale di Aversa e poi trasferito nella struttura ospedaliera di Caserta dove è morto.
Non si arresta la lista delle morti bianche. Questa volta, un ennesimo incidente sul lavoro è avvenuto nel Casertano, dove un operaio è deceduto a seguito del cedimento di un tetto industriale su cui stava effettuando un sopralluogo. È successo nella serata di ieri, 7 novembre, a Casal di Principe. A quanto pare l’operaio, un 49enne originario di Cesa, sarebbe precipitato da un’altezza di cinque metri. Immediato l’intervento sul posto dei sanitari del 118; il 49enne è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Aversa e poi trasferito nella struttura ospedaliera di Caserta dove è morto. A oggi, la Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta.
Incidente sul lavoro a Collegno: due operai caduti in un cantiere
Dinamica da accertare, potrebbe avere ceduto un sostegno
Due operai edili marocchini di 53 e 58 anni, entrambi residenti a Torino, dipendenti di un’impresa di Mondovì, sono precipitati da un’ altezza di sei metri nel cantiere della ex Real, dove dovrà essere costruito un supermercato Lidl, dello stabile di corso Francia 327 a Collegno, all’interno del Villagio Leumann, all’ora di pranzo di oggi, martedì 8 novembre 2022. Sono stati trasportati all’ospedale Cto di Torino in condizioni apparentemente gravi, ma poi rivelatesi meno serie del previsto: entrambu hanno riportato traumi guaribili in un mese.
Sul posto sono intervenuti i sanitari della Croce di Collegno, i vigili del fuoco di Grugliasco Allamano i carabinieri della stazione cittadina e del nucleo radiomobile della compagnia di Rivoli e gli ispettori dello Spresal dell’Asl To3, a cui competono le indagini sull’accaduto. Da una primissima ricostruzione i due sarebbero stati imbragati e in cordata, ma avrebbe ceduto un sostegno a cui erano ancorati facendoli precipitare nel vuoto.
È stato approvato dalla Regione il Piano di gestione operativa redatto dai tecnici di Nuovi Servizi Ambiente per l’organizzazione del sito
CHIANNI — Con un decreto approvato e pubblicato tra gli atti della Regione, il Piano di gestione operativa della discarica della Grillaia, redato da tecnici incaricati dall’azienda Nuovi Servizi Ambiente, è stato approvato.
Un documento di oltre 50 pagine, dove vengono riportate le modalità con cui verranno smaltiti quei “materiali edili contenenti amianto“, come riportato dagli stessi tecnici, che saranno conferiti nel sito dopo la decisione presa dalla Giunta regionale nel Maggio 2020.
L’amianto, del quale relativamente alla Grillaia si è sempre parlato nella misura di 270mila metri cubi, dovrà essere trattato “direttamente all’interno della cella appositamente ed esclusivamente dedicata”, così da “evitare la frantumazione dei materiali”.
Inoltre, entro la giornata, i rifiuti contenenti amianto “devono essere ricoperti con uno strato di almeno 20 centimetri di terreno o rifiuti idonei“, con l’obiettivo di garantire la giusta protezione “contro la dispersione di fibre”.
Naturalmente, il Piano di gestione operativa riguarda tutti gli aspetti che concernono il sito: dunque, non solo la tipologia di rifiuti che saranno conferiti, ma anche l’orario di accesso alla discarica, che sarà nella mattina dalle 8 alle 12 e nel pomeriggio dalle 13 alle 16, i mezzi abilitati ad accedere e scaricare all’interno del sito, e altre eventualità, come ad esempio i “piani di intervento per condizioni straordinarie”, leggasi incendio o dispersione accidentale dei materiali.
Adesso, dunque, manca sempre meno all’accesso del primo camion all’interno della Grillaia, che si prepara, dopo due anni e mezzo dalla delibera della Giunta regionale, ad accogliere l’amianto.
Incidente sul lavoro, donna morta schiacciata in una vetreria vicino a Piacenza
Tragedia sul lavoro alle porte di Piacenza. Una donna di 50 anni è morta questa notte dopo essere rimasta schiacciata mentre era al lavoro in una vetreria a Borgonovo. La dinamica è ancora al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Piacenza coordinati dalla Procura: poco prima delle 3 la donna è rimasta accidentalmente incastrata e schiacciata tra un nastro trasportatore e un macchinario porta bancali. È deceduta sul colpo. È già stata disposta un’autopsia che si svolgerà nelle prossime ore.
Incidente sul lavoro a La Loggia: operaio travolto da pacchi di materiale metallico, è gravissimo
Sul posto è atterrato anche l’elisoccorso
Grave incidente sul lavoro nella mattinata di oggi, lunedì 7 novembre 2022, alla Alessio Tubi di strada Nizza a La Loggia. Un operaio è stato travolto da alcuni pacchi contenenti materiale metallico. Sul posto sono intervenuti i sanitari, con l’atterraggio dell’elisoccorso, i vigili del fuoco dai distaccamenti di Torino Lingotto e Carmagnola e con la squadra specializzata in ricerca sotto macerie del comando provinciale di Torino, i carabinieri e gli ispettori dello Spresal dell’Asl To5, a cui toccherà fare luce sulle cause dell’accaduto. Le condizioni dell’uomo, estratto, sono gravissime.