Tutti gli articoli di Maurizio Barsella

Amianto :Benefici di legge

Esposti all’amianto, la rivincita dei marittimi

La Corte d’Appello di Napoli ha riconosciuto il diritto di sei lavoratori alla rivalutazione del periodo contributivo in virtù dell’esposizione prolungata al materiale cancerogeno

La Corte d’Appello di Napoli ha riconosciuto il beneficio pensionistico ad alcuni lavoratori marittimi isolani esposti all’amianto. Tale materiale, come è noto, è ormai da trent’anni ufficialmente riconosciuto come cancerogeno, pur essendo stato utilizzato per decenni in svariati settori, compresa la cantieristica navale, mettendo quindi in serio rischio la salute di tantissimi lavoratori. Con una importante sentenza, i giudici della Sezione riservata alle controversie di lavoro, di previdenza e di assistenza, hanno accolto il ricorso di sei lavoratori, rappresentati e difesi dall’avvocato Carmine Passaro, i quali chiedevano che venisse dichiarato il proprio diritto al beneficio in questione ai sensi dell’art. 13 della legge n. 257/92, con la condanna dell’Inps alla rivalutazione del periodo contributivo e alla erogazione delle prestazioni previdenziali conseguenti, mediante ricalcolo dell’ammontare della pensione oppure riconoscimento del trattamento di quiescenza spettante. In primo grado il tribunale aveva rigettato il ricorso, che invece in appello è stato accolto per sei lavoratori sui dieci che avevano impugnato la decisione.

La questione era essenzialmente basata sulla successione delle normative applicabili, cioè l’articolo 13 comma 8 della legge 257/1992, e la disciplina successiva stabilita dalla legge 326/2003, e sul diritto dei lavoratori a poter beneficiare di tali normative. La prima prevedeva che “per i lavoratori che siano stati esposti all’amianto per un periodo superiore a dieci anni l’intero periodo lavorativo soggetto all’assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali derivanti dall’esposizione all’amianto gestita dall’Inail è moltiplicato, ai fini delle prestazioni pensionistiche, per il coefficiente di 1,5”, mentre la seconda legge ha riformato la disciplina, stabilendo che per l’oggetto della prestazione previdenziale, il coefficiente di rivalutazione dei contributi passa da 1,5 a 1,25 e la rivalutazione incide solo sulla misura della pensione e non sui requisiti per conseguirla; sono inoltre mutati i requisiti per ottenere il beneficio (periodo non inferiore a dieci anni di esposizione all’amianto in concentrazione media annuale non inferiore a 100 fibre /litro come valore medio su otto ore al giorno), ed è cambiato anche il procedimento amministrativo, in quanto è prevista una domanda da presentare entro un termine di decadenza all’Inail (180 giorni dalla pubblicazione ufficiale del decreto), che ha la funzione di accertare e certificare la sussistenza e la durata dell’esposizione.

In base alla legge 326/2003 per i lavoratori che siano stati esposti all’amianto per un periodo superiore a dieci anni l’intero periodo lavorativo soggetto all’assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali derivanti dall’esposizione all’amianto gestita dall’Inail è moltiplicato, ai fini delle prestazioni pensionistiche, per il coefficiente di 1,25

La Corte d’Appello ha tenuto però a sottolineare che con la legge di conversione è stata espressamente fatta salva l’applicazione della disciplina dettata dall’articolo 13 comma 8 della legge 257/1992 per i lavoratori che abbiano già maturato, alla data di entrata in vigore della nuova disciplina (dunque il 2 ottobre 2003), il diritto di trattamento pensionistico anche in base ai benefici previdenziali di cui all’articolo 13, comma 8, della legge 27 marzo 1992, n. 257, oltre a coloro che alla data di entrata in vigore del presente decreto, fruiscano dei trattamenti di mobilità, o che abbiano definito la risoluzione del rapporto di lavoro in relazione alla domanda di pensionamento, o ancora per coloro che abbiano avanzato domanda di riconoscimento all’Inail od ottenuto sentenza favorevoli per cause avviate entro la medesima data.

12 Ottobre 2022

Incidente sul lavoro: uomo muore schiacciato da un bus nel Frusinate

La tragedia sul lavoro questa mattina nel sud della provincia di Frosinone. Sequestrata l’intera area. Si lavora per ricostruire la dinamica

Con il passare delle ore emergono nuovi dettagli della morte assurda di questa mattina avvenuta a Pignataro Interamna (Frosinone). A perdere la vita schiacciato da un autobus è stato Mario Maini, un operaio specializzato di 57anni residente sempre nel sud della provincia ciociara ad Esperia.

Una notizia che ha sconvolto la cittadina e tutti coloro che lo conoscevano. La famiglia Maini è molto conosciuta soprattutto nella frazione di Badia. I carabinieri e la Procura di Cassino con il magistrato dott.ssa Chiara D’Orefice stanno lavorando per ricostruire l’esatta dinamica del drammatico incidente sul lavoro.

11 Ottobre 2022

CITTÀASCOLI PICENO

Operaio muore schiacciato da rete metallica, lavorava in cantiere post terremoto

Aveva 32 anni. I soccorsi sono stati inutili. Ferito il collega che si trovava con lui al momento dell’incidente

Un morto e un ferito. E’ il bilancio dell’incidente sul lavoro avvenuto oggi, 12 ottobre 2022, in un cantiere a Colle d’Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) per la ricostruzione post terremoto 2016.

Secondo una prima ricostruzione, i due stavano collocando una rete di contenimento metallica su un costone quando sono precipitati. Sul posto sono giunti i sanitari del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri. Allertata anche l’eliambulanza. Per uno dei due operai – rimasto schiacciato da una parte di rete – era però troppo tardi. Ferito in modo non grave il collega. La vittima aveva 32 anni. 

I due lavoravano per conto di una ditta impegnata in un lavoro di messa in sicurezza e riduzione del rischio geologico della strada provinciale di Colle d’Arquata dopo il terremoto. Nell’area ci sono vari cantieri aperti, anche per la ricostruzione post sisma.

10 Ottobre 2022

A Sanremo morto un operaio nel cantiere della linea ferroviaria

Il lavoratore era alla guida di un treno il cui locomotore ha avuto un guasto e un principio d’incendio

GENOVA – Un altro morto sul lavoro, questa notte, a Sanremo. Un operaio di una ditta appaltatrice esterna a Rfi, impegnata in un cantiere notturno per la manutenzione della linea ferroviaria tra Taggia e Ventimiglia, ha perso la vita nella stazione sotterranea di Sanremo a causa del guasto, con principio d’incendio, al locomotore di un treno cantiere di cui era alla guida.

A Portici operaio muore precipitando dal terzo piano

L’uomo aveva 59 anni ed è caduto mentre stava sistemando una guaina di copertura di un edificio

NAPOLI – “A 24 ore dalla Giornata nazionale sulle morti sul lavoro, in Campania registriamo l’ennesima vittima sul lavoro in edilizia. L’ennesima tragedia, l’ennesimo rimpianto su cosa si poteva, si può e si deve fare per fermare questa strage senza fine“. Così in una nota, il segretario generale Fillea Cgil Napoli, Giuseppe Mele, commentando l’incidente sul lavoro che è costato la vita ad un operaio edile di 59 anni a Portici, nel napoletano.

Le cause dell’incidente sono ancora da accertare: l’indagine è affidata ai carabinieri della locale stazione. L’uomo è precipitato dal tetto di un palazzo di tre piani mentre era intento a sistemare una guaina di copertura. A dare l’allarme gli abitanti del centro storico della città alle porte di Napoli.

Amianto : Sentenze

Morti per amianto in Firema: pm, assoluzione per ex vertici

La Procura alza bandiera bianca: “Manca la prova per condanna”

(ANSA) – CASERTA, 03 OTT – Non ci sarà probabilmente nessun colpevole per i 19 lavoratori morti e gli 82 malati per esposizione all’amianto alla Firema, storica azienda di Caserta – oggi denominata Tfa dopo l’acquisizione nel 2015 da parte degli indiani di Titagarh – che produce carrozze ferroviarie.

Il sostituto della Procura di Santa Maria Capua Vetere Giacomo Urbano ha infatti chiesto l’assoluzione per mancanza di prove per sette ex dirigenti della Firema imputati per omicidio e lesioni colpose, ovvero per gli ex amministratori delegati Mario Fiore e Giovanni Fiore e per gli alti ex dirigenti Enzo Ianuario, Maurizio Russo, Giovanni Iardino, Giuseppe Ricci e Carlo Regazzoni.

Ricci e Russo erano già usciti indenni per assoluzione dal primo processo, in cui la Procura aveva contestato il reato più lieve di rimozione e omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro.
    Poi l’ufficio inquirente aveva aperto una seconda indagine per omicidio colposo, indagando altri amministratori succedutisi negli anni, e percorrendo una strada simile a quella della Procura di Torino in relazione alla vicenda dell’Eternit, dove il proprietario dell’azienda, l’imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny, era stato salvato in Cassazione dalla prescrizione dopo essere stato condannato in primo e secondo grado a 16 e 18 anni per disastro colposo in relazione a decine di decessi per amianto; l’ufficio inquirente aveva così deciso di aprire un nuovo fascicolo a carico di Schmidheiny per omicidio doloso (poi derubricato in delitto colposo), sfruttando anche una sentenza della Corte Costituzionale del 2016, che aveva dichiarato l’imprenditore processabile nuovamente senza che venisse violato il principio giuridico del “ne bis in idem”.
    A Santa Maria Capua Vetere le testimonianze dei lavoratori malati non sono state però precise né ritenute rilevanti; troppo il tempo passato dai fatti, antecedenti al 1990 quando l’amianto fu eliminato dall’azienda, così molti ex dipendenti non ricordavano. Si torna in aula a metà ottobre. (ANSA).

GIORNATA NAZIONALE 9 Ottobre 22

Incidenti sul lavoro, quasi 3 morti al giorno: 677 in primi 8 mesi 2022

Sono 677 gli incidenti mortali sul lavoro denunciati in Italia nei primi 8 mesi dell’anno con una media di quasi tre vittime al giorno, rispetto allo stesso periodo gennaio-agosto del 2021, quando le vittime furono 772, si registra dunque un calo del 12,3% secondo i dati elaborati dall’Anmil (su dati Inail) in occasione della Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. Complessivamente gli infortuni denunciati in Italia nel periodo gennaio-agosto sono 484.561 (+38,7%) rispetto ai 349.449 dei primi otto mesi del 2021. Le malattie professionali denunciate sono state 39.367 (+7,9%) nei primi 8 mesi del 2022 rispetto ai 36.496 dello stesso periodo del 2021.

7 Ottobre 2022

Incidenti sul lavoro: muore schiacciato dal suo trattore nel Casertano

Un 70enne è morto schiacciato dal suo trattore a Maddaloni (Ce). L’uomo è rimasto vittima di un incidente mentre era a lavoro in un campo agricolo. Sul posto si è subito recata una squadra dei vigili del fuoco del comando provinciale di Caserta con i sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che constatarne il decesso

“Amianto in una scuola di Roma”

A Montespaccato “amianto nel cortile di una scuola”: esposto in procura –

La presidente del comitato di quartiere “Insieme per Montespaccato”, Valentina Furcolo, accusa il municipio XIII di non essersi mosso dopo la segnalazione

Allarme amianto nel giardino della scuola Carlo Evangelisti a Montespaccato. A lanciare l’allarme è la presidente del comitato di quartiere “Insieme per Montespaccato”, Valentina Furcolo, che il 19 maggio scorso ha inviato una segnalazione anche alla Asl Roma 1. L’azienda sanitaria – secondo il racconto di Furcolo-  ha risposto invitando gli uffici del municipio XIII a predisporre “le misure idonee a evitare pericoli per la salute dei bambini”, ma nulla sarebbe  stato fatto.

Il comitato si è quindi rivolto all’Osservatorio nazionale amianto, e al suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni che, dopo un sopralluogo, ha presentato un esposto alla procura della Repubblica di Roma.

“Tutti devono sapere – dichiara Bonanni – che, a distanza di 30 anni dalla legge 257 che lo ha messo al bando, le scuole in cui giocano e studiano i nostri figli sono ancora piene di amianto. L’asbesto è altamente cancerogeno, può causare il mesotelioma, ma anche altri gravissimi tumori: al polmone, alla faringe, alla laringe, alle ovaie e al colon. Esporre addirittura i bambini a questo pericoloso minerale è un crimine! Ancora di più se, come in questo caso, altamente deteriorato perché il cemento perde la sua capacità aggrappante e le fibre killer sono più libere di disperdersi nell’aria. Solo dopo il sopralluogo dell’ONA la scuola ha disposto la sospensione delle uscite in cortile e anche il divieto di passaggio e il manufatto è stato isolato impropriamente con del nastro bianco e rosso. Misure tardive e, per quanto riguarda il nastro, soprattutto inutili perché – spiega Bonanni: “non è stato posizionato neanche un telo protettivo che in qualche modo potesse bloccare la dispersione delle fibre”.

5 Ottobre 2022

Morte sul lavoro a Nuoro: 54enne schiacciato da un autocarro

Nuoro Morte sul lavoro nelle campagne tra Nuoro e Lollove. Un uomo di 54 anni, Salvatore Santeddu, è rimasto schiacciato dalla ruota di un autocarro presso l’Azienda agricola Cossu. L’équipe del 118 con automedica appena arrivata sul posto non ha potuto che constatare il decesso della persona investita. Sul posto anche gli agenti di polizia e gli uomini dello Spresal. La vittima stava prendendo parte a un progetto di reinserimento sociale nel lavoro gestito dalle cooperativa Lariso di Nuoro e Progetto H di Macomer, percorso che alla fine gli avrebbe garantito l’assunzione nell’azienda agricola. Secondo una prima ricostruzione Santeddu è finito sotto il furgoncino che al momento del tragico impatto era senza controllo.

E’ morto l’operaio schiacciato dal cancello

E’ morto nella notte l’operaio rimasto coinvolto in un incidente sul lavoro all’interno di un capannone di a Giammoro, nel Messinese. Gaspare Rallo, 55 anni, di Palma di Montechiaro, si è spento al Policlinico di Messina, in seguito alle ferite riportate, dopo essere stato schiacciato da un cancello di ferro.

L’uomo era stato soccorso, e con un elicottero del 118 trasportato all’ospedale di Messina. Ma tutti i tentativi di strappalo alla morte sono risultati vani. Toccherà ai carabinieri di Milazzo, chiarire l’esatta dinamica del tragico incidente.

A Rivoli(To)Ponteggio crollato e operai investiti

A Rivoli (Torino) è crollato parzialmente un ponteggio che era stato montato all’esterno di un edificio di sei piani. Il cedimento è avvenuto nella parte più alta della struttura: due operai e un geometra che erano lì in quel momento sono precipitati nel vuoto, da un’altezza di circa sei metri.

Come racconta TorinoToday, un ferito si trova ora all’ospedale di Rivoli, un altro al San Luigi di Orbassano ed è in prognosi riservata, mentre il terzo è stato trasportato a Torino. Qui è stato sottoposto a un intervento urgente per la rottura dell’aorta. Ha poi riportato un trauma cranico, toracico, addominale, oltre alla frattura del bacino e di un femore. I due operai hanno 38 e 48 anni, il geometra ne ha 49.

L’incidente sul lavoro è avvenuto intorno alle 10 in viale Carrù all’altezza del civico 6. Erano in corso interventi col Superbonus 110%, sospesi per consentire le indagini. E’ intervenuta la polizia locale con i vigili del fuoco. A scopo precauzionale è stata evacuata la scuola materna vicina al palazzo. Sul luogo dell’incidente anche il sindaco Andrea Tragaioli. “Sulla questione di sicurezza dei cantieri bisogna porre una lente di ingrandimento – ha detto – I vari bonus hanno aumentato la presenza di ponteggi. Spiace di apprendere di situazioni di questo tipo”. 

Ponteggio crollato

4 Ottobre 2022

Macerata: Il trattore si ribalta e lo travolge: 27enne muore sul colpo

Tragedia nel tardo pomeriggio a Monte San Giusto, dove un giovane di appena 27 anni è morto schiacciato da un trattore.

A lanciare l’allarme sono stati i familiari del ragazzo che, non vedendolo rientrare a casa come era solito fare, si sono comprensibilmente preoccupati. L’incidente si è verificato in via Madonna Concezione, non lontano dal Crazy Bar.

Secondo una ricostruzione dell’accaduto, il 27enne era alla guida di un trattore con un cassone che trasportava un altro trattore più piccolo. Per motivi ancora da verificare, il cassone prima si è staccato per poi ribaltarsi e il trattore ha travolto il giovane che è morto praticamente sul colpo. Inutile l’intervento del personale sanitario del 118 che non ha potuto far altro che constatare l’avvenuto decesso del 27enne.

Incidente sul lavoro a Colverde, operaio 40enne morto per un cedimento del manto stradale

Un operaio di 40 anni è morto “sepolto” a causa del cedimento del terreno durante dei lavori di scavo su strada a Gironico, frazione di Colverde, tra Appiano Gentile e Como. L’incidente è avvenuto intorno alle 16 in via Giacomo Leopardi. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, Areu e i carabinieri.

L’incidente

Il buco creato dal cedimento era poco profondo ma per il lavoratore non c’è stato nulla da fare. Il suo corpo è stato trovato dai soccorritori sotto il terreno. Sono in corso le operazioni di messa in sicurezza e ricostruzione del fatto da parte di Ats e carabinieri.

Un'immagine dei soccorsi