Tutti gli articoli di Maurizio Barsella

26 Agosto 2022(Trattori assassini)

A Canino (Vt) un agricoltore muore schiacciato dal trattore

A dare l’allarme, un passante che ha visto il cingolato ribaltato. I familiari della vittima lo cercavano dal giorno precedente al ritrovamento

A Canino (Vt) un agricoltore muore schiacciato dal trattore

Tgr Lazio

L’operaio agricolo, 65 anni, era residente a Cellere in provincia di Viterbo ma era andato a lavorare con il trattore nelle campagne di Canino. Potrebbe essere rimasto sotto al cingolato per l’intera giornata, prima dell’arrivo dei soccorsi. A dare l’allarme è stato un passante accortosi del mezzo ribaltato. Sul posto, Carabinieri, Vigili del Fuoco e i sanitari del 118. Inutili i tentativi di salvarlo. Il luogo dove è avvenuta la disgrazia è un appezzamento di terreno particolarmente scosceso. Ora sulla vicenda indagano i militari della Compagnia di Tuscania. Quello nelle campagne di Canino è solo l’ultimo incidente sul lavoro nel viterbese. Secondo i dati Inail, in provincia di Viterbo, tra gennaio e giugno di quest’anno, se ne sono contati 1485, contro i 987 dello stesso periodo dello scorso anno. Per il Segretario Provinciale della Cisl di Viterbo, Fortunato Mannino, nonostante nella Tuscia sia stato istituito un Osservatorio sugli infortuni, “quello che manca” sono gli ispettori. Attualmente, quelli in servizio non riescono a coprire efficientemente l’intero territorio”. 

Si ribalta col trattore e muore schiacciato: dramma nel Napoletano

Uomo morto schiacciato dal trattore, dramma a Villaricca dove un 60enne ha perso la vita in seguito ad un incidente sul lavoro

Tragedia nei campi di Marzanello, frazione di Vairano Scalo, in Provincia di Caserta, dove un agricoltore è morto ribaltandosi con il suo trattore. Vittima dell’ennesimo incidente sul lavoro, A.G., 60enne di Villaricca. Il dramma si è verificato nel primo pomeriggio di ieri, il 60enne era un uomo molto attivo, che amava il suo lavoro e si dedicava alla cura e al mantenimento dei suoi appezzamenti con grande determinazione e passione.

Come tante altre volte aveva fatto, era uscito di casa per svolgere i suoi lavoretti nel terreno, ma purtroppo non ha fatto rientro a casa, la sua vita è stata fatalmente spezzata sui quei campi che tanto amava. La vittima era alla guida del suo trattore, quando improvvisamente ha perso il controllo. Il pesante mezzo agricolo si è ribaltato, schiacciando il corpo dell’uomo. Immediato l’allarme lanciato ai soccorsi.

Tragedia sulla Statale 16: muore nello scontro tra un’auto e un trattore

Coinvolti un’auto e un trattore. Deceduto sulla Statale 16, alle porte di San Severo, Gino Armellotti

Il luogo dell’incidente, foto dal web

Si chiamava Gino Armellotti la vittima dell’incidente stradale avvenuto questo pomeriggio 26 agosto intorno alle 14 sulla Statale 16 in zona Asi, al km 648 alle porte di San Severo. L’uomo era alla guida di un trattore che per cause ancora in corso d’accertamento da parte delle forze dell’ordine intervenute sul posto, si è scontrato con un’auto. Violentissimo l’impatto, per il conducente del mezzo agricolo non ci sarebbe stato nulla da fare. Armillotta è la sesta vittima di agosto spezzata sulle strade della Capitanata.

Per consentire le operazioni d’intervento e la rimozione dei veicoli incidentati, il traffico era stato deviato lungo la viabilità limitrofa, con indicazioni in loco. Sul posto sono intervenuti il personale Anas, i vigili del fuoco e le forze dell’ordine per la gestione dell’emergenza e per ripristinare la regolare transitabilità. Per via del sinistro un tratto di strada era stato temporaneamente chiuso.

A poche ore dall’ennesimo sinistro mortale avvenuto intorno alle 14, il sindaco Francesco Miglio ha lanciato l’appello al Prefetto di Foggia: “Urge un tavolo prefettizio che chieda ad Anas di appaltare le opere entro l’anno”.

Morto l’operaio caduto dall’impalcatura nel cantiere Ipes

I colleghi sospendono il lavoro con il consenso dell’azienda

ANSA) – BOLZANO, 26 AGO – Hanno interrotto il lavoro, con il consenso dell’azienda, gli operai del cantiere Ipes, all’incrocio fra via Milano e via Rovigo a Bolzano, in cui, martedì scorso, era rimasto gravemente ferito, cadendo da un ponte mobile, un operaio tunisino di 64 anni.

L’uomo non ha retto alle gravi lesioni riportate ed ha cessato di vivere ieri all’ospedale di Bolzano.


    I colleghi del defunto hanno promosso una raccolta di fondi per aiutare la sua famiglia che vive in Tunisia. Inoltre, per i lavoratori, fra i quali c’è anche il fratello della vittima, la Cgil ha organizzato un corso di formazione di quattro ore sulla sicurezza sul lavoro. (ANSA).

Amianto:Discariche Toscane

Presto arriverà l’amianto nella Grillaia, l’ira del sindaco di Terricciola

Dura presa di posizione di Bini alla vigilia della riapertura del sito. Nuove mobilitazioni

Il caso Grillaia è pronto ad infiammare i duelli elettorali e il settembre in Valdera. Anzi il clima è già rovente. Non manca molto all’inizio ufficiale del conferimento di 270 mila metri cubi di amianto previsti dal progetto – approvato dalla Regione – finalizzati alla chiusura definitiva del sito, temporaneamente chiuso nel 1998. Il sindaco di Terricciola Mirko Bini, attacca: “Un bel messaggio per il territorio che si candida a capitale della Cultura 2025, un messaggio che come Comune di Terricciola abbiamo cercato in tutti i modi democratici possibili di evitare; ma coloro che avevano i titoli per impedirlo, Regione Toscana e Comune di Channi, hanno percorso una strada diversa”. “Dispiace, perché faccio politica da vent’anni – aggiunge Bini – e dal 1998 ad oggi era sempre stato scongiurato un messaggio come questo, nel 2022 evidentemente è cambiato il vento”. Parole di fuoco mentre già si annunciano mobilitazioni. Lo fa il Sindacato Generale di Base “Nel giro di due anni dall’approvazione della delibera – spiega una nota – apprendiamo che tutto sarebbe pronto per il conferimento in discarica. Che politica esprime la Regione Toscana, e a cascata i suoi amministratori locali? Una politica verticistica, scollegata dai territori” E che, secondo il sindacato, evidenzia “una Regione che si riempie la bocca di espressioni come “economia circolare”. E non pensa a soluzioni condivise che riporterebbero veramente il territorio a essere quel luogo ricco di storia e di cultura che la Toscana si sforza tanto di apparire, ma poi contraddice nelle scelte politiche”.

Poi l’attacco alla politica e un annuncio: “Noi non ci stiamo ed esprimeremo il nostro dissenso organizzando altre iniziative di mobilitazione e di lotta”. Gli occhi sono dunque puntati su Chianni dov’è ubicata la discarica, in un’area limitrofa ai territori dei comuni di Terricciola e di Lajatico che sono direttamente interessati alla vicenda: perché i lavori procedutici alla ripresa dell’attività del sito sarebbero ormai completati, così come in fase di conclusione è anche l’iter burocratico. Entro poche settimane arriveranno nell’ex Grillaia i primi camion di materiali edili contenenti amianto per il recupero volumetrico dei mancati conferimenti all’atto della chiusura. Una soluzione che sta per decollare e al centro di battaglia da due anni. E nuove proteste sono alle porte.

Riapertura Grillaia, il SGB annuncia mobilitazioni

CHIANNI — “Secondo i quotidiani sarebbero stati quasi completati i lavori di bonifica e consolidamento alla Grillaia e quindi, subito dopo le elezioni politiche, dovrebbero cominciare ad arrivare i camion per il conferimento di 270mila metri cubi di amianto nella discarica vicino Chianni, chiusa da 23 anni.”

Inizia così la nota del SGB di Pontedera che continua “In questi 23 anni la Regione Toscana a guida PD non è stata capace di obbligare il privato proprietario del sito a bonificarlo e mettere in sicurezza la discarica, dimostrando il disinteresse totale per la salute dei cittadini e del territorio, e anche di aver abbandonato la funzione principale della politica: quella di indirizzo.”

“Ora, nel giro di due anni dall’approvazione della delibera del Consiglio regionale, tutto – continua la nota – sarebbe pronto per il conferimento in discarica del pericoloso materiale. Una soluzione che non risolve il problema del “killer silenzioso”, ma lo trasferisce sulle generazioni future.”

“Che politica esprime la Regione Toscana e a cascata i suoi amministratori locali? – scrive il sindacato – I sindaci della bassa e alta Valdera non verranno ricordati come bravi sindaci, ma come persone che hanno svenduto la salute di noi”

Amianto:Risarcimento

Amianto, Camillo Limatola morto per l’esposizione: Ministero della Difesa condannato a risarcire oltre un milione di euro

La sentenza arriva dopo 9 anni la morte del sottufficiale

Il Tribunale di Roma ha condannato il Ministero della Difesa a un risarcimento complessivo pari a un milione 300mila euro per la morte del sottufficiale della Marina Militare, Camillo Limatola, napoletano, deceduto il primo agosto del 2013, all’età di 59 anni, a causa di un mesoteliona da esposizione ad amianto.

Amianto : OGR Bologna

Amianto, ennesima morte bianca a Bologna

Si tratta di Guido Menghini, deceduto ieri ad 82 anni. Era stato dipendente delle Ogr, le Officine Grandi riparazioni di Bologna nelle quali si è lavorato per decenni a contatto con l’amianto e con materiali cancerogeni

BOLOGNA – Ennesima morte bianca per un dipendente delle Ogr, le Officine Grandi riparazioni di Bologna nelle quali si è lavorato per decenni a contatto con l’amianto e con materiali cancerogeni. Si tratta di Guido Menghini, assunto in Ogr nel 1970, con diagnosi mesotelioma pleurico del 4 febbraio dello scorso anno e purtroppo deceduto ieri ad 82 anni. Menghini in OGR faceva il falegname, adatto agli arredi delle carrozze e poi tappezziere, viene distaccato al Dopolavoro Ferroviario. La rabbia, scrive Salvatore Fais di Afeva Emilia-Romagna, esplode ogni volta che si rinnova puntualmente a ogni morte di colleghi a causa dell’amianto.

Amianto e I.N.A.I.L e Tribunali

Amianto, riconosciuto il risarcimento per un funzionario di banca che si ammalò di tumore

All’uomo, 44 anni, venne diagnosticato un mesotelioma maligno del peritoneo. Oggi la sentenza del tribunale di Roma sancisce la relazione tra il tumore e l’amianto. Condannato l’Inail

«Mesotelioma maligno del peritoneo»: la diagnosi è di quelle che fanno tremare. La causa è inequivocabile: esposizione all’amianto. E oggi una sentenza del tribunale di Roma, emessa dal giudice del lavoro Luca Redavid, ne sancisce la correlazione.

Un funzionario di banca, romano di 44 anni, si ammala dopo che per cinque anni, dal 2000 al 2005, lavora in un palazzo di viale dell’Arte all’Eur. Un palazzo che viene bonificato tardivamente e male, dal momento che – in seguito a delle indagini effettuate nel 2007 – viene dimostrato che l’amianto, in cattivo stato di conservazione, cade dal soffitto dei corridoi e della mensa sulla testa dei dipendenti. E non solo: si trova anche nelle condutture dell’aria.

Eppure, nonostante un’invalidità del lavoratore riconosciuta all’80%, l’Inail nega l’origine professionale. Così il 44enne si rivolge all’Osservatorio nazionale amianto, che gli offre assistenza medica e legale. «Una sentenza storica, perché sancisce il primo riconoscimento giudiziale per un bancario rispetto ai 113 casi censiti riportati nel VII Rapporto mesoteliomi – la definisce così il presidente Ezio Bonanni, che ha ottenuto la condanna dell’ente -. Ora procederemo con l’azione di risarcimento dei danni, chiamando in causa l’istituto di credito».

25 Agosto 2022(NERO)

Dramma sul lavoro: operaio schiacciato tra macchinario e scaffale, morto sul colpo

La tragedia a Buccinasco. Vittima un 52enne

Isoccorritori del 118 lo hanno trovato in arresto cardiaco, con accanto i suoi colleghi, gli stessi che hanno dato l’allarme. E nonostante l’immediato intervento e tutti gli sforzi per far ripartire il suo cuore, per lui non c’è stato nulla da fare. 

Tragedia giovedì mattina a Buccinasco, dove un uomo di 52 anni è morto all’interno di una ditta che si trova al civico 6 di via Azalee. La chiamata al 112 è arrivata pochi minuti prima delle 5.30 dal capannone della società, che si occupa di logistica. Stando a quanto finora appreso, l’uomo sarebbe rimasto schiacciato tra uno scaffale con alcuni bancali sopra e un transpallet elettrico che lui stesso stava guidando. Al lavoro, insieme ai medici del 118, anche i carabinieri della compagnia di Corsico, cui spetterà il compito di ricostruire con precisione le cause e la dinamica del dramma, avvenuto sotto gli occhi dei colleghi della vittima. 

Il primo passo, stando a quanto riferito dagli stessi sanitari intervenuti, sarà verificare se il 52enne abbia avuto un malore mentre manovrava il macchinario e sia poi finito schiacciato o se a causargli l’arresto cardiaco fatale sia stato proprio l’incidente. Una grande mano arriverà dal racconto dei testimoni.

Incidenti lavoro: 55enne muore in azienda agricola Taranto

Schiacciato da un trattore che si è ribaltato

ANSA) – TARANTO, 25 AGO – Incidente mortale sul lavoro questa mattina in un’azienda agricola di Massafra nel Tarantino, specializzata nella produzione di agrumi.

Vittima un dipendente di 55 anni.

L’uomo era ai comandi di un trattore che, durante lavori di aratura, si è ribaltato per cause in corso di accertamento, schiacciandolo. Il lavoratore è morto sul colpo.
    Sul posto il 118, gli ispettori dello Spesal (servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) dell’Asl e i carabinieri che hanno avviato le indagini per accertare la dinamica dell’accaduto e stabilire le responsabilità. (ANSA).

Incidente mortale nel Veronese: operaio travolto da un furgone, stava falciando l’erba

La vittima Matteo Tambalo, 42 anni, stava lavorando in un’aiuola sulla Strada statale 434 Transpolesana quando è stato investito dal mezzo 

Verona, 25 agosto 2022 – Tragedia sul lavoro. Aveva 42 anni Matteo Tambalo, l’uomo che questa mattina è stato investito e ucciso da un furgone mentre stava tagliando l’erba in un’aiuola sulla Transpolesana, all’altezza di Isola Rizza

L’artigiano, residente a Cà degli Oppi, frazione di Oppeano, un comune nelle vicinanze, stava falciando l’erba vicino ad un’area di servizio ed è stato travolto da un furgone che viaggiava sulla carreggiata in direzione Rovigo.

Da una prima ricostruzione dei Carabinieri, il conducente ha perso il controllo del mezzo per cause in via di accertamento ed è sbandato investendo l’operaio che stava lavorando nell’aiuola sul latodestro della carreggiata.

I vigili del fuoco arrivati da Verona, hanno estratto la vittima ancora incastrata sotto il mezzo, purtroppo nonostante i soccorsi il medico del Suem ha dovuto dichiarare la morte dell’uomo.

Ferito il conducente del furgone, assistito dai sanitari e trasferito in ospedale. I vigili del fuoco hanno messo in sicurezza con l’autoscala anche l’insegna, colpita dal furgone durante l’investimento


   

Ennesima vittima sul lavoro, cade dal tetto e muore nel Cremonese

Sul posto i carabinieri della compagnia di Crema i vigili del fuoco di Cremona e la Ast della Val Padana.

Un uomo di 59 anni è caduto dal tetto di un capannone dove stava lavorando e ha perso la vita nell’impatto con il suolo. É accaduto a Offanengo, in provincia di Cremona. Sul posto i soccorsi del 118 di Areu che hanno potuto solo constatare il decesso dell’uomo. Sul posto i carabinieri della compagnia di Crema i vigili del fuoco di Cremona e la Ast della Val Padana.

Cisterna in fiamme tra Caorso e Castelvetro: due morti

Le vittime sono i conducenti dell’autocisterna e del furgone coinvolti nello scontro avvenuto in A21. Sul posto le squadre dei vigili del fuoco di Piacenza e Fiorenzuola

La scena dell’incidente

AGGIORNAMENTO ore 16,30 – È di due vittime il tragico bilancio dell’incidente stradale avvenuto nella tarda mattinata del 25 agosto lungo l’autostrada A21, tra Caorso e Castelvetro. A perdere la vita i conducenti dell’autocisterna – avvolta dalle fiamme dopo lo scontro – e la persona alla guida del furgone coinvolto nel violento tamponamento. Entrambi devono ancora essere identificati. Un’altra persona, alla guida del camion tamponato a propria volta dal furgone, dopo l’impatto con l’autocisterna, è rimasta ferita e trasportata in ospedale per le cure del caso. Le operazioni di ripristino e messa in sicurezza della carreggiata sono ancora in corso. Sul posto anche gli operatori della Croce Rossa in sostegno ai tanti automobilisti rimasti loccati

Mezzi in fiamme dopo lo schianto in A21, identificate le due vittime

Nicola Negro, 56enne di Vicenza, e Stefano Cappelletti, 54enne di Verona, erano alla guida di un furgone e di una cisterna quando sono rimasti coinvolti in un tamponamento tra Caorso e Castelvetro: sono morti carbonizzati. Anche un ferito

Fondo vittime infortuni: il Decreto Ministeriale per il 22

Roma, 22 agosto 2022 – È stato pubblicato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il decreto relativo al Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro per l’annualità 2022. Si ricorda che il Fondo è destinato a sostenere le famiglie in caso di incidenti che abbiano causato la morte del lavoratore, con una somma una tantum. Per gli eventi verificatisi tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022 l’importo della prestazione è così definito:

  • 6.000 € per nucleo familiare con un solo superstite;
  • 11.400 € per nucleo familiare con due superstiti;
  • 16.800 € per nucleo familiare con tre superstiti;
  • 22.400 € per nucleo familiare con più di tre superstiti.

Morto schiacciato da un albero. Per l’Asl è un incidente sul lavoro

Catalogata come “morte bianca” quella di Daniele Giorgi, lavoratore agricolo 54enne deceduto a Sorbano. La Procura prosegue gli accertamenti. I funerali nella chiesa di Guamo

Lucca, 20 agosto 2022 – Il giorno dopo l’amarezza per la tragica fatalità è ancora più grande. Quella di Daniele Giorgi, 54enne di Guamo colpito da un albero in un campo privato a Sorbano del Giudice, è una morte bianca. Così è stata catalogata dal dipartimento di prevenzione dell’Asl che giovedì mattina era sul posto per gli accertamenti e che ora indaga, di concerto con la Procura, proprio sulle condizioni in cui Giorgi operava quella mattina e sul tipo di incarico che era in essere. La vittima, lavoratore agricolo autonomo, si dava spesso da fare in questo ambito. Conosciuto da tutti lì a Sorbano, in tanti si rivolgevano a lui per manzioni di questo tipo. Ed è quello che, stando alle prime ricostruzioni, sarebbe successo anche quel giovedì mattina quando Giorgi, con il suo inseparabile furgoncino blu, si è recato a Sorbano del Giudice. Quando il temporale lo ha sorpreso si trovava lì, in quel giardino privato, sotto quei grossi pioppi, per tagliare un albero abbattuto dal vento la sera prima.

Le condizioni atmosferiche non erano certo le più adatte per quel tipo di operazione, ma forse nessuno, nemmeno la stessa vittima, avrà pensato al peggio. Eppure il peggio è arrivato: improvviso e repentino, come una raffica di vento, appunto. Ieri l’esame esterno affidato al dottor Stefano Pierotti ha confermato la morte per schiacciamento: Daniele Giorgi ha perso la vita sotto quel grosso pioppo. E per quanto a causare materialmente la caduta dell’albero, e quindi la morte del 54enne, sia stata la bufera, la Procura, chiamata a fare il suo lavoro, dovrà far luce su e ventuali corresponsabilità. I contorni delle indagini rimangono per il momento ancora sbiaditi. Vivissimo, al contrario, è il dolore di parenti e amici che martedì daranno l’ultimo saluto al loro amico, fratello, figlio. I funerali, organizzati dall’agenzia Galardi, si terranno la mattina alle 10, nella chiesa di Guamo.

TRAGEDIA A PALAZZO CANAVESE – Muore a 30 anni schiacciato dal trattore: vittima un giovane agricoltore di Piverone

Il giovane agricoltore era ai comandi di un trattore che, all’improvviso, si è ribaltato e lo ha schiacciato. A dare l’allarme è stato il padre del 30enne dal momento che l’incidente sul lavoro si è verificato in un terreno di sua proprietà

PALAZZO CANAVESE – Tragedia a Palazzo Canavese: un giovane agricoltore di appena 30 anni è morto a seguito di un incidente sul lavoro, schiacciato dal trattore con il quale stava operando. L’incidente si è verificato ieri, sabato 20 agosto 2022, intorno alle 19.30. La vittima si chiamava Stefano Actis Dana ed era residente a Piverone. 

l giovane agricoltore era ai comandi di un trattore che, all’improvviso, si è ribaltato e lo ha schiacciato. A dare l’allarme è stato il padre del trentenne dal momento che l’incidente sul lavoro si è verificato in un terreno di sua proprietà. Poco dopo, nelle vicinanze, è atterrato l’elicottero del 118. Le condizioni del ragazzo sono apparse subito molto gravi. I medici hanno tentato un disperato trasporto d’urgenza fino al Cto ma quando l’elicottero è arrivato in ospedale non c’era già più niente da fare: poco dopo, infatti, il cuore del trentenne ha smesso di battere a causa del grave trauma toracico addominale riportato nell’incidente.

19 Gennaio 2022

Cles, morte sul lavoro: imprenditore schiacciato a un telaio di ferro

La vittima è Ilario Valentini, 74 anni, ferito anche un tirocinante diciasettenne

Cles (Trento), 19 agosto 2022 –  Ancora un morto sul lavoro.  La tragedia è avvenuta a Cles, in Trentino, poco prima delle 9.30 di oggi. La vittima è un imprenditore di 74 anni, Ilario Valentini, titolare della ditta Valentini Srl, che produce gru, teleferiche e funicolari. L’uomo è morto travolto da un telaio in ferro di circa 8 metri quadrati. Un tirocinante di 17 anni, presente sul luogo di lavoro e rimasto parzialmente incastrato sotto il telaio, è riuscito a salvarsi, liberandosi da solo e dando l’allarme.

Secondo una prima ricostruzione, il telaio è scivolato da un basamento, per cause ancora da accertare, travolgendo il titolare dell’azienda e il giovane tirocinante. In quel momento non erano presenti altri operai all’interno della sede della ditta. Sul posto sono intervenuti i soccorritori, con l’elicottero sanitario, i vigili del fuoco, la polizia locale, i carabinieri e gli ispettori dell’Uopsal. Il giovane 17enne, ferito alle gambe, è stato trasferito in elicottero all’ospedale Santa Chiara di Trento. Non è in pericolo di vita.

Morto in scooter mentre andava a lavoro: a travolgerlo un’auto forse passata con il rosso

Fabrizio Veneziale lavorava da non molto in un bar in zona Tor de’ Schiavi, mentre in precedenza aveva prestato servizio per numerosi anni presso l’Antico Caffè Castellino in centro