Tutti gli articoli di Maurizio Barsella

10 luglio 2022

Incidenti lavoro: si ribalta trattore, muore 64enne

E’ successo a Montefiore dell’Aso, inutili i soccorsi

(ANSA) – ASCOLI PICENO, 10 LUG – Un uomo di 64 anni è morto in un incidente sul lavoro avvenuto a Montefiore dell’Aso (Ascoli Piceno).

Nella tarda serata di ieri stava lavorando in campagna con un trattore quando, per causa in corso di accertamento da parte dei carabinieri, il mezzo si è ribaltato, travolgendolo.

Purtroppo inutili i soccorsi prestati dai sanitari del Potes di Offida e del 118 che non hanno potuto far altro che constatare il decesso e rimandare indietro l’eliambulanza nel frattempo allertata. Sul posto anche i vigili del fuoco di San Benedetto del Tronto (ANSA).
   

Infortunio sul lavoro a Novellara: cade mentre scarica merce, muore camionista di 52 anni

L’incidente è avvenuto verso le 8 nel cortile di un’azienda di Novellara

Novellara (Reggio Emilia), 7 luglio 2022 – E’ caduto mentre con un muletto stava svolgendo operazioni di scarico di materiale da un camion, all’interno di un’azienda con sede in via Colombo, alle porte del centro abitato di Novellara. Verso le 7,45 è scattato l’allarme alla centrale operativa del 118, che ha inviato sul posto l’ambulanza della Croce rossa locale, il personale dell’automedica di Guastalla, raggiunti anche dall’elisoccorso di Parma, atterrato in un campo proprio di fronte all’azienda teatro del malore. A lungo sono proseguite le manovre di rianimazione, utilizzando anche il defibrillatore. Ma è stato tutto inutile. Alla fine i soccorritori si sono dovuti arrendere di fronte al cuore dell’uomo che era ormai fermo, probabilmente per il trauma cranico riportato dall’autotrasportatore, un cittadino polacco di 52 anni. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri per gli accertamenti, insieme al personale della Medicina del lavoro dell’Azienda sanitaria locale, chiamati per far piena luce sulla dinamica dell’infortunio. Sulle cause accidentali dell’episodio non sembrano esserci dubbi, ma sono in corso accertamenti su quanto accaduto. Il corpo è stato comunque recuperato in attesa delle autorizzazioni per la restituzione ai familiari.

Savona: operario rimane incastrato in un macchinario nello stabilimento Acqua Minerale di Calizzano, è grave

Ennesimo incidente sul lavoro. Stamattina, intorno alle 7:15, un giovane operaio è rimasto incastrato con il collo in un macchinario

Savona – Nonostante le informazioni siano ancora poche ed incomplete pare si tratti di un ragazzo di 24 anni che è stato portato d’urgenza all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure e purtroppo in gravi condizioni.

5 Luglio 2022

Incidenti sul lavoro, a Enna morto un ragazzo di 27 anni: è precipitato dal tetto dove faceva manutenzione. Era il suo primo giorno

Un ragazzo di 27 anni originario di Niscemi ha perso la vita nel corso del suo primo giorno di lavoro: è precipitato per oltre dieci metri dal tetto di un deposito merci in un discount alimentare di Dittano (Enna). È successo il 4 luglio, ma la notizia è stata diffusa il 5. Il giovane, morto nonostante i tentativi di soccorso, era dipendente di una srl di Ragusa e stava lavorando alla manutenzione del tetto da cui poi è caduto. È stata aperta un’indagine con disposizione di sequestro dell’area in questione.

4 Luglio 2022

Incidenti lavoro, morto in ospedale artigiano ferito a Staffal

Era ricoverato in condizioni molto gravi dopo una caduta

E’ morto nel fine settimana all’ospedale Parini di Aosta, dov’era ricoverato in condizioni molto gravi, Cristian Cattaneo, un artigiano 51enne del Milanese rimasto ferito in un incidente sul lavoro giovedì 30 giugno a Gressoney-La-Trinité, in località Staffal.

Titolare di una ditta di serramenti ad Arluno (Milano), stava lavorando all’installazione di un infisso in uno stabile vicino agli impianti di risalita quando è caduto da una scala, battendo il capo e riportando un trauma cranico.

Sul posto era intervenuto l’elisoccorso e l’uomo era stato ricoverato nel reparto di Rianimazione, in prognosi riservata. Sono in corso accertamenti dello Spresal e dei carabinieri.
    Lascia la figlia e la moglie, Samuela. “Lo so che ci sarai sempre e grazie alla tua sorpresa finale qualcuno potrà vivere una lunga vita grazie a te” ha scritto in un post su facebook la donna, annunciando in questo modo una donazione di organi. La procura di Aosta ha aperto un fascicolo a seguito dell’incidente. L’inchiesta è per omicidio colposo, al momento senza indagati.

2 Luglio 2022

Incidenti sul lavoro, due operai morti nel giro di poche ore a Forlì e Perugia

Due operai morti sul lavoro nella giornata di sabato 2 luglio. Intorno alle 6 del mattino, un lavoratore di 50 anni, ha perso la vita dopo un grave incidente avvenuto nel piazzale di carico-scarico merci di un supermercato in via Andrea Costa a Forlì. La dinamica è ancora al vaglio della Polizia e sul posto, a coadiuvare l’attività delle forze dell’Ordine, è intervenuto anche il personale della Medicina del Lavoro. Il 50enne è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Bufalini di Cesena dove è morto poco dopo, a causa delle lesioni riportate.

1 Luglio 2022

Incidente a Traversella: camion ruzzola nella scarpata, morto il conducente

Due elicotteri atterrati per i soccorsi. La vittima stava lavorando

Tragedia a Traversella nella mattinata di oggi, venerdì 1 luglio 2022. Un camion con a bordo Flavio Ughetti, 71enne residente a Meugliano di Valchiusa e titolare dell’azienda edile omonima, è ruzzolato in una scarpata mentre percorreva una strada sterrata: per l’uomo non c’è stato scampo, è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti l’elisoccorso e l’elicottero dei vigili del fuoco, oltre ai carabinieri della compagnia di Ivrea e ai vigili del fuoco del distaccamento di Ivrea. Dai primi accertamenti la vittima trasportava della ghiaia verso una baita di sua proprietà su una strada che era stata costruita due anni fa. C’era un operaio che lo aspettava per fare alcuni lavori. Inizialmente, visto il camion, sembrava che stesse facendo dei lavori per l’impresa di sua proprietà, ora gestita dal figlio.

Danno morale derivante dall’esposizione del lavoratore all’amianto (Cass. civ., sez. lav, 17 giugno 2022, n. 19623

Danno morale derivante dall’esposizione del lavoratore a sostanze cancerogene: la Sezione lavoro della Suprema Corte fà da apri-pista.

Nello specifico gli Ermellini: “il danno morale costituisce un patema d’animo, ossia, una sofferenza interna che non è accertabile con metodi scientifici e che, come tutti i moti d’animo, può essere provato in modo diretto solo quando assume connotati eclatanti; diversamente, dovrà essere accertato per presunzioni […].”

La delicata vicenda esaminata dalla Cassazione riguarda il riconoscimento del danno morale, da intendersi come concreta paura di morire, patita da un lavoratore sottoposto quotidianamente all’esposizione all’amianto.

La Corte, in tale ottica, osserva che il lavoratore sottoposto quotidianamente al pericolo della propria incolumità subisce un’offesa della personalità morale autonoma rispetto al danno biologico che è quindi indennizzabile come posta di danno a sé, indipendentemente dalla sussistenza del danno biologico.

La vicenda trae origine dal giudizio promosso dagli eredi di un lavoratore deceduto per cancro per l’accertamento del danno biologico e del danno morale derivante dall’esposizione all’amianto.

Nello specifico, i congiunti del lavoratore lamentano la responsabilità ex art. 2087 c.c. del datore di lavoro per non avere attuato le misure necessarie al contenimento del rischio di intossicazione, causando così, non solo, la malattia mortale, sussumibile nel danno, ma anche la paura di morire, rientrante nel danno morale derivante dall’esposizione all’amianto.

Nel caso in esame, vi erano a carico del lavoratore deceduto due concause della patologia cancerogena: il tabagismo e l’esposizione all’amianto.

Difatti, la Corte d’Appello, correttamente, ha applicato il principio di equivalenza per cui, in presenza di un concorso di cause che cagionino un evento patologico unitario ed indivisibile, occorre considerare tali cause equivalenti.  

Non è possibile svolgere una ripartizione causale tra i due fattori cancerogeni, essi vanno considerati come egualmente responsabili della causazione dell’evento dannoso, con la conseguenza che, la ripartizione tra i due fattori di rischio non riguarda la responsabilità nella causazione del danno, bensì l’entità del risarcimento del danno che deve essere ridotto, in virtù del principio di equivalenza.

Venendo al lamentato danno morale derivante dall’esposizione tossica,  il lavoratore sapeva di essere esposto a sostanze cancerogene ed il fatto che molti colleghi contraessero gravi patologie e, poi, ne morissero, aveva generato in lui l’incertezza del proprio vivere o, in altri, termini, la costante paura di morire.

Il sentimento della “paura”, scaturito da un fatto illecito, integra un’offesa della personalità morale, da cui deriva una lesione – autonoma rispetto al danno biologico – di diritti inviolabili della persona.

Al riguardo, gli Ermellini richiamano le decisioni a Sezioni Unite, (sent. n. 6572/2006 e 26972/2008) secondo cui “ il danno derivante dallo sconvolgimento dell’ordinario stile di vita è risarcibile indipendentemente dal danno biologico, quando, tale sconvolgimento impatta sulla “vita normale” dell’individuo e, quindi, sulla libera e piena esplicazione delle sue abitudini quotidiane, trattandosi di diritti costituzionalmente garantiti e rafforzati dall’art 8 CEDU, sulla protezione della vita privata.”

Ragionando in tal senso, siccome  lo “sconvolgimento” della vita quotidiana è una sofferenza intima, esso può essere provato mediante presunzioni, sulla base di nozioni di comune esperienza.

La Corte d’Appello di Genova, tuttavia, non si è attenuta a tali principi, non avendo preso in considerazione la prova presuntiva del danno morale derivante dall’esposizione a sostanze tossiche da parte del lavoratore.

I ricorrenti hanno allegato le basi del ragionamento inferenziale per pervenire, attraverso il ricorso alle presunzioni, alla configurazione del danno morale derivante dall’esposizione contestata, personalizzabile e costituito dall’offesa della personalità morale del lavoratore, sottoposto quotidianamente a pericolo per la propria incolumità, da cui, all’evidenza, è derivata una lesione – autonoma rispetto al danno biologico – di diritti inviolabili della persona, oggetto di tutela costituzionale (artt. 2,3 e 32 Cost.).

La Suprema Corte cassa la decisione impugnata, con rinvio in diversa composizione.

30 Giugno 2022

Strage del lavoro: si muore dalle impalcature, negli ascensori, nei cantieri…

Un operaio è morto a Roma, due sono rimasti feriti a Palermo, un altro a Mesagne. Il sistema necropolitico del lavoro continua a funzionare a pieno ritmo e nell’impotenza di chi deve intervenire. Inail: record di denunce per infortunio: + 47% tra gennaio e maggio

A Roma è morto un altro operaio sul posto di lavoro

È caduto da due metri. Per la vittima non c’è stato scampo. Inutili i tentativi di rianimarlo

Un altro operaio è morto sul lavoro a Roma. È quanto successo oggi, 30 giugno, intorno alle 9:15 circa. I fatti, sui quali indaga la polizia, sono in via di accertamento. Gli investigatori si sono recati sul posto, all’altezza del civico 72 di via Boncompagni dopo essere stati allertati dal 118. 

Secondo i primi riscontri, l’operaio – un uomo di 45 anni – è caduto da un ponteggio di due metri in un cantiere a pochi metri da Porta Pia. Soccorso dai colleghi e poi dai medici, è stato rianimato ma per lui non c’è stato nulla da fare. Bisognerà adesso capire, dopo l’esame autoptico, se l’uomo ha accusato un malore mentre era sul ponteggio oppure se qualcosa è andato storto sulla questione sicurezza. 

Gli investigatori della polizia di Stato dei commissariati Castro Pretorio e Trevi e gli ispettori della Asl di zona hanno sentito i colleghi di lavoro dell’operaio e anche i titolari della ditta che lo stava impiegando per verificare il rispetto delle misure di sicurezza nel cantiere.

30 Giugno 2022

CRONACACASTRO PRETORIO/ VIA BONCOMPAGNI, 72

A Roma è morto un altro operaio sul posto di lavoro

È caduto da due metri. Per la vittima non c’è stato scampo. Inutili i tentativi di rianimarlo

Un altro operaio è morto sul lavoro a Roma. È quanto successo oggi, 30 giugno, intorno alle 9:15 circa. I fatti, sui quali indaga la polizia, sono in via di accertamento. Gli investigatori si sono recati sul posto, all’altezza del civico 72 di via Boncompagni dopo essere stati allertati dal 118. 

Secondo i primi riscontri, l’operaio – un uomo di 45 anni – è caduto da un ponteggio di due metri in un cantiere a pochi metri da Porta Pia. Soccorso dai colleghi e poi dai medici, è stato rianimato ma per lui non c’è stato nulla da fare. Bisognerà adesso capire, dopo l’esame autoptico, se l’uomo ha accusato un malore mentre era sul ponteggio oppure se qualcosa è andato storto sulla questione sicurezza. 

Gli investigatori della polizia di Stato dei commissariati Castro Pretorio e Trevi e gli ispettori della Asl di zona hanno sentito i colleghi di lavoro dell’operaio e anche i titolari della ditta che lo stava impiegando per verificare il rispetto delle misure di sicurezza nel cantiere

.Strage del lavoro: si muore dalle impalcature, negli ascensori, nei cantieri…

Un operaio è morto a Roma, due sono rimasti feriti a Palermo, un altro a Mesagne. Il sistema necropolitico del lavoro continua a funzionare a pieno ritmo e nell’impotenza di chi deve intervenire. Inail: record di denunce per infortunio: + 47% tra gennaio e maggio

29 Giugno 2022

Incidenti lavoro: cade da montacarichi, muore nel Catanese

(ANSA) – CATANIA, 29 GIU – Un uomo di 61anni, Angelo Salvatore Aiosa, è morto cadendo da un montacarichi mentre stava eseguendo dei lavori edili in un’abitazione privata di Paternò, nel Catanese.

La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta, indagano i carabinieri.

Aiosa nello scorso giugno era stato candidato nella lista ‘Alleanza per Paternò alle Comunali, prendendo 53 voti, a sostegno del candidato sindaco del centrodestra Alfio Virgolini. E quest’ultimo sulla propria pagina Facebook ricorda che “fino a ieri sera ridevamo e scherzavamo”. “Stamattina il destino crudele – aggiunge – causa un incidente sul lavoro ha portato via Angelo Aiosa, un mio carissimo amico d’infanzia, candidato alle scorse amministrative, nonché organizzatore di eventi soprattutto nella sua amata piazza Tricolore” .Fermare la serie di incidenti sul lavoro. Lo dicono i sindacati dopo la morte di Aiosa. “Con rabbia e dolore apprendiamo dell’incidente sul lavoro a Paternò che è costato la vita a un operaio edile. Siamo certi che magistratura e forze dell’ordine faranno adesso luce su quanto avvenuto, ma servirebbe più prevenzione perché non si debba sempre e solo affidare ad accertamenti postumi la richiesta di verità e giustizia che viene dalle famiglie delle vittime”, affermano Enza Meli e Nino Potenza, segretari generali di Uil e Feneal Catania, che aggiungono: “Prima che Stato e Regione si decidano a fare qualcosa, quanti altri morti di lavoro dovremo ancora piangere?”, aggiungono. (ANSA).