Tutti gli articoli di Maurizio Barsella

18 Giugno 2022

Bolzano: operaio 22enne precipita per 4 metri in un cantiere, è grave

Il ragazzo è caduto dal balcone di una casa in costruzione finendo sul suolo ricoperto da una lastra di cemento. E’ subito stato soccorso dalla Croce bianca e poi è stato stato portato all’ospedale di Bolzano con l’elicottero di emergenza

Un grave incidente sul lavoro si è verificato verso le 8.30 di questa mattina in un cantiere edile a Sesto, in Val Pusteria nella provincia autonoma di Bolzano. Un ragazzo di 22 anni è caduto dal balcone di una casa in costruzione, precipitando per circa 4 metri e finendo sul suolo ricoperto da una lastra di cemento. 

E’ subito stato soccorso dalla Croce bianca e, dopo le prime cure, è stato portato all’ospedale di Bolzano con l’elicottero di emergenza Pelikan 2. I carabinieri hanno aperto indagini sulle cause dell’incidente.

16 Giugno 2022

Incidenti sul lavoro: morto operaio in una centrale elettrica della Calabria

Un dipendente di una ditta esterna che lavora in appalto nella Centrale a biomasse del Mercure di Laino Borgo (Cosenza) e’ morto, per cause che sono in corso di accertamento, in seguito a un incidente sul lavoro. L’incidente si e’ verificato durante un fermo per un servizio di manutenzione. Sull’accaduto indaga la Procura di Castrovillari

Incidente sul lavoro: morto in Calabria un 35enne

un operaio 35enne di origini africane, Armel Dabrè, da anni residente a Mesagne, è morto oggi, 16 giugno, a seguito di un incidente sul lavoro a Laino Borgo, in Calabria, dove era impegnato, in trasferta, presso la centrale di produzione da biomasse del Mercure.
Sono in corso di accertamento le cause che hanno portato all’incidente.

Armel, ribattezzato Carmelo a Mesagne, era arrivato nella cittadina in provincia di Brindisi nel 2009 e si era subito integrato con la comunità lavorando in diverse aziende.

Tir carico di residui di acciaieria si ribalta in Valle d’Aosta, muore camionista padre di due figlie

Un tir che trasportava residui industriali della Cogne Acciai si è ribaltato questa mattina ed è precipitato dal ponte, a Pontey, in val d’Aosta. Il tir si è schiantato contro la il greto della Dora, l’autista è morto nell’abitacolo accartocciato dall’urto.

La vittima si chiamava Pasqualino Stranges, aveva 46 anni e viveva a Quart. I vigili del fuoco e il soccorso alpino hanno dovuto estrarlo dalle lamiere: ogni tentativo di rianimarlo è stato inutile.  Sulla dinamica dell’incidente indagano i carabinieri. L’autista era diretto al centro per smaltire i rifiuti dell’acciaieria: sul ponte che collega la statale al paese ha perso il controllo del mezzo, è finito contro il guardrail, lo ha sfondato ed è finito sull’argine del fiume.  L’autista aveva una moglie e due figlie. C’è anche l’ipotesi che sia stato colto da un malore.

Amianto:Cantieri navali Monfalcone

Amianto, verso l’ok al nuovo processo per altri 89 morti e due malati in 8 anni

La Procura riunisce 91 casi di mesoteliomi e neoplasie che riguardano il periodo tra il 2012 e il 2020. Avviso di conclusione indagini notificata soltanto a due degli ex dirigenti del cantiere ancora in vita

GORIZIA La Procura di Gorizia ha concluso le indagini preliminari in relazione a 91 casi complessivi di decessi e malattie correlate ad esposizione professionale all’amianto, nell’ambito del cantiere navale di Monfalcone. In particolare sono 89 persone offese, ex lavoratori deceduti, nel periodo tra il 2012 e il 2020 per mesoteliomi e neoplasie polmonari, e due casi di lesioni personali, mesoteliomi, in persone ancora in vita.

AMIANTO:Commissione d’inchiesta

Amianto: ok dalla Affari sociali a commissione d’inchiesta

Stumpo (Leu), voto a unanimità, spero in Aula il prima possibile

ANSA) – ROMA, 15 GIU – Ha avuto oggi il via libera della Commissione Affari Sociali della Camera la proposta di legge per l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sull’uso dell’amianto e sulla bonifica dei siti contaminati.

“Si tratta – spiega all’ANSA il relatore Nicola Stumpo (Leu) – di una commissione monocamerale, strumento che consente di approvare il provvedimento in una sola Camera visti i tempi stretti dovuti alla prossima fine della legislatura, che farà un’attenta analisi sui dati disponibili”.


    Il testo, che è stato approvato all’unanimità, prosegue Stumpo, “andrà ora all’esame delle commissioni competenti, i cui pareri dovrebbero arrivare la prossima settimana. Ci auguriamo quindi una discussione e un’approvazione in Aula nel minor tempo possibile, vista la rilevanza dell’argomento”.
    Il testo, che vede come primo firmatario Federico Fornaro, capogruppo di Leu a Montecitorio, consta di 5 articoli, conclude Stumpo, “e mira a portare alla luce le cause di natura politica, ambientale, sociale, economica e giudiziaria che hanno impedito, in tutti questi anni, di affrontare in modo efficace la rimozione dei materiali contenenti amianto”. Per farlo, la Commissione potrà avvalersi dell’opera di agenti e di ufficiali di polizia giudiziaria e di tutte le collaborazioni che ritenga necessarie.
    L’Italia è stata il secondo Paese produttore europeo e tra i principali consumatori di amianto. L’Agenzia dell’Organizzazione mondiale della sanità per la ricerca sul cancro (IARC) classifica questo materiale, ampiamente utilizzato per diversi usi, come cancerogeno per l’uomo, in quanto in grado di provocare tumori della pleura, del polmone, della laringe e dell’ovaio. (ANSA).

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sull’uso dell’amianto e sulla bonifica dei siti contaminati

15 Giugno 2022

Incidente sul lavoro, operaio cade da un ponteggio e muore a Ferrara

Nuovo sopralluogo nel cantiere in cui ha perso la vita il giovane operaio egiziano Miz Mohamed Fawzi, precipitato da diciassette metri di altezza mentre stava smontando le impalcature dalla facciata di un palazzo di via Borgo Punta nel quale era in corso un cantiere Superbonus 110%. L’ispezione – da parte del personale dell’Ausl e voluta dalla procura – dovrebbe servire per completare le verifiche, contribuendo a gettare luce su alcuni punti ancora da chiarire della tragedia consumatasi a inizio maggio. Inizialmente, l’attività era stata fissata per la giornata di ieri. Poi, a causa di un intoppo tecnico, il sopralluogo è stato spostato ai prossimi giorni. Per la morte dell’operaio sono state indagate tre persone con l’accusa di concorso in omicidio colposo: sono il titolare dell’impresa appaltatrice dei lavori del Superbonus 110% nel condominio di via Borgo Punta e i titolari, stranieri, di altre due aziende (appaltatore e subappaltatore).

Le attenzioni della procura, con l’inchiesta coordinata dal pm Isabella Cavallari, si sono incentrate sulle misure di sicurezza adottate nel cantiere che è stato posto sotto sequestro giudiziario dopo l’infortunio mortale. In particolare sull’imbracatura e sulla corda che avrebbe dovuto salvare la vita al trentaseienne in caso di caduta. Saranno i tecnici della Medicina del lavoro dell’Ausl (gli stessi che si occuperanno dell’ispezione di domani) a dover mettere insieme tutti i tasselli.

14 Giugno 2022

Tragedia in un’azienda agricola, imprenditore schiacciato da un macchinario: aveva 65 anni

E’ quanto successo nelle scorse ore in un’azienda agricola di Santa Croce, alle porte di Arcevia. Per l’uomo non c’è stato niente da fare

ARCEVIA (Ancona)- E’ morto all’interno della sua azienda agricola, intrappolato in un macchinario agricolo durante una manutenzione. A perdere la vita è Graziano Petrini, 65 anni, residente proprio nella piccola frazione di Arcevia. L’uomo stava lavorando su una rotopressa quando, per cause da chiarire, è stato schiacciato ed è morto.

Inutili i soccorsi da parte degli operatori del 118. Al loro arrivo Graziano era già morto. Sul posto anche le forze dell’ordine per i rilievi del caso. Sotto choc la comunità di Santa Croce, dove Graziano era molto conosciuto e stimato. 

Incidente sul lavoro a Brescia, operaio muore incastrato in un macchinario

Drammatico incidente sul lavoro, oggi 12 maggio, a Brescia dove un operaio è morto dopo essere rimasto incastrato in un macchinario

Drammatico incidente sul lavoro, oggi 12 maggio, a Brescia dove un operaio è morto dopo essere rimasto incastrato in un macchinario. La tragedia è avventa in un’azienda agricola.

Brescia, morto operaio incastrato in un macchinario

Un operaio è morto in un’azienda agricola di Bedizzole, in provincia di Brescia, dopo essere rimasto incastrato in un macchinario. I soccorritori intervenuti sul posto non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

Tragedia sul lavoro: precipita nel vuoto, ragazzo muore sul colpo a Mantova

La vittima aveva solo 30 anni

Il ragazzo è precipitato tra il ponteggio e la facciata di un condominio, dove erano in corso dei lavori di riqualificazione energetica. Un volo terribile che ha provocato traumi multipli e un conseguente arresto cardiocircolatorio, che, purtroppo, si è rivelato letale, nonostante l’immediato arrivo dei soccorritori del 118, sopraggiunti dal vicino ospedale Carlo Poma.

Il cantiere è stato messo sotto sequestro, mentre sul corpo del 30enne è stata disposta l’autopsia. Accertamenti sulla dinamica e sulla regolarità contrattuale del giovane sono in corso da parte dei tecnici di Ats Valpadana.

Santa Lucia del Mela(Messina) operaio di 54 anni muore travolto dal trattore

14 Giugno 2022Comunità scossa dall’incidente costato la vita a Paolo Fantarella. A causare la caduta dal mezzo forse un malore

na tranquilla domenica in campagna che improvvisamente si trasforma in una tragedia. Paolo Fantarella, 54 anni, sposato e padre di due figli, ha perso la vita in un drammatico incidente sul lavoro. L’uomo, secondo quanto emerso dai primi accertamenti, si trovava su un trattore e stava procedendo ad arare un terreno in contrada San Nicola, una zona abbastanza impervia, nella parte alta del paese, quando improvvisamente avrebbe perso il controllo del mezzo, cadendo da un’altezza di circa 5 metri e finendo sotto lo stesso che, rimasto in moto, ha proseguito la propria marcia, travolgendolo. È morto sul colpo. L’incidente si sarebbe verificato intorno alle 15. I familiari che si trovavano con lui, inizialmente non si sarebbero accorti di nulla in quanto Fantarella, dopo averli rassicurati che aveva praticamente completato per quella giornata il suo lavoro, si era spostato in un fondo distante dalla zona in cui si trovavano i congiunti. I quali peraltro sentendo il regolare rumore del trattore non si sono insospettiti. Ad un certo punto però notando che l’uomo era ancora intento ad arare, hanno raggiunto il terreno, scoprendo la tragedia. Paolo Fantarella “bloccato” sotto il mezzo pesante in una pozza di sangue che non dava più segni di vita. Scene di disperazione e l’immediato tentativo di allertare i soccorsi. In quell’area così decentrata e avvolta da una fitta vegetazione non è stato possibile l’uso dei telefonini e così si è reso necessario percorrere, a bordo di un mezzo, alcuni chilometri per chiamare il 118 e i carabinieri giunti sul posto assieme ai vigili del fuoco di Milazzo.

Amianto e F.S.: Sentenza

Esposizione all’amianto, a Messina Fs condannata a risarcire eredi direttore di macchina

La corte d’appello di Messina ha riconosciuto che il messinese Antonino Ruello, deceduto nel 2017, ufficiale e poi direttore di macchina su traghetti e sulle unità navali delle Fs per il trasporto passeggeri e merci che hanno fatto la spola tra Reggio Calabria e Messina, è stato esposto ad amianto per 31 anni senza prevenzione e protezione, e ha subito la malattia professionale del tumore uroteliale e alla vescica. Ruello fu colpito da questi due tumori nel 2007 all’età di 63 anni, ed è poi morto a 73 anni dopo aver contratto anche il tumore del colon, lasciando moglie e due figlie, Carmen e Raffaella. In primo grado le sue richieste erano state rigettate e, pertanto, i familiari assistiti dall’avvocato Ezio Bonanni e all’osservatorio nazionale amianto hanno impugnato la sentenza del Tribunale di Messina. La corte d’appello di Messina ha disposto un nuovo accertamento medico legale che ha dimostrato come le fibre di amianto e gli altri cancerogeni presenti nelle navi delle Ferrovie dello Stato hanno provocato il tumore uroteliale e quello alla vescica, ed è per questo che è stato riconosciuto un risarcimento agli eredi di circa 60 mila euro a carico dell’Inail, cui si sono aggiunti anche i risarcimenti a carico di RFI, per circa 40 mila euro euro. Ora la causa proseguirà per il riconoscimento del tumore del colon alla base della morte del ferroviere, sempre per l’esposizione alla fibra killer.

AMIANTO:Sentenze e Risarcimenti

Dipendente Marina morì per l’amianto, Difesa condannata

Ministero dovrà dare 100 mila euro a moglie e figli

 Il ministero della Difesa è stato condannato a risarcire 100 mila euro ai familiari, moglie e due figli, di un ex dipendente civile della Marina Militare scomparso per mesotelioma nel 2017.

La sentenza, che riconosce il risarcimento del danno al “iure hereditatis”, è stata emessa nei giorni scorsi dal tribunale del lavoro di La Spezia.

Il caso è ancora pendente al tribunale a Genova, competente per lo “iure proprio”, con udienza fissata nel prossimo mese di settembre. In questo caso la richiesta di risarcimento è superiore al milione di euro. Si definiscono danni “iure proprio” quelli subiti dai congiunti (lesione del rapporto parentale) mentre lo “iure hereditatis” rappresenta il danno subito dalla vittima che è risarcibile ai superstiti.
    L’uomo è stato un dipendente civile al Maricommi della Spezia dal 1958 al 1994, praticamente un tuttofare. Secondo l’avvocato Elisa Ferrarello dello Studio Legale Frisani l’amianto era nei pannelli dei quadri elettrici, nelle canne fumarie, nelle guarnizioni delle caldaie. Il giudice ha dichiarato come il ministero non abbia saputo indicare, nel procedimento, nessun accorgimento concreto preso per salvaguardare lui e gli altri dipendenti, come avrebbe dovuto invece fare, per andare esente da colpe; né di aver provveduto all’aspirazione di “polveri nocive”. Una mancanza di scelte in un quadro che già dal primo ‘900 rendeva chiaro, secondo il giudice, come la presenza nei luoghi di lavoro dell’amianto dovesse essere sottoposta a particolari cautele perché insalubre e pericolosa.

Trieste, morti da amianto: nel giro di un anno oltre 7,5 milioni di risarcimenti

Nel 2021 sono più che raddoppiate le sentenze del giudice del lavoro. Importi in media di quasi 500 mila euro

TRIESTE. Da Rfi all’Autorità portuale, dalla Ferriera (all’epoca Italsider) all’Arsenale triestino passando per la Grandi Motori. Sono solo alcune delle realtà per le quali lavoravano le vittime dell’amianto ai cui familiari il Tribunale di Trieste ha riconosciuto un risarcimento. A distanza di decenni dal periodo dell’esposizione alla fibra killer, cresce ulteriormente in sede civile il numero di procedimenti con sentenza di accoglimento.

Dopo

13 Maggio 2022

Mantova, incidente sul lavoro: operaio cade da un ponteggio e muore

E’ successo alle 9.30 in via Salarini. I soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del 30enne

Mantova, 13 giugno 2022 – Incidente mortale su lavoro a Mantova. Attorno alle 9.30, in via Salarini, un operaio è caduto dal ponteggio di un cantiere, riportando traumi multipli. Ai soccorsi arrivati sul posto non è rimasto che constatare il decesso. La dinamica dell’incidente e’ al vaglio delle forze dell’ordine. 

Il cantiere, dove questa mattina è avvenuto l’infortunio mortale sul lavoro, è stato posto sotto sequestro. L’ordine è arrivato dalla procura di Mantova, in attesa che il servizio medicina del lavoro dell’Ats svolga tutti gli approfondimenti del caso, che stanno riguardando anche la situazione lavorativa della vittima. Si sta quindi verificando se l’operaio 30enne aveva o meno un contratto di lavoro regolare.

Palau, operaio morto in cantiere: non un malore, ma incidente sul lavoro

I primi risultati dell’autopsia

Palau. Non un malore, ma uno schiacciamento: sarebbe questa la causa della morte di Giuseppe Mellino, l’operaio originario di Ozieri deceduto in un cantiere situato nel Comune di Palau. Inizialmente si era parlato di un malore, ma i Carabinieri giunti sul posto avevano notato delle ecchimosi sospette sul torace più alcune cose che non tornavano: ecco perché è stata disposta l’autopsia. 

I primi esami compiuti dal dott.  Francesco Sanna, medico legale, affermano che la causa della morte sarebbe uno schiacciamento: il medico legale ha chiesto ulteriori 60 giorni di tempo per ulteriori approfondimenti. Secondo una prima ricostruzione, Mellino sarebbe morto schiacciato da una benna all’interno del cantiere dove stava lavorando. Le indagini sono seguite dai Carabinieri del Reparto operativo di Olbia e dai colleghi della Stazione di Palau. Lo riporta la Nuova.

7 Giugno 2022

Milano, incidente sul lavoro: artigiano cade dal quarto piano e muore

La tragedia è avvenuta in via Pinamonte da Vimercate: l’uomo, un 49enne, è precipitato mentre un collega stava montando delle tende

ilano, 7 giugno 2022 – Tragico incidente sul lavoro, oggi, a Milano: un artigiano di 49 anni è morto precipitando da un edificio in via Pinamonte da Vimercate, in zona Moscova, mentre con un collega stava montando delle tende al quarto piano. L’uomo è stato soccorso dal personale del 118 ma l’intervento si è rivelato inutile. Sul posto anche i vigili del fuoco e le forze dell’ordine.

Nel pomeriggio è stato sentito dagli inquirenti il titolare della ditta per cui stava lavorando il tecnico (era un esterno, non dipendente). Il pm di turno, Francesco Cajani, ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo a carico di ignoti che sarà tramesso al VI Dipartimento della Procura che si occupa di Tutela della salute, dell’ambiente e del lavoro. Le indagini sulla tragedia sono affidate agli agenti della Polizia locale, che si occuperà di ricostruire dinamica e cause.