Archivi categoria: Morti e Infortuni sul Lavoro

4 Luglio

Morto travolto dal legname che stava spostando nella sua azienda

Non è stata una caduta dall’alto, come sembrava inizialmente, a provocare la morte di Sergio Vinco, 74enne, imprenditore edile di Negrar di Valpolicella. Sul posto sono intervenuti gli uomini del 118, ma quando sono arrivati per lui era già troppo tardi

Non sarebbe stata una caduta dall’alto, nel pomeriggio di mercoledì, ad essere fatale ad un uomo di 74 anni a Negrar di Valpolicella. A differenza di quanto è sembrato in un primo momento, Sergio Vinco, imprenditore edile della zona, sarebbe stato travolto da un grande numero di pannelli di legname. 

Sul posto per le indagini e gli accertamenti del caso sono intervenuti i tecnici Spisal e i carabinieri della Compagnia di Caprino, supportati dalla polizia locale. Stando a quanto appurato, Vinco si trovava nel deposito della sua azienda, la Valpolicella Costruzioni, situata vicino all’abitazione dove viveva con la sua famiglia in via Ca’ Bertoldi, e si stava occupando dello spostamento di una grande quantità di legname, quando qualcosa deve essere andato storto. Un errore, una distrazione, difficile dirlo, rimane il fatto che nonostante la sua grande esperienza il 74enne è stato travolto dal materiale che stava spostando. 
L’allarme è scattato intorno alle 17.30 e sul posto si sono precipitati gli uomini del 118 con ambulanza ed automedica, ma per Vinco non c’è stato niente da fare ed hanno dovuto dichiarare il decesso. 

3 Luglio

Incidente sul lavoro a Roma, impiegato Atac cade in una fossa per le riparazioni in officina: morte cerebrale

Maurizio Di Pasquale, 63 anni,  è caduto all’interno di un «ponte a fossa» utilizzato per la manutenzione dei mezzi profondo un metro e 60. Ancora poco chiara la dinamica dell’incidente

Morte cerebrale dopo aver lottato per la vita al Policlinico di Tor Vergata dalle prime ore di mercoledì. Il tragico epilogo per l’impiegato dell’Atac caduto accidentalmente in un ponte a fossa nelle officine aziendali in via di Tor Vergata. Una buca utilizzata dai meccanici proprio  nel deposito Atac per le riparazioni dei bus profonda un metro e sessanta centimetri e larga circa un metro. La vittima, Maurizio Di Pasquale, 63 anni, stava camminando nell’officina per motivi in corso di accertamento, quando non si sarebbe accorto della fossa cadendo di sotto. Ha sbattuto con violenza la testa e ha perso subito conoscenza. A soccorrerlo sono stati gli stessi colleghi che hanno chiamato il 112. Sul caso indagano i carabinieri. 

Le condizioni dell’impiegato, che era un amministrativo all’Atac che si occupava dei turni di servizio dei conducenti bus e non è chiaro perchè era entrato in officina, sono apparse subito molto gravi. È stato subito trasferito in terapia intensiva. Il quadro clinico è critico. I carabinieri della compagnia di Frascati hanno effettuato un sopralluogo per verificare il rispetto delle misure di sicurezza nel complesso e anche trovare le conferme al fatto che l’area dove si trova la fossa è interdetta al personale non autorizzato. Come anche se la stessa buca fosse stata segnalata secondo le norme previste dalla legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. L’ufficio della vittima era vicino all’officina, con un ingresso indipendente del box, di fronte a quello dei capi operai e dal capo tecnico. Non era soggetto comunque ai controlli sanitari riservati invece ai meccanici. 

Tragedia sul lavoro a Negrar: precipita dall’alto, muore 74enne

Tragico incidente sul lavoro nel pomeriggio di oggi, mercoledì 3 luglio, a Negrar: c’è un morto. Secondo le prime informazioni intorno alle 17.30 un uomo di 74 anni è caduto dall’alto mentre si trovava in un cantiere edile in via Ca’ Bertoldi, precipitando al suolo.

Sul posto sono accorsi i sanitari del Suem 118 con ambulanza e automedica, ma purtroppo per il 74enne non c’è stato nulla da fare. Troppo gravi le ferite riportate nell’impatto. Sul posto, per verificare la dinamica di quanto accaduto e accertare eventuali responsabilità, anche i carabinieri e personale Spisal.

2 Luglio

Provincia di Novara, operaio muore schiacciato da un macchinario

Secondo una prima ricostruzione, il 56enne era impegnato in un cantiere ferroviario. I sanitari intervenuti sul posto non hanno potuto fare nulla per salvarlo

A Meina, in provincia di Novara, un operaio di 56 anni ha perso la vita dopo essere rimasto schiacciato da un macchinario. Secondo le prime informazioni, l’incidente mortale è avvenuto mentre l’uomo stava lavorando in un cantiere ferroviario. Sul posto è intervenuto il personale del 118 ma per l’uomo era già troppo tardi.

L’operaio, si apprende, faceva parte di una ditta appaltatrice che sta svolgendo dei lavori per conto di Rfi, sulla linea Milano-Domodossola, la cui circolazione ferroviaria era già interrotta da giugno per i lavori di adeguamento dei binari ai moderni treni merci. L’incidente costato la vita al 56enne sarebbe avvenuto dentro l’area del cantiere. Sul posto arrivata anche la polizia ferroviaria per svolgere i rilievi del caso.

Infortunio sul lavoro a Robbio: operaio appoggia la mano su una macchina sfogliatrice in funzione

Gravissima lesione a una mano per il 36enne che stava lavorando in un’azienda di legno compensato. All’origine dell’incidente forse una caduta accidentale

Robbio (Pavia), 2 luglio 2024 – Ha riportato una gravissima lesione a una mano. Un operaio di 36 anni, al lavoro in una ditta di compensati, è stato soccorso nella prima mattina di oggi, martedì 2 luglio. Erano da poco passate le 7 quando sono stati chiamati i soccorsi sanitari di Areu, intervenuti nello stabilimento a Robbio, in via Novara, sia con ambulanza e auto medica, sia con l’elisoccorso fatto decollare da Milano.

Per le condizioni del ferito e per la tipologia delle lesioni, è stato disposto il trasporto con l’elicottero in codice giallo verso l’ospedale Circolo di Varese, sede del servizio Microchirurgia della mano, specializzato nella ricostruzione dei tendini. L’operaio rimasto ferito nell’infortunio sul lavoro non è in pericolo di vita, ma la prognosi resta riservata in attesa della valutazione clinica della grave lesione riportata.

Incidenti sul lavoro, due operai feriti nell’Avellinese

Accompagnati in ospedale, loro condizioni non preoccupano

Due incidenti sul lavoro, a poca distanza l’uno dall’altro, si sono verificati a partire dalla tarda mattinata in provincia di Avellino ad Aiello del Sabato e a Pratola Serra.

In un’azienda del primo comune, poco dopo mezzogiorno, un operaio è rimasto incastrato ad un macchinario con il braccio.

Sul posto i vigili del fuoco del distaccamento di Avellino che lo hanno liberato e consegnato ai sanitari del 118 che hanno disposto il suo trasferimento in ospedale.
    Un’ora dopo, un’altra squadra dei vigili del fuoco è intervenuta in un’azienda sulla statale 7 bis dove un operaio è rimasto con un piede incastrato in un carrello elevatore. Anche per lui è stato disposto il trasferimento in ospedale. Le loro condizioni non sarebbero preoccupanti

Morto schiacciato dal trattore mentre taglia l’erba: «Inaccettabili tragedie sul lavoro»

«È necessario sanzionare chi non rispetta le regole, oltre a investire nella formazione e nell’addestramento fin dalla scuola», ha detto Paolo Capone, segretario generale UGL, dopo l’episodio che a Lavagno è costato la vita ad un 76enne

Stava sfalciando l’erba con il trattore sul terrazzamento situato in via Turano, a Lavagno, quando è rimasto fatalmente schiacciato dal mezzo agricolo. Si chiamava Gualtiero Biasioni, 76 anni, l’uomo deceduto nel pomeriggio di lunedì, non lontano dal confine con Mezzane di Sotto. 

Ad allertare i soccorsi sono stati i familiari dell’anziano, preoccupati nel non vederlo rientrare a casa. Sul posto si è quindi diretto il personale del 118 e dei vigili del fuoco, ma per il 76enne era già troppo tardi. 
Sul luogo dell’incidente anche i carabinieri di San Martino Buon Albergo e i tecnici Spisal, per effettuare rilievi ed accertamenti. 

1 Luglio

Incidente sul lavoro a Comiso, operaio morto schiacciato da un Tir in un’azienda vinicola

Un operaio è morto nella mattina del primo luglio, intorno alle 11, all’interno di un’azienda vinicola lungo la strada provinciale Comiso-Chiaramonte, nel Ragusano. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo sarebbe rimasto schiacciato da un autoarticolato durante una manovra nel piazzale di pertinenza dell’azienda Avide. A nulla è servito l’intervento dell’ambulanza del 118 e l’attivazione dell’elisoccorso. L’operaio infatti, un uomo di circa 60 anni, è morto sul luogo dell’incidente. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della stazione di Comiso e i Vigili urbani.

Incidente sul lavoro: muore a 32 anni schiacciato dal trattore

Ancora non è chiara la dinamica di quanto accaduto. Sul posto è intervenuto l’elisoccorso Pegaso

Aveva solo 32 anni, Federico Neppi,  l’operaio morto in un incidente sul lavoro oggi, 1 luglio 2024. La tragedia si è consumata intorno alle 13, mentre stava lavorando attorno alla Rocca di Pietrasanta. Secondo le prime informazioni, il 32enne è rimasto schiacciato dal trattore.

Sembra che stesse facendo dei avori di sistemazione nel campo. Ancora non è chiara la dinamica di quanto accaduto. Sul posto è intervenuto l’elisoccorso Pegaso, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare

Operaio ferito gravemente da una motosega nel catanzarese

SOVERIA MANNELLI (CZ), 01 GIU 2024 – Un tragico incidente è avveuto a Soveria Mannelli, dove un operaio di 61 anni è stato ricoverato in condizioni critiche presso l’ospedale di Catanzaro. L’uomo è stato ferito gravemente mentre manovrava una motosega per tagliare un albero, che per cause ancora da accertare ha reciso la sua vena giugulare, causando una profonda e pericolosa emorragia.

L’incidente è avvenuto durante la mattinata a Soveria Mannelli, dove l’operaio è stato immediatamente soccorso e ha ricevuto le prime cure presso l’ospedale locale. Successivamente, data la gravità delle sue condizioni, è stato trasportato d’urgenza in elisoccorso all’ospedale di Catanzaro, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico.

I carabinieri sono già al lavoro per chiarire i dettagli e le circostanze che hanno portato a questo drammatico evento, cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente.

Attualmente, l’operaio rimane in prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell’ospedale, mentre si attendono ulteriori sviluppi sulle sue condizioni.

Verona, incidente sul lavoro: muore travolto da trattore

Incidente sul lavoro mortale a Lavagno, in provincia di Verona. Lunedì poco prima delle 12:30 una persona è morta dopo che il trattore che guidava si è ribaltato travolgendola. Sul posto il Suem 118, i vigili del fuoco e i Carabinieri che stanno procedendo ai rilievi. Dalle prime informazioni sembrerebbe che l’operaio sia rimasto incastrato sotto il mezzo agricolo perdendo la vita

28 Giugno

Incidente sul lavoro a Minturno, muore a 21 anni schiacciato dal trattore davanti al padre

Grave incidente sul lavoro stamattina nelle campagne di Minturno, dove il 21enne Francesco Mazzucco è morto, schiacciato sotto ad un trattore. A soccorrerlo e a chiamare aiuto è stato suo padre.

Un ragazzo di ventuno anni è morto, schiacciato da un trattore. I drammatici fatti sono avvenuti nella mattinata di oggi, venerdì 28 giugno, nel territorio della provincia di Latina. La vittima del grave incidente è Francesco Mazzucco, per il quale non c’è stato purtroppo nulla da fare per salvargli la vita. Si tratta dell’ennesimo incidente sul lavoro nel territorio pontino, dopo quello del bracciante Satnam Singh. In questo caso nello specifico il ragazzo, come appreso da Fanpage.it, stava lavorando in un terreno di famiglia insieme al padre, nello specifico alla manutenzione di un uliveto. Si è dunque trattata di una tragedia famigliare

Operaio di 21 anni trovato morto in un cantiere a Venezia con l’arteria femorale recisa da un vetro

La vittima è Marco Salvagno, residente a Sottomarina di Chioggia. All’origine del decesso un probabile incidente sul lavoro. A dare l’allarme i colleghi. La Uil Veneto: “Disarmante apprendere l’ennesima morte sul lavoro”

Venezia, 28 giugno 2024 – Tragedia a Venezia: un operaio di 21 anni impiegato in un’azienda edile è stato trovato morto dai colleghi. La vittima è Marco Salvagno, 21 anni, residente a Sottomarina di Chioggia.

All’origine della morte un probabile incidente sul lavoro che gli ha reciso un’arteria di una gamba. Il ragazzo, secondo una prima ricostruzione, avrebbe battuto un ginocchio contro una lastra di vetro, ed una grossa scheggia gli avrebbe reciso un arteria femorale, provocandone il dissanguamento. Sono stati alcuni colleghi a trovarlo a terra, nel sangue. Il giovane era in condizioni disperate. Sul posto i sanitari del Suem 118, ma per il 21enne non c’è stato nulla da fare. “È disarmante apprendere l’ennesima morte sul lavoro – dice Roberto Toigo, segretario generale della Uil Veneto che ne dà notizia -. Si rimane sempre disorientati e inorriditi ogni volta che accade un incidente sul lavoro, ci si fa tante domande, ci si chiede se stiamo facendo tutto il possibile. La Uil Veneto si stringe attorno alla famiglia del giovane operaio, vittima del tragico infortunio, e continuerà il suo lavoro in nome della sicurezza, senza mai abbassare la guardia, insieme alle istituzioni e ai lavoratori. La prevenzione è un’arma fondamentale per superare situazioni tragiche come quella di oggi in cui a primeggiare deve essere sempre e solo la cultura della vita”.

Muore un operaio di 21 anni in un cantiere edile in Sicilia, un altro cade nell’Adda, disperso

Un operaio di 21 anni, Angelo Giardina,  è morto mentre era al lavoro in un capannone di un’impresa edile che produce manufatti in calcestruzzo di Canicattì, nell’Agrigentino.

Secondo una prima ricostruzione sarebbe rimasto travolto da carrello elevatore che stava manovrando.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco, Carabinieri e personale del 118

La Procura di Agrigento, che ha aperto un’inchiesta e ha disposto il sequestro dell’area, sta cercando di accertare la posizione lavorativa del giovane e se siano state rispettate le norme anche in materia di sicurezza.

Claudio Togni, l’operaio caduto nell’Adda e trascinato via dalla corrente mentre stava lavorando

Sul posto, a Vaprio D’Adda, il Distaccamento di Gorgonzola e il nucleo sommozzatori di Milano aiutati dal nucleo Saf fluviale del Comando di Bergamo

Tutto è successo poco dopo le 9 mentre l’operaio dell’Italgen era al lavoro su un canale scolmatore a Concesa, sotto il ponte dell’A4. L’operaio, espertissimo, è finito in acqua sotto gli occhi di due colleghi con i quali stava effettuando un’operazione di manutenzione. L’uomo, stando a una prima ricostruzione, sarebbe stato imbragato ma alla base dell’incidente sul lavoro potrebbe esserci una manovra sbagliata. Saranno gli ispettori di Ats a ricostruire quello che è successo, tuttavia le speranze di trovare vivo il 58enne si riducono col passare delle ore.

26 Giugno

Incidente sul lavoro a Brugherio, operaio si ustiona con una colata di piombo: gravissimo un uomo

Soccorsi in codice rosso mercoledì mattina

Grave incidente sul lavoro mercoledì mattina a Brugherio. Poco dopo le sette, presso la sede della Piomboleghe, in via Eratostene, sono intervenuti i soccorsi del 118 insieme alla polizia locale dopo che un uomo di 62 anni è rimasto gravemente ustionato in seguito a un infortunio sul lavoro.

La chiamata con la richiesta di soccorso è scattata alle 7.04 e la centrale operativa dell’Azienda Regionale Emergenza e Urgenza ha inviato un’ambulanza e un’automedica allertate in codice rosso. Secondo quanto al momento ricostruito, il 62enne avrebbe riportato ustioni di secondo e terzo grado sul 35% del corpo, colpito da una fuoriuscita di piombo fuso sotto pressione. Il 62enne è stato trasferito in codice rosso all’ospedale San Gerardo di Monza. Sul posto anche una squadra dei vigili del fuoco del Comando di Monza con l’autopompa.

La dinamica dell’incidente sul lavoro è al vaglio degli agenti della polizia locale intervenuti, insieme al personale di Ats e ai carabinieri.

Operaio trovato morto in un capannone: la vittima aveva 49 anni

L’uomo è deceduto nell’azienda dove lavorava a Carinaro

Èstato trovato a terra all’interno del capannone dell’azienda farmaceutica dove lavorava. Così è stata scoperta la morte di un operaio 49enne di Casavatore, deceduto sul posto di lavoro a Carinaro, in provincia di Caserta. Il corpo dell’uomo è stato scoperto ieri pomeriggio. Inutile l’intervento dell’ambulanza del 118. 

Quando i sanitari sono arrivati hanno riscontrato una ferita al capo e il cuore del 49enne che aveva smesso di battere. Non sono ancora chiare le cause del decesso. L’uomo era addetto ai resi e bisognerà approfondire per capire se si sia trattato di un incidente o di un malore, a seguito del quale si sarebbe provocato la ferita alla testa. 

Fa un volo di quasi 200 metri col trattore

L’uomo è precipitato col mezzo agricolo in un dirupo ed è rimasto gravemente ferito

Mattinata di paura e ansia quella vissuta ieri, martedì 25 giugno, a Scena, in Alto Adige, a causa di un infortunio sul lavoro avvenuto intorno alle 9 nei pressi di un maso.

Ad essere coinvolto un uomo alla guida del suo trattore che, per cause in via di chiarimento, ha perso il controllo del suo trattore, precipitando con esso per un pendio di circa 150 metri, finendo poi per schiantarsi al suolo nei presso di un cantiere.

Grave incidente sulla E45, muore operatore del soccorso stradale

Grave incidente sulla 4 corsie direzione Cesena. Perugia, 26 giugno 2024 – La Centrale dei Vigili del Fuoco di Perugia è intervenuta tempestivamente, su richiesta del 118, per un grave incidente stradale avvenuto sulla 4 corsie in direzione Cesena, nei pressi dell’uscita di Sant’Egidio.

Un operatore del soccorso stradale privato, impegnato nelle operazioni di assistenza, è stato investito in pieno da un furgone di un corriere. Nonostante l’immediato intervento dei soccorsi, l’operatore è purtroppo deceduto sul posto a causa delle gravi ferite riportate.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti, oltre ai Vigili del Fuoco, anche il personale di Anas, la Polizia Stradale e il 118 per prestare i primi soccorsi e garantire la sicurezza della zona.

Le autorità competenti stanno effettuando le indagini necessarie per ricostruire la dinamica dell’incidente e accertare le responsabilità.

25 Giugno

Operaio cade, batte la testa e dopo una notte all’ospedale perde la vita

Islam Miah, 34 anni, impiegato della Sait per la coibentazione delle navi ai cantieri di Marghera è caduto da un trabattello a un metro d’altezza. Ricoverato all’Angelo, dopo che aveva perso i sensi, è morto oggi, martedì 25 giugno. Lascia due figli

Islam Miah, 34 anni, operaio della Sait, per la coibentazione delle navi alla Fincantieri di Marghera, ha detto: «Mi sento male», mentre lunedì sera lavorava sopra un trabattello, piccola impalcatura a un’altezza di un metro, poi è caduto a terra e non si è più ripreso. Soccorso e ricoverato all’ospedale di Mestre in serata, è rimasto nel reparto nella notte e verso l’ora di pranzo in tarda mattinata oggi, martedì 25 giugno, ha perso la vita. Miah, poco più che trentenne, è bengalese e lavora da qualche anno alla Sait, dove sono confluiti gli addetti della società precedente, la Isolfin, in appalto per la Fincantieri. Un trauma alla testa, all’origine della caduta, da un’altezza non importante da cui però l’uomo non è riuscito a proteggersi, forse per un colpo di caldo o un malore che l’ha portato a perdere l’equilibrio.

Tragedia a Campofelice di Roccella, operaio cade da un ponteggio e muore

La vittima, Giovanni Terrana, aveva 64 anni. Sul posto sono arrivati i soccorritori del 118, ma i tentativi per rianimare l’uomo sono stati inutili. Aperta un’indagine per accertare eventuali responsabilità

Ancora un incidente mortale sul lavoro. E’ successo questa mattina a Campofelice di Roccella. Un operaio di 64 anni – Giovanni Terrana – è precipitato da un’impalcatura morendo sul colpo. Sul posto sono arrivati i soccorritori del 118, ma i tentativi di rianimarlo sono stati inutili. Non è ancora chiaro se l’operaio sia caduto in seguito a un malore.

L’uomo stava lavorando nel cantiere di un’abitazione privata nei pressi di via Belvedere, in via Imera, quando è precipitato dal ponteggio da un’altezza di circa 4-5 metri. Insieme a Terrana c’erano anche i suoi figli. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Cefalù e i tecnici dell’Asp per verificare la regolarità dell’affidamento dei lavori e se siano state rispettate le norme di sicurezza. Le indagini coordinate dalla procura di Termini Imerese. Appena quattro mesi un altro operaio, Mario Cirrincione, era morto a Campofelice durante i lavori di ristrutturazione in contrada Gorgo Lungo.

Marco Torre, il poliziotto morto a 27 anni sul raccordo anulare mentre andava al lavoro

Torre ha impattato contro un’auto che era in corsia di emergenza. La polizia stradale ha acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza. Avviata raccolta fondi

Precipita col trattore e rimane incastrato

Gravemente ferito un agricoltore di Scena, che ha perso il controllo del mezzo agricolo ed è precipitato per 150 metri lungo un pendio. È stato elitrasportato a Bolzano

Nuovo infortunio sul lavoro in Alto Adige, che ha coinvolto un agricoltore. L’incidente in un maso a Scena, intorno alle 9 del mattino di martedì 25 giugno.

L’uomo era alla guida del suo trattore quando, per cause da chiarire, ha perso il controllo del mezzo precipitando lungo un pendio per circa 150 metri.

Ferito in modo grave, è stato portato in elicottero all’ospedale di Bolzano

24 giugno

Operaio muore schiacciato in un cantiere navale ad Ameglia

Stamani in un panificio uomo cade da scala, codice rosso

Un operaio del quale non sono ancora state rese note le generalità è morto oggi in un cantiere navale in località Fiumaretta, nel comune di Ameglia (La Spezia) .

Secondo quanto appreso, l’uomo sarebbe rimasto schiacciato dallo stabilizzatore di una gru con la quale stava movimentando alcune imbarcazioni. Tempestivi ma inutili i soccorsi. Sul posto i Carabinieri.
    E’ il secondo incidente sul lavoro in Liguria oggi: stamattina in un panificio un uomo di circa 50 anni stava lavorando su una scala ed è caduto procurandosi un trauma cranico. E’ stato ricoverato in codice rosso, il più grave, all’ospedale San Martino.

   Aveva 69 anni l’operaio morto oggi a Fiumaretta, una frazione di Ameglia (La Spezia). L’anziano manutentore lavorava da diversi decenni per un’azienda di rimessaggio. Secondo una prima ricostruzione dell’incidente la gru che l’operaio stava manovrando si sarebbe sbilanciata su un fianco e l’uomo non è riuscito a spostarsi in tempo, venendo schiacciato dallo stabilizzatore.

22 giugno

Inferno all’Aluminium, i sei feriti sono tutti lavoratori stranieri

L’esplosione nella fabbrica metallurgica durante la fase di colatura dell’alluminio fuso: gli operai – tre senegalesi, due albanesi e un tunisino – sono stati investiti dalle fiamme, cinque sono in gravi condizioni. Inchiesta per stabilire le cause, i sindacati proclamano lo sciopero 

BOLZANO. L’inferno è durato pochi istanti. Il tempo di un’esplosione inattesa e devastante che, una ventina di minuti dopo la mezzanotte tra giovedì 20 e venerdì 21 giugno ha investito e straziato sei operai dell’Aluminium Bozen, all’interno dello stabilimento di via Toni Ebner, nella Zona Industriale di Bolzano. Tutto è accaduto all’improvviso, durante la fase di colatura e raffreddamento di alluminio fuso in uno stampo: la deflagrazione è stata potentissima, tanto da squarciare letteralmente il capannone sul lato verso via Brida e da far saltare l’elettricità in una vasta area attorno allo stabilimento.

A lanciare l’allarme e a chiedere aiuto è stato quello tra loro che in quel momento ha avuto la fortuna di trovarsi più lontano dall’epicentro della deflagrazione e, per questo, ha subito lesioni meno gravi. I soccorsi sono stati immediati e la scena che si è presentata ai vigili del fuoco permanenti di Bolzano – con i volontari di Bolzano Centro e Oltrisarco – che in breve tempo hanno domato le fiamme, e ai sanitari della Croce Bianca e della Croce Rossa è stata apocalittica.

Nella distruzione totale, a una temperatura che era ancora altissima, quattro dei sei operai giacevano a terra, privi di sensi: investiti in pieno dalle fiamme, presentavano tutti ustioni gravissime al volto e su gran parte del corpo. Le condizioni degli altri due lavoratori, invece, che pur erano feriti e sotto choc, sono parse meno serie. La macchina dell’emergenza s’è attivata immediatamente e, nel giro di pochi minuti, dopo essere stati stabilizzati, cinque degli operai erano già su elicotteri che li hanno trasferiti nei centri grandi ustionati di Verona, Padova, Milano, Bolzano e Murnau am Staffelsee, in Baviera.

Loro sono Mboup Mor-diarra (senegalese di 44 anni), il tunisino Oussama BenyahaiaDjette Aboubacar (senegalese di 25 anni), Diallo Bocar, senegalese, e Hyseni Sokol, albanese di 34 anni. Il più grave e Artan Vila, albanese di 48 anni che sta lottando tra la vita e la morte a Milano. Ha riportato gravissime ustioni al volto e su gran parte del corpo. Sono stati sottoposti a trattamenti d’avanguardia e le prossime ore saranno determinanti: nella migliore delle ipotesi, li attende un lungo e dolorosissimo percorso necessario alla ricostruzione dell’epidermide e del derma distrutti.


Tra le prime ipotesi c’è quella di un accidentale versamento d’acqua sul metallo incandescente e allo stato liquido. Saranno comunque gli accertamenti tecnici che verranno disposti dalla procura, e che saranno svolti in contraddittorio, dopo la nomina di esperti, a fare piena chiarezza. Gli inquirenti potranno contare su elementi determinanti forniti dalle immagini raccolte dalle telecamere nel reparto, posto subito sotto sequestro. Per questo, il procuratore facente funzioni Axel Bisignano ha chiarito, con un comunicato stampa, che «allo stato attuale non vi sono ancora degli indagati, dovendo gli organi accertatori ricostruire le posizioni di garanzia all’interno dello stabilimento sulla base della documentazione aziendale che è stata acquisita ad esito dei primi interventi».

21 Giugno

Incidente sul lavoro, il tetto del capannone cede e precipita da 10 metri: Valerio Salvatore muore a 29 anni

Abitava a Villa Gordiani. Sul caso indagano i carabinieri e la Procura di Velletri che ha aperto una indagine per omicidio colposo

Ancora una morte sul lavoro. Dopo il caso di Satnam Singh, un’altra vittima nel Lazio. Valerio Salvatore, un ragazzo di 29 anni di Roma, è morto cadendo da circa dieci metri di altezza, dal tetto di un’azienda a Campoleone, in provincia di Latina.

Valerio Salvatore lavorava per l’impresa Fazel Impianti come elettricista e operaio e lo scorso venerdì 21 giugno, ed è morto mentre si trovava in una ditta sulla Nettunense, tra Aprilia e Lanuvio. Stava svolgendo lavori per sistemare un cavo elettrico su parte del tetto del capannone che, secondo quanto appreso, presentava delle parti in eternit. A un certo punto, per cause al vaglio di chi indaga, il tetto ha ceduto facendo precipitare il lavoratore 29enne. 

Morto sul lavoro 

Immediato è scattato l’allarme al personale del 118. Nonostante i tentativi di rianimazione, per Valerio Salvatore non c’è stato nulla da fare. Sul posto, oltre i medici, anche i carabinieri di Lanuvio, il personale del servizio prevenzione e sicurezza del lavoro e della Asl. Adesso si indaga per ricostruire la dinamica della tragedia.

La Procura di Velletri, come atto dovuto per svolgere una serie di indagini, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. L’obiettivo sarà quello di verificare le condizioni di sicurezza sul lavoro. La porzione del capannone dove è avvenuto il cedimento, “marcia” vedendo le prime immagini scattate, è stata sequestrata. Ora la famiglia vuole risposte e giustizia.

Operaio muore incastrato tra i rulli di un macchinario nel Mantovano

Aveva 34 anni. Inutile l’intervento dei colleghi

Morire di lavoro.

È successo ancora in Lombardia. Due morti, e tutti di giovane età, nel giro di due giorni. Prima a Lodi, giovedì scorso, dove a perdere la vita era stato Giampaolo Bodini, 18 anni, e oggi a Mantova. La seconda vittima è un 35enne , Mirko Schirolli di Rivarolo Mantovano, schiacciato dal macchinario a cui era addetto all’interno dello stabilimento Sintostamp di Cividale Mantovano, che si occupa di stampaggio di materiale plastico.

La tragedia si è verificata questa mattina poco prima delle 8. Il giovane, prima di cominciare la produzione, doveva pulire con uno straccio i rulli del macchinario. In servizio, in quel momento, c’era un altro collega che si trovava però distante, dall’altra parte del capannone. Schirolli ha cominciato a svolgere la sua mansione. Si sarebbe avvicinato troppo ai due rulli rimanendo impigliato con un braccio. Il macchinario lo ha risucchiato in un baleno senza lasciargli scampo. Il collega non si è accorto di nulla e solo dopo un po’, quando si è avvinato al macchinario, ha trovato Schirolli riverso, ormai senza vita.

Operaio cade dal tetto per 8 metri nel Reggiano, è grave

Infortunio sul lavoro a Correggio, 29enne all’ospedale

Grave infortunio sul lavoro stamattina a Lemizzone di Correggio, nel Reggiano, dove un operaio edile è caduto da un’altezza di circa 8 metri mentre stava effettuando alcune manutenzioni sul tetto di un capannone aziendale.

Subito sono stati allertati i soccorsi.
    L’uomo – un 29enne di origine egiziana, residente in Toscana – è stato portato d’urgenza in elicottero all’ospedale Maggiore di Parma dove si trova ricoverato nel reparto Obi (osservazione breve intensiva) in prognosi riservata, ma al momento non sarebbe giudicato in pericolo di vita.
    Stando a quanto ricostruito dai carabinieri di Bagnolo in Piano e dal personale del servizio prevenzione e sicurezza della medicina del lavoro dell’Ausl, si sarebbe verificato un cedimento che ha portato l’operaio a precipitare al suolo.