Cade dal balcone mentre lavora, muore un 53enne nel Biellese
La tragedia a Valdilana, il decesso all’ospedale di Novara
Non ce l’ha fatta un 53enne di Valdilana (Biella) precipitato dal balcone al secondo piano mentre – secondo la ricostruzione dei carabinieri – stava effettuando alcuni lavori forse con una scala.
A dare l’allarme un vicino di casa che l’ha trovato privo di conoscenza
Sul posto è intervenuto il 118 con l’ambulanza e l’elisoccorso. Poi la corsa all’ospedale Maggiore di Novara. Troppo gravi le sue condizioni, l’uomo si è spento nella notte.
Chi era Tommaso Altobelli, l’operaio di Cercola morto in un incidente sul lavoro
Si chiamava Tommaso Altobelli, aveva 60 anni e, ieri, venerdì 28 marzo, come ogni giorno, era uscito di casa per lavorare. Ma questa volta non è più tornato. La sua vita si è spezzata mentre lavoravai in via Puccini a Casalnuovo di Napoli, dove stava effettuando riparazioni idrauliche su una tettoia.
Una caduta di sei metri è stata fatale. I soccorsi, giunti tempestivamente, hanno solo potuto constatare il decesso.Tommaso non era solo un operaio, era un uomo amato da tutta la comunità.
Nato a Volla, ma residente a Cercola, marito, padre e appassionato di teatro, era membro della compagnia amatoriale CercolArte, nata per dispensare sorrisi e cultura nei teatri locali.
La morte di Tommaso è l’ennesima di una lunga scia di morti sul lavoro in Campania. Solo negli ultimi giorni, si contano altri tre casi: Nicola Sicignano, Umberto Rosito e Daniel Tafa, uccisi da incidenti evitabili, tra macchinari malfunzionanti, cantieri insicuri e negligenze.
Anche sulla morte di Altobelli, i Carabinieri della tenenza di Casalnuovo hanno aperto un’inchiesta per accertare responsabilità e verificare l’eventuale mancato rispetto delle misure di sicurezza sul luogo di lavoro.
Ancora una volta, dietro i numeri delle statistiche ci sono volti, storie e famiglie spezzate. La Campania piange l’ennesima vittima di un sistema che continua a dimenticare la sicurezza dei lavoratori
Il ragazzo, originario della provincia di Brescia, mentre si trovava all’interno del vano ascensore è stato colpito alla testa da contrappeso. Le sue condizioni sono apparse subito critiche. Era stato rianimato e trasportato con l’elisoccorso in pronto soccorso. L’arrivo in elicottero al Niguarda di Milano e la speranza appesa a un filo che potesse farcela. Nel pomeriggio di oggi, però, il tragico epilogo: i medici ne hanno dichiarato il decesso.
Il meccanico Moreno Finocchio muore schiacciato tra due Open bus in pieno centro
La tragedia si è consumata il 21 marzo in lungotevere Tor di Nona. La vittima, originaria di Anagni, aveva 40 anni e tre figli piccoli
È rimasto schiacciato tra due bus turistici, nel cuore di Roma. Ed è morto dopo quattro giorni di agonia all’ospedale San Camillo. Forse stava lavorando Moreno Finocchio, 40 anni, originario di Anagni, dove lascia una moglie e tre figli piccoli.
Perché il quarantenne si guadagnava da vivere come meccanico e quando è stato travolto stata parlando con l’autista del primo Open bus: gli agenti della polizia locale del I gruppo Trevi dovranno capire adesso se era lì per iniziare una riparazione o se aveva appena concluso un intervento. Se l’ipotesi fosse confermata, si tratterebbe della sedicesima vittima sul lavoro nel Lazio dall’inizio dell’anno, rileva il progetto “Morti di lavoro”, condotto su Facebook da Piero Santonastaso.
Venerdì 21 marzo, alle 13, Finocchio era in piedi, parlava con il conducente di un Open bus parcheggiato regolarmente sullo stallo dedicato in lungotevere Tor di Nona. Un altro bus gemello si è affiancato per parcheggiare e il quarantenne è rimasto schiacciato tra le lamiere dei due bisonti.
Padova, scontro tra tir e furgone: 2 operai morti e uno ferito grave. Lavoravano per la stessa ditta
Il conducente del camioncino avrebbe perso il controllo del mezzo e invaso la corsia opposta. Le vittime erano muratori
Due operai morti e due feriti. Uno in modo molto grave. Sono le vittime di uno scontro frontale tra un tir e un furgone. I tre uomini a bordo del furgone lavoravano come muratori per la stessa ditta. L’incidente è avvenuto a Boscalto, in provincia di Padova.
Le vittime – scrive il Mattino di Padova – erano di origine macedone. Si chiamavano Bajram Bajramoski, 52 anni, e Fuat Etemovski, 64 anni, ed erano residenti a San Zenone degli Ezzelini e a Crespano del Grappa.
Dalle prime ricostruzioni, sembrerebbe che l’uomo alla guida del furgone abbia perso il controllo del mezzo e invaso la corsia opposta. E che il conducente del camion non abbia potuto far nulla per evitare l’impatto. Lo schianto fra i due mezzi è stato violentissimo, i muratori sono rimasti incastrati tra le lamiere.
Tragedia in città, giovane padre muore in ospedale dopo un incidente sul luogo del lavoro
A perdere la vita il 39enne Moreno Finocchio, residente nella frazione di Pantanello ad Anagni
Una tragedia immane in queste ore sta sconvolgendo la cittadina di Anagni, nel nord della provincia di Frosinone. E’ morto dopo cinque giorni di agonia in una letto di ospedale al San Camillo di Roma Moreno Finocchio.
L’uomo di 39 anni che di professione fa il meccanico per una ditta di trasporto venerdì scorso era rimasto vittima di un incidente mentre era al lavoro a Roma.
Da quello che si era riuscito a ricostruire l’uomo sarebbe rimasto schiacciato da un pullman che stava facendo manovra all’interno della ditta dove stava lavorando. Gravi le ferite riportata al torace ed ai polmoni.
L’uomo lascia la compagna e tre figli piccoli. Tanti i messaggi di cordoglio che stanno arrivando ai familiari da parte di tutti coloro che lo conoscevano soprattutto nel quartiere Pantanello dove viveva. Ancora non si hanno notizie sulla data del funerale.
La settimana scorsa un altro giovane ciociaro era morto in un incidente simile a quello di Moreno in provincia di Caserta.
Esplode macchinario: Daniel muore a 22 anni trafitto da una scheggia incandescente
L’incidente il giorno dopo il suo compleanno. Stava lavorando in un’azienda specializzata in stampaggio a caldo di acciaio. I soccorsi sono stati inutili
Tragedia sul lavoro a Maniago, in provincia di Pordenone. Un operaio è morto mentre lavorava in un’azienda specializzata in stampaggio a caldo di acciaio. Si chiamava Daniel Tafa e ieri aveva compiuto 22 anni.
Daniel Tafa era di Vajont (Pordenone). Stava operando su una macchina per stampa di ingranaggi industriali quando una scheggia incandescente lo ha trafitto alla schiena, uccidendolo all’istante. I soccorsi sono stati inutili.
Non è ancora chiaro se è accaduto per un malfunzionamento della macchina oppure per una manovra sbagliata. I carabinieri hanno aperto un’indagine e stanno eseguendo gli accertamenti del caso. L’impianto è stato posto sotto sequestro. Sul posto anche il personale dello Spisal (Servizio di prevenzione, igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro).
L’azienda dove si è verificata la tragedia è la Stm, specializzata in stampaggio a caldo, ricalcatura, stampaggio per estrusione, dove è occupato un centinaio di persone. Il turno della mattina è stato sospeso in segno di lutto e per consentire l’ultimazione dei rilievi. La macchina per lo stampaggio è stata posta sotto sequestro.
Orvieto, operaio muore travolto da autocarro mentre lavora in A1
E’successo poco prima delle 8, sulla A1 Milano-Napoli, all’altezza del km 446. Sulla dinamica sono in corso indagini della polizia stradale di Orvieto. Sul posto anche personale e dirigenti sia della ditta presso cui lavorava l’operaio, sia di Autostrade per l’Italia. Il traffico è rallentato ma scorre sulla corsia di sorpasso
È morto investito da un mezzo pesante mentre stava lavorando sulla carreggiata nord dell’Autosole nei pressi di Orvieto dove era residente. Ha perso così la vita, questa mattina (poco prima delle 8), un operaio di 38 anni, dipendente di una ditta del posto impegnata in interventi di manutenzione in autostrada.
L’operaio si trovava sulla carreggiata ed è stato investito da un mezzo pesante in transito. Sulla dinamica sono in corso indagini della polizia stradale di Orvieto. Presenti sul luogo dell’incidente anche i responsabili dell’azienda per cui lavorava la vittima, insieme a rappresentanti di Autostrade per l’Italia e della Polizia Stradale. Il traffico è rallentato ma scorre sulla corsia di sorpasso.
Sant’Antonio Abate, resta incastrato nel nastro trasportatore: muore operaio di una ditta per lo smaltimento rifiuti
Nicola Sicignano aveva 51 anni, lascia la moglie e due figli. Non ancora del tutto chiare le cause dell’ennesimo incidente mortale sul lavoro dall’inizio dell’anno nel Napoletano. Dure Cgil e Uil
Ancora un incidente mortale sul lavoro in provincia di Napoli. La vittima stavolta è un uomo di 51 anni ed era dipendente di una azienda per lo smaltimento dei rifiuti di Sant’Antonio Abate. Ha perso la vita durante il turno di lavoro di ieri sera e le cause sono ora al vaglio dei carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia e del nucleo investigativo di Torre Annunziata coordinati dalla procura della Repubblica di quest’ultima città.
La vittima si chiamava Nicola Sicignano, era originario di Vico Equense ma risiedeva a Gragnano. Aveva festeggiato il suo compleanno il 10 marzo. Stando ad una prima ricostruzione dei fatti, ancora da verificare, il 51enne sarebbe rimasto incastrato con il braccio e la testa nel nastro trasportatore della linea di lavoro all’interno dell’azienda. Subito dopo l’accaduto i colleghi di lavoro hanno dato l’allarme ma per l’operaio non c’è stato nulla da fare. L’area dell’incidente è stata sequestrata. Indagini in corso anche da parte del Nil di Napoli e dell’Asl.
Malore mentre è al lavoro, muore in azienda a 70 anni
È successo martedì mattina
Dramma in azienda martedì mattina a Roverbella, nel Mantovano ai confini tra Lombardia e Veneto: è qui che un uomo di 70 anni è morto a causa di un malore. Pare stesse lavorando ai vivai Marconi sulla Strada Levata: si è sentito male poco prima delle 7, accasciandosi a terra. I colleghi hanno subito allertato il 112, che ha inviato sul posto l’automedica e un’ambulanza di Soccorso Azzurro con la massima urgenza, in codice rosso.
Nonostante i prolungati tentativi di rianimarlo, il suo cuore non ha più ripreso a battere: i medici intervenuti non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Su quanto accaduto sono in corso gli approfondimenti dei tecnici del Psal dell’Ats Val Padana, il servizio di Prevezione e sicurezza sui luoghi di lavoro dell’autorità sanitaria, con il supporto dei carabinieri di Mantova. I primi accertamenti medico-legali avrebbero confermato la morte per cause naturali.
Fa un volo di 10 metri e cade in un silos: morto operaio di 41 anni
Tragedia sul lavoro nell’azienda Grandi Riso di Pontemaodino in provincia di Ferrara: l’uomo – di un’azienda esterna – stava svolgendo lavori di manutenzione
Codigoro (Ferrara), 21 marzo 2025 – Tragedia sul lavoro nel pomeriggio nell’azienda Grandi Riso di Pontemaodino.
Un uomo, un operaio di 41 anni, di origini romene, di un’azienda esterna che stava svolgendo lavori di manutenzione, è finito dentro un silos facendo un volo di una decina di metri. Nulla da fare per lui.
Sul posto ci sono 118, carabinieri di Codigoro, gli ispettori del lavoro dell’Ausl e vigili del fuoco. Indagini in corso.
Lamezia Terme, operaio muore in seguito a una caduta dal tetto di un capannone
L’uomo, 53 anni, stava lavorando in un sito che produce mangimi, nell’aria industriale, quando è precipitato da un’altezza di 9 metri
Un operaio è morto questa mattina, 21 marzo, in seguito alla caduta da un’altezza di 9 metri. L’uomo, Roberto Falbo, 53 anni, è precipitato dal tetto di un capannone adibito alla produzione di mangimi nell’area industriale di Lamezia Terme, nel Catanzarese. Ancora da ricostruire la dinamica. L’intervento dei soccorsi si è rivelato inutile.
Tragedia in campagna: si ribalta il trattore. Muore giovane agricoltore di 32 anni
Un incidente mortale scuote la comunità rurale: tra dolore e interrogativi, le autorità avviano le indagini
Nel pomeriggio di ieri, giovedì 20 marzo 2025, un grave incidente ha sconvolto la quiete di una zona agricola, dove un trattore si è ribaltato causando la morte di un agricoltore di appena 32 anni.
La tragedia, avvenuta nelle campagne di Celenza Valfortore, in provincia di Foggia, ha lasciato la comunità intera sotto shock e le autorità preposte all’accertamento dei fatti hanno immediatamente avviato le indagini per ricostruire la dinamica dell’incidente.
Secondo le prime ricostruzioni, il mezzo si sarebbe ribaltato più volte, finendo in un terreno scosceso. L’incidente si sarebbe verificato mentre il giovane percorreva la strada provinciale 1, in prossimità dell’ingresso in città.
Nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118 con l’ausilio dell’elisoccorso, il 32enne non è riuscito a sopravvivere alle ferite riportate.
Muore operaio della logistica investito da un tir nel Casertano
L’uomo, 41 anni, è finito sotto al mezzo in retromarcia nel piazzale dell’azienda per la quale lavorava a Maddaloni
L’ultima vittima sul lavoro questa mattina, 20 marzo, a Maddaloni, in provincia di Caserta: un operaio di 41 anni, Tommaso Geremia, è morto dopo essere stato investito nel piazzale dell’azienda per la quale lavorava. Secondo le prime ricostruzioni, a mettere sotto l’uomo sarebbe stato un tir in retromarcia. Inutile l’intervento dei sanitari del 118.
Sul decesso indaga la Procura di Santa Maria Capua Vetere: il tir è stato sequestrato, mentre la salma dell’operaio è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta per gli esami autoptici.
Operaio di 22 anni rimane folgorato mentre pota gli alberi
Il giovane è gravissimo. Durante i lavori a Castello d’Argile avrebbe urtato un cavo dell’illuminazione pubblica
n operaio di 22 anni è rimasto folgorato mentre potava degli alberi a Castello d’Argile (Bologna). Il giovane è stato trasportato con urgenza al centro grandi ustionati dell’Ospedale Bufalini di Cesena: è in condizioni gravissime.
L’incidente
Dell’incidente avvenuto nelle campagne di Castello d’Argile si sa ancora poco. Il 22enne doveva potare dei rami di alcune piante quando sarebbe rimasto folgorato. L’operaio, secondo una prima ipotesi, avrebbe urtato un cavo dell’illuminazione pubblica. Immediato l’intervento dei soccorsi. Sul posto sono arrivati i carabinieri e il 118. Il ragazzo è stato quindi trasportato in gravissime condizioni al centro grandi ustionati del Bufalini di Cesena.
Sul luogo dell’incidente è arrivato anche il sindaco di Castello d’Argile, Alessandro Erriquez. Il primo cittadino ha dato supporto alla famiglia del giovane che era in stato di shock e ha ribadito l’importanza di garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutti i cittadini. Erriquez è anche in contatto con il sindaco di Pieve di Cento, Luca Borsari, il comune di residenza del 22enne.
Operaio precipita dal tetto: volo di 4 metri
Grave infortunio sul lavoro ieri a Cuccurano. Gravemente ferito un 44enne trasferito in eliambulanza all’ospedale di Ancona
Fano, 20 marzo 2025 – Grave infortunio sul lavoro ieri mattina a Cuccurano, lungo la Strada Nazionale Flaminia, dove un operaio di 44 anni, cittadino dell’Est Europa regolarmente presente in Italia e con un contratto di lavoro regolare, è precipitato dal tetto di un’abitazione privata mentre era impegnato in lavori di ristrutturazione. L’uomo stava sistemando la copertura dell’edificio quando, improvvisamente, la struttura ha ceduto sotto il suo peso, facendolo precipitare da un’altezza di circa quattro metri. L’impatto al suolo è stato violento e ha reso necessario l’intervento immediato dei soccorsi.
Sul posto è arrivata un’ambulanza del 118, che ha valutato le condizioni dell’uomo e, considerando la gravità dei traumi riportati, ha richiesto l’intervento dell’eliambulanza Icaro per il trasporto all’ospedale regionale di Torrette ad Ancona. Le sue condizioni non sono ancora del tutto chiare: i soccorritori hanno riscontrato traumi multipli da caduta, ma non è stato specificato se l’operaio fosse cosciente al momento del trasporto. L’altezza della caduta e la dinamica dell’incidente lasciano ipotizzare conseguenze serie, anche se al momento non si hanno ulteriori dettagli sul quadro clinico.
Incidente sul lavoro a Cesenatico, operaio folgorato mentre pota i rami di un albero
L’uomo, un 36enne, è stato portato in gravi condizioni all’ospedale Bufalini di Cesena: ha toccato i cavi della linea della corrente elettrica mentre stava utilizzando una motosega
Cesenatico (Cesena), 18 marzo 2025 – Le ambulanze del 118 hanno viaggiato a sirene spiegate per salvare l’ennesima vittima di un incidente sul lavoro.
Dettagli dell’incidente nelle campagne di Cesenatico
È accaduto questa mattina in via Montaletto, dove una squadra di una ditta di Cesena era impegnata in lavori di manutenzione e sistemazione del verde. Un operaio di 36 anni stava utilizzando una motosega per potare i rami di un pino, quando improvvisamente ha toccato i cavi aerei della linea della corrente elettrica. L’uomo è rimasto folgorato, ma ha avuto la forza di urlare e chiedere aiuto
Immediatamente è stato soccorso dai colleghi, che hanno dato l’allarme e hanno fatto di tutto per tenerlo in vita, aiutati anche da un passante che ha prestato soccorso.
Interventi di soccorso e indagini
Dopo qualche minuto sono giunte l’automedica e l’ambulanza del 118. I sanitari hanno stabilizzato il ferito, che è stato trasportato all’ospedale Bufalini di Cesena con il codice rosso.
Strage sul lavoro, il record da brivido del 17 marzo: 6 morti bianche in un giorno
Da Terni, Salerno, Palermo e Siracusa, operai e braccianti le vittime. In Sicilia lutto cittadino sino ai funerali di 3 braccianti agricoli
Strage sul lavoro, il record da brivido del 17 marzo: 6 morti bianche in un giorno
E’ una lunga scia di sangue che macchia il Paese, una ferita che si è aperta domenica lunedì 10 marzo a Terni con il 26 enne Sanderson Mendoza, dipendente della Tapojärvi Italia, società specializzata nella movimentazione di materiali utilizzati nell’industria siderurgica, rimasto ustionato durante il lavoro. Il 17 marzo è morto nel reparto Grandi Ustionati dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma.
A Salerno si ribalta un mezzo, morto un operaio
E sempre il giorno maledetto, il 17, a Salerno, un uomo di 73 anni è morto nel ribaltamento di un mezzo meccanico che stava guidando nel suo terreno.
Palermo, cade dal tetto di una villetta
A Palermo, invece, un operaio di 55 anni, Antonio Alongi, all’interno di una abitazione, sulla strada che porta alla frazione di San Martino delle Scale. L’uomo stava lavorando sul tetto di una villetta a due elevazioni, quando è precipitato da un’altezza di tre metri.
Tre operai agricoli muoiono in provincia di Siracusa
In provincia di Siracusa, invece, un pullmino a nove posti utilizzato per trasportare operai agricoli da e per gli aranceti, si è scontrato con un furgone cassonato. Il bilancio è pesantissimo: tre morti e 7 feriti. Gli operai si chiamavano Rosario Lucchese, 18 anni, Salvatore Lanza, 54 anni e Salvatore Pellegriti, 56 anni, tutti braccianti impegnati nella raccolta delle arance. Ad Adrano il sindaco Mancuso ha proclamato il lutto cittadino sino alle esequie.
Travolto da furgone in A13, morto operaio di cantiere mobile
Indaga la Procura di Rovigo per omicidio stradale
Un 40enne è morto oggi sull’Autostrada A13 all’altezza di Villamarzana (Rovigo).
È stato travolto da un furgone che viaggiava in direzione Bologna. Il conducente non ha visto l’operaio che segnalava con bandiere un cantiere mobile. Sul posto la Polizia stradale per i rilievi e i Vigili del fuoco per mettere in sicurezza l’area.
Tragedia sul lavoro, malore fulminante per un operaio: muore a 53 anni
Per l’uomo i soccorsi si sono rivelati inutili. Si è accasciato improvvisamente davanti ai colleghi
Stroncato da un malore fulminante mentre era al lavoro. La tragedia si è consumata ad Anagni, in provincia di Frosinone. E la vittima è un operaio di 53 anni, di origine straniera ma residente nella provincia di Latina.
Da quanto emerso nel corso dei primi accertamenti, l’uomo stava svolgendo lavori per una ditta esterna presso un’impresa di Anagni. Come riportato da Frosinone Today, era intento in particolare ad effettuare interventi di resinatura. All’improvviso si è accasciato a terra davanti agli occhi dei colleghi, che hanno immediatamente lanciato l’allarme e richiesto l’intervento dei soccorsi. I sanitari del 118 al loro arrivo non hanno però potuto far altro che constatare il decesso dell’operaio.
Boscaiolo 23enne muore colpito da un sasso in Alto Adige
L’incidente è avvenuto in tarda mattinata in val Sarentino
Un boscaiolo di 23 anni è morto, dopo essere stato colpito da un sasso, mentre lavorava lungo una strada forestale in val Sarentino, in Alto Adige.
L’incidente si è verificato in tarda mattinata nei pressi del rio Tanzbach, in località Wildlahn, dove il giovane del posto stava effettuando lavoro. Sul posto sono intervenuti la Guardia di finanza, il soccorso alpino e l’elicottero di soccorso Pelikan 1