Archivi categoria: Morti e Infortuni sul Lavoro

21 Marzo

Cade in uno scavo stradale, morto a Lucca operaio 52enne

Infortunio mortale sul lavoro in via dei Dorini a Lucca questa mattina intorno alle 8. Un uomo di 52 anni è caduto all’interno di uno scavo in un cantiere stradale dove sono in corso i lavori per una fognatura. La dinamica dell’incidente è da chiarire perché il corpo era sepolto nello scavo solo per la parte inferiore. Indagini in corso da parte degli inquirenti

Quando i sanitari sono intervenuti sul posto non c’era più niente da fare ed è stato quindi constatato il decesso dell’operaio. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 con l’automedica di Lucca e l’ambulanza. Inizialmente era stato attivato anche l’elisoccorso Pegaso ma, vista la constatazione del decesso, il suo intervento non è stato purtroppo più necessario. Sul posto anche le forze dell’ordine e gli operatori della Prevenzione Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro della Asl.

Incidente sul lavoro, muratore travolto durante la demolizione di un ristorante

Si tratta di un uomo di 40 anni, ferito gravemente ad una gamba

Ennesimo incidente sul lavoro, questa volta a Vaglia, nel Mugello (Firenze). Ad essere rimasto ferito un muratore di 40 anni, mentre stava lavorando all’interno di un ristorante. Secondo le prime informazioni, il 40enne sarebbe stato travolto dal forno delle pizze, ancora installato all’interno della struttura in fase di demolizione. Questo lo avrebbe investito

Immediati i soccorso

Tutta da chiarire l’esatta dinamica dell’incidente di questa mattina, giovedì 21 marzo 2024. Immediati i soccorsi, chiamati dal colleghi sul posto. E’ stato fatto salire in volo anche l’elisoccorso Pegaso. Il 40enne è stato trasportato all’ospedale di Careggi.

20 Marzo

Precipita dall’impalcatura mentre lavora: operaio 37enne portato d’urgenza in ospedale

Stava installando una grondaia quando è improvvisamente caduto nel vuoto da un’altezza di 7 metri. Soccorso dal 118 e trasportato in elicottero al “Bufalini”

Un grave infortunio sul lavoro è avvenuto mercoledì mattina nei lidi ravennati. Attorno alle 10, in viale Leonardo a Lido Adriano, un lattoniere intento a installare la grondaia di un residence è improvvisamente caduto dall’impalcatura da un’altezza di circa 7 metri, precipitando violentemente al suolo. L’operaio è stato prontamente soccorso dal 118, giunto sul posto con elicottero e ambulanza. Il ferito, un 37enne originario dell’Europa orientale, sarebbe rimasto sempre cosciente, ma vista la gravità della caduta, i medici hanno deciso di portarlo d’urgenza all’ospedale Bufalini di Cesena con l’elimedica. Sul posto per chiarire la dinamica dell’infortunio i Carabinieri della stazione di Lido Adriano e la Medicina del Lavoro.

Morto Pasquale Mencagli, chi era l’uomo deceduto mentre tagliava la legna. Era conosciuto e stimato

Si chiamava Pasquale Mencagli ed aveva 64 anni, l’uomo morto sul lavoro martedì 19 marzo. Era tifernate e viveva in una frazione a sud del capoluogo. Mencagli era un coltivatore di tabacco con diversi appezzamenti di terreno sia nell’alta Umbria che nelle Marche che gestiva assieme al fratello, nel periodo invernale si occupavano anche una attività di taglia boschi, quindi una persona esperta vista l’età. Un uomo molto conosciuto e stimato. Ovviamente nel dolore più totale la famiglia, la moglie e i due figli di Pasquale. Cordoglio nell’intera comunità della zona sud del territorio comunale e nel dolore anche il sindaco Luca Secondi dato che l’uomo era un parente diretto di sua madre. Secondo una prima ricostruzione, Mencagli avrebbe tentato di evitare di essere colpito da una pianta che ha ceduto, ma mentre correva via dal pericolo sarebbe inciampato e caduto, battendo con violenza la testa. E’ stata disposta l’autopsia.

17 Marzo

Operaio muore colpito da una corda in un bosco delle Dolomiti

La vittima è un 41enne bosniaco che stava lavorando in un cantiere a San Pietro in Cadore. Purtroppo inutile l’intervento del 118 con l’elisoccorso

Belluno, 17 marzo 2024 – Ancora un morto sul lavoro. Nel pomeriggio ha perso la vita un operaio bosniaco di 41 anni in un incidente avvenuto in un bosco in Val Visdende, nel comune di San Pietro di Cadore (Belluno). L’allarme al Suem 118 è giunto intorno alle 14.10. Secondo una prima ricostruzione dell’episodio, l’uomo sarebbe stato colpito a morte da una corda staccatasi in un cantiere. Sul posto, con l’elisoccorso sono intervenuti i tecnici dello Spisal dell’Ulss 1 Dolomiti e i carabinieri.

Agricoltore muore travolto da una motofalciatrice a Rossano Veneto

Il 46enne Alessandro Campagnolo stava lavorando in un terreno di sua proprietà, non ci sarebbero testimoni dell’incidente

L’agricoltore 46enne Alessandro Campagnolo ha purtroppo perso la vita ieri, domenica 17 marzo 2024, a Rossano Veneto mentre lavorava a bordo della sua motofalciatrice: per cause ancora da accertare, la vittima è stata travolta e uccisa dal mezzo agricolo

Secondo le prime ricostruzioni, nel pomeriggio di ieri, domenica 17 marzo 2024, l’agricoltore stava guidando una motofalciatrice in un terreno di sua proprietà in via Novellette quando è stato improvvisamente travolto e ucciso dal mezzo.

Policoro, le gambe incastrate nella motozappa in movimento: muore carabiniere in pensione

L’uomo, un 66enne, stava lavorando in un suo fondo. A nulla è valso l’intervento dei vigili del fuoco e dell’elisoccorso del 118

POLICORO – Nella mattinata di oggi, un uomo di 66 anni, Alessandro Fabiano, carabiniere in pensione e residente a Policoro, in provincia di Matera, è deceduto a causa di un incidente con la motozappa in un fondo di proprietà in via Angeli della Strada

14 Marzo

Morti sul lavoro, quattro vittime tra Caserta, Trento, Brindisi e Frosinone

Si tratta di un 26enne, un 59enne, un 37enne e un 60enne: due schiacciati da un macchinario, uno travolto da un muletto e uno caduto dal compattatore per la raccolta differenziata dei rifiuti sul quale stava prestando servizio

Ancora quattro morti sul lavoro. 

San Marco Evangelista (Caserta), un 26enne impiegato nello stabilimento dell’azienda “Laminazione sottile”, che produce laminati in alluminio, è stato schiacciato da un macchinario per cause ancora in via di accertamento. A Tiarno di Sopra (Trento), un 59enne, di origini polacche, sarebbe stato travolto da un muletto all’interno di una falegnameria. A Brindisi, un operaio di 37 anni è morto schiacciato da un macchinario che stava manovrando nella sede di un’impresa di lavorazione di materie plastiche che si trova nella zona industriale. A San Giorgio a Liri, vicino a Frosinone, un operatore ecologico di sessant’anni è caduto dal compattatore per la raccolta differenziata dei rifiuti sul quale stava prestando servizio.

L’incidente sul lavoro a San Marco Evangelista (Caserta)

 La vittima, originaria di Volla, in provincia di Napoli, si chiamava Giuseppe Borrelli. L’incidente e la morte dell’operaio sono avvenute martedì. “Per Fiom, Fim Uilm inaccettabile la frequenza con cui si ripetono le morti sul lavoro, la Campania è una delle principali regioni in cui si verificano incidenti mortali”, scrivono i sindacati in una nota in cui annunciano uno sciopero. “Le organizzazioni sindacali auspicano che le autorità competenti facciano velocemente chiarezza su quanto accaduto, queste morti non sono delle tragiche fatalità, ma conseguenze di un sistema profondamente sbagliato, anteponendo il profitto al valore della vita. Il sindacato ribadisce con insistenza l’investimento di risorse per rafforzare e migliorare un sistema di prevenzione garantendo la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro. Bene hanno fatto le Rsu dello stabilimento di Laminazione Sottile, a fermare immediatamente gli impianti proclamando lo sciopero su tutti i turni di lavoro, proseguendo anche per la giornata odierna. Fiom, Fim Uilm di Caserta, contro la strage quotidiana di morti sul lavoro indicono 4 ore di sciopero provinciale in tutte le aziende metalmeccaniche del territorio, per giovedì 14 marzo. Non si può morire di lavoro, in un Paese civile non possono e non devono bastare gli appelli e le frasi di circostanza, ci vogliono misure atte a ridare dignità al lavoro”, fanno sapere i sindacati. 

L’incidente sul lavoro a Tiarno di Sopra (Trento)

 La vittima, nato in Polonia e residente a Ledro (Trento) è morto mercoledì mattina in un incidente che si è verificato verso le 10:45. Al vaglio della polizia locale la dinamica dell’incidente. Gli inquirenti non escludono il malore. Nonostante i soccorritori abbiano tentato le manovre di rianimazione, per l’uomo non c’è stato nulla da fare.

L’incidente sul lavoro a Brindisi

 L’incidente mortale sul lavoro a Brindisi è avvenuto nella tarda mattinata di mercoledì. Stando a quanto ha appreso LaPresse, l’uomo, residente a Tuturano (Brindisi), stava manovrando un carroponte con un’anima di ferro che, per cause da accertare, gli è finito addosso. L’operaio ha chiesto aiuto ed è stato soccorso, ma è morto in ospedale. Sul posto sono intervenuti gli agenti della questura di Brindisi e gli ispettori dello Spesal. La procura di Brindisi ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. L’incidente si è verificato all’interno dello stabilimento della multinazionale Jindal. I funzionari dello Spesal e della Questura di Brindisi hanno già raccolto alcune testimonianze dei colleghi della vittima ed effettuato rilievi nell’area interessata dall’incidente. L’operaio era sposato e aveva due figlie. 

L’incidente sul lavoro a San Giorgio a Liri (Frosinone)

 Sarà l’esame medico legale a stabilire se abbia avuto un malore o siano altre la cause del decesso del lavoratore che intorno alle ore 14 di mercoledì è caduto dal compattatore per la raccolta differenziata dei rifiuti sul quale stava prestando servizio. L’uomo era dipendente della società che ha vinto la gara per effettuare il servizio di raccolta e trasferimento dei rifiuti urbani allo stabilimento provinciale che si occupa del riciclo e dello smaltimento. Inutile ogni soccorso. Sul posto è intervenuto il personale sanitario del 118 di Cassino e i carabinieri della compagnia di Pontecorvo.

13 Marzo

Brindisi, operaio muore schiacciato da un macchinario

L’incidente è avvenuto in un’azienda di lavorazione di materie plastiche nella zona industriale. Il 37enne è stato soccorso da alcuni colleghi e portato d’urgenza in ospedale, dove è morto poco dopo l’arrivo

Un operaio di 37 anni è morto in un incidente sul lavoro avvenuto in un’azienda di lavorazione di materie plastiche nella zona industriale di Brindisi. Secondo una prima ricostruzione al vaglio della polizia, l’uomo sarebbe stato schiacciato da un macchinario. La dinamica al momento è in corso di approfondimenti da parte degli investigatori. L’operaio è stato soccorso da alcuni colleghi e condotto d’urgenza in ospedale, dove è morto poco dopo l’arrivo. Sul posto anche personale dello Spesal (Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro). 

TRAGEDIA/ LEDRO/ LOCALITÀ TIARNO

Perde la vita mentre è al lavoro in segheria

L’operaio aveva 59 anni. Indagini in corso da parte di carabinieri e Uopsal per ricostruire l’esatta dinamica della morte

Tragedia sul lavoro questa mattina, mercoledì 13 marzo, in una segheria a Tiarno di Sopra, si tratta dell’azienda Ampola Legnami: un operaio di 59 anni, nato in Polonia ma residente a Bezzecca, ha perso la vita. Stando a una prima ricostruzione, l’uomo è stato trascinato dal muletto, forse a seguito di un malore. Non è escluso che venga effettuata l’autopsia. 

La chiamata al 112 è arrivata alle 10:48 e sul posto è arrivata un’ambulanza e l’elicottero di soccorso. Ogni tentativo di rianimare l’operaio è stato vano: l’uomo, infatti, è morto sul colpo. Solo qualche ora prima, un altro grave incidente sul lavoro è avvenuto a Bellamonte.

Si sente male mentre lavora, muore operaio in Fincantieri

A Castellammare di Stabia, indagini della procura

Un operaio è morto nel pomeriggio mentre era al lavoro nello stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia: secondo una prima ricostruzione, l’uomo, 41 anni, originario dello Sri Lanka e dipendente di una impresa esterna al cantiere navale, stava lavorando sullo scafo di una nave della Marina militare, quando è stato colto da un malore.
    Era su una scala, si è accasciato e non ha più ripreso conoscenza.

A nulla sono serviti i soccorsi e i tentativi di rianimarlo.

12 Marzo

Brescia, operaio cade nel vuoto e muore in un cantiere

La tragedia è avvenuta a Carpenedolo, la vittima è un 43enne di origini albanesi

Un operaio di origini albanesi di 43 anni è morto questa mattina in un cantiere a Carpenedolo, in provincia di Brescia. Secondo le prime ricostruzioni l’uomo – che era al lavoro nel cantiere per conto di una ditta esterna – è precipitato nel vuoto ed è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Desenzano e i tecnici dell’Ats di Brescia.

Lavoratore morto nel Casertano, era stato assunto un mese fa

Il 26enne era da solo al momento dell’incidente

Si chiamava Giuseppe Borrelli, di 26 anni, il lavoratore deceduto ieri a San Marco Evangelista (Caserta) nello stabilimento dell’azienda Laminazione Sottile.


    Il giovane risiedeva a Volla (Napoli) e secondo quanto emerso dai primi accertamenti effettuati dai poliziotti del Commissariato di Maddaloni e dal personale dell’Asl di Caserta, il giovane pare fosse stato assunto appena un mese fa, ad inizio febbraio.
    Ieri sera l’incidente è avvenuto poco dopo le 19, quando il ragazzo era da solo ed era alle prese con un macchinario, in cui poi è stato ritrovato senza vita da un collega; il 26enne presentava profondi tagli alla parte superiore del corpo. Sarà l’autopsia a chiarire le cause del decesso. Sull’infortunio mortale la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.

9 Marzo

Gru urta cavi alta tensione, operaio folgorato nel Salernitano

L’operaio stava effettuando il movimento di mangimi tra i due rimorchi in un parcheggio lungo la strada provinciale 30, quando, secondo una prima ricostruzione, la gru del rimorchio avrebbe toccato i cavi dell’energia elettrica

Stava scaricando i mangimi da due rimorchi, quando il carro gru avrebbe urtato i cavi dell’alta tensione sovrastanti. È morto folgorato un autista di tir a Eboli, nel Salernitano. L’incidente sul lavoro, avvenuto intorno alle 12.30, è costato la vita a un uomo di nazionalità indiana di 27 anni. L’operaio stava effettuando il movimento di mangimi tra i due rimorchi in un parcheggio lungo la strada provinciale 30, quando, secondo una prima ricostruzione, la gru del rimorchio avrebbe toccato i cavi dell’energia elettrica. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, sono intervenuti i sanitari 118 che hanno trasportato l’uomo in ospedale, dove è deceduto. La salma potrebbe essere restituita a breve ai familiari. Accertamenti sono in corso da parte dei carabinieri della compagnia di Eboli. 

Gli cade addosso un quadro elettrico mentre scarica merce alla Kme, è grave

L’uomo, di 72 anni, sarebbe stato colpito dal materiale elettrico che stava prelevando da un furgone: è stato portato a Cisanello con Pegaso in codice rosso. Fiom Cgil: “Già spesso segnalata la presenza di persone molto avanti con l’età e già pensionate”

Lo ha travolto un grosso quadro elettrico, facendolo cadere a terra. Ha riportato un grave trauma toracico e cranico, oltre alla sospetta frattura del femore, un lavoratore di una ditta esterna che stava eseguendo lo smontaggio di un macchinario per conto di Kme.

E’ in gravi condizioni l’operaio di 72 anni, lavoratore della cooperativa Fanin, rimasto ferito in un infortunio sul lavoro avvenuto questa mattina (8 marzo) attorno alle 9,45 all’interno dello stabilimento Kme di Fornaci di Barga. Secondo quanto riferito dal 118, che ha subito inviato sul posto un’ambulanza infermieristica della Misericordia del Barghigiano e ha fatto levare in volo l’elisoccorso Pegaso, l’uomo ha riportato un trauma toracico e una sospetta frattura del femore cadendo sotto il peso del pannello di un macchinario che era arrivato dal Veneto allo stabilimento Kme di Fornaci di Barga. L’urto lo ha fatto cadere a terra rovinosamente l’operaio, un ex dipendente dell’azienda Kme che era però andato in pensione da tempo. Questa mattina si trovava nello stabilimento come collaboratore della cooperativa Fanin, una ditta esterna che svolgeva attività di facchinaggio per conto di Kme.

Il 72enne, ex lavoratore Kme in pensione, era in azienda, secondo quanto appreso, per conto di una ditta esterna. Sull’incidente esprime perplessità e preoccupazione la Fiom Cgil: “Quello che la Fiom Cgil Lucca ritiene più grave è che da anni la Rsu avesse molte volte segnalato alla direzione aziendale l’inopportuna presenza nello stabilimento di persone molto avanti con l’età e già pensionate. Non per una questione discriminatoria – si legge in una nota del sindacato -, ma semplicemente per rivendicare tanto il diritto alla loro sicurezza quanto la possibilità di andare in pensione al raggiungimento dei requisiti di età. È infatti problematico che le imprese possano, per loro interesse, continuare a trascurare tale questione. Per questo, come previsto dalle regole della nostra organizzazione sindacale, valuteremo le eventuali azioni in giudizio”.

8 Marzo

Perde il controllo della betoniera e si ribalta: autista 53enne perde la vita

La squadra dei Vigili del Fuoco di Bisaccia è ancora sul posto per la messa in sicurezza del pesante mezzo e per dare assistenza per il suo recupero ed i rilievi da parte degli organi competenti

La squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Bisaccia, alle ore 09’43 di questa mattina 8 marzo, è intervenuta in contrada Ischitella sempre a Bisaccia, per un grave incidente stradale che ha visto coinvolta una betoniera la quale è uscita di strada finendo nella scrpata sottostante ribaltandosi. L’uomo alla guida di 53 anni è rimasto incastrato sotto il pesante automezzo e per poterlo liberare si è reso necessario anche l’intervento dell’autogru dalla sede centrale di Avellino. Con non poche difficoltà l’uomo è stato liberato e affidato alle cuere dei sanitari del 118 fatti intervenire i quali viste le condizioni del malcapitato hanno richiesto l’invio dell’eliambulanza prontamente giunta sul posto. Purtroppo l’uomo è deceduto durante i tentativi di rianimazione. I carabinieri hanno effettuato i rilievi del caso.

Amianto : Sentenze

Amianto, 32 ex dipendenti filateria Matesi di Termini avranno diritto a rivalutazione della pensione

Lo stabilisce la Corte d’appello di Palermo che ha condannato l’Inps a riliquidare l’assegno con adeguamento e maggiorazioni più arretrati

Sono 32 gli ex dipendenti della filateria Matesi Spa di Termini Imerese (Pa) esposti all’amianto che hanno diritto sia al prepensionamento che alla rivalutazione della pensione. Lo stabilisce la corte di appello di Palermo che ha condannato l’Inps a riliquidare le pensioni con l’adeguamento e le maggiorazioni dei benefici contributivi per esposizione ad amianto. Percepiranno anche gli arretrati per 10 anni antecedenti la domanda amministrativa che, tenendo conto della durata del processo, saranno conteggiati per quasi 20 anni. 

In primo grado il Tribunale di Termini Imerese aveva accolto 21 ricorsi dei 60 lavoratori della Matesi (poi divenuto Filatura di Campofelice spa) che avevano optato per il prepensionamento a seguito del fallimento dell’azienda depositando la certificazione di esposizione rilasciata dall’Inail e presentando la richiesta di benefici contributivi all’Inps che aveva respinto la richiesta appellandosi alla presunta “incumulabilità” della prestazione previdenziale perché già beneficiari di una pensione, come “Lavoratori Socialmente Utili” (Lsu), in base alla legge regionale 12/99.

l gruppo, rappresentato da Fedele Incandela, si era pertanto rivolto all’avvocato Ezio Bonanni, presidente osservatorio nazionale amianto, per avviare un’azione giudiziaria per la tutela dei diritti ottenendo dall’Inps il risarcimento contributivo con rivalutazione della pensione, maggiorata di circa 500 euro mensili, oltre alla liquidazione degli arretrati di almeno dieci anni dalla domanda. L’ente di previdenza ha però impugnato la decisione, ottenendo invece un’ulteriore condanna della corte d’appello. 

Queste pronunce, che sono innovative perché impongono all’Inps di applicare i benefici amianto a tutti i lavoratori, anche quelli che avevano ottenuto altri benefici tra cui quelli socialmente utili. “Tutti questi lavoratori sono stati esposti ad amianto dagli anni 60 e, alla chiusura dello stabilimento nel settembre 1995, sono stati collocati prima in cassa integrazione, – dichiara Bonanni – poi adibiti ai lavori socialmente utili e, successivamente, i pochi sopravvissuti ai numerosi casi di mesotelioma, tumore del polmone ed altre malattie asbesto correlate, sono stati collocati in pensione. Oggi per tutti finalmente l’ulteriore sentenza di accoglimento delle sacrosante istanze”.

6 Marzo

Giovane operaio colpito a testa e torace da un pesantissimo carico sospeso: è grave

L’infortunio è avvenuto alla Reggiana Riduttori di San Polo: il lavoratore è stato portato in elicottero all’ospedale di Parma in gravi condizioni

Il grave infortunio sul lavoro è avvenuto questa mattina, intorno alle 11,30, alla sede della Reggiana Riduttori, nella sede di via Martiri di Marzabotto 7 a San Polo d’Enza, in provincia di Reggio Emilia. L’azienda è leader nel settore della progettazione e produzione di riduttori per l’industria della produzione dello zucchero.