Archivi categoria: Morti e Infortuni sul Lavoro

21 Gennaio 2024

Il mezzo prende fuoco: operaio muore tra le fiamme

L’incidente avvenuto in provincia di Brescia: la vittima è un uomo di 52 anni. I vigili del fuoco hanno scoperto il cadavere soltanto dopo aver spento l’incendio

Ancora un drammatico incidente sul lavoro, stavolta alla Feralpi di Lonato del Garda, in provincia di Brescia. Nella mattina di oggi, domenica 21 gennaio, un uomo di 52 anni ha perso la vita nell’incendio che ha coinvolto il mezzo su cui stava operando. Secondo una prima ricostruzione, l’operaio stava spostando del materiale incandescente quando, per cause ancora da accertare, lo avrebbe rovesciato sul mezzo, innescando il rogo.

L’allarme è scattato poco dopo le 5, quando ancora non era sorto il sole: i vigili del fuoco giunti nell’acciaieria hanno trovato il mezzo ancora in fiamme. A quel punto i pompieri hanno scoperto che era in turno un operaio: hanno provato a contattarlo,ma senza esito. Una volta spente le fiamme, dopo circa mezz’ora di lavoro, è stata fatta la macabra scoperta: a bordo del mezzo carbonizzato c’era il corpo del 52enne. I rilievi del caso sono affidati ai carabinieri e ai tecnici di Ats e Arpa. La vittima sarebbe un operaio di una ditta esterna all’azienda. 

Trattore si ribalta nei campi, agricoltore 21enne in gravi condizioni al San Matteo

Il giovane è stato trasferito al Policlinico in elisoccorso, ferito anche il padre

Incidente nel pomeriggio di domenica a Silvano Pietra dove un agricoltore 21enne è rimasto gravemente ferito dopo essere stato travolta da un trattore.

Travolto da trattore

Nel pomeriggio di domenica 21 gennaio 2024 i Vigili del Fuoco di Voghera sono intervenuti a Silvano Pietra per il ribaltamento di un mezzo agricolo.

La dinamica esatta dell’incidente resta ancora da chiarire: due agricoltori, padre e figlio di 49 e 21 anni, stavano lavorando nei campi. Sembra che uno si trovasse alla guida del mezzo agricolo, mentre l’altro è stato comunque travolto dallo stesso mezzo che si è ribaltato. L’incidente è avvenuto in località Cascina Bettolino intorno alle 16.30.

19 Gennaio 2024

Operaio cade da un tetto e muore sul colpo, il lavoro si ferma in segno di cordoglio

Tragedia alla Cnh di Jesi, il 55enne stava eseguendo dei lavori di manutenzione. I colleghi sono rimasti molto provati dall’accaduto, i sindacati: “La salvaguardia della vita e la salute dei lavoratori deve essere un dovere dello Stato”

esi (Ancona), 19 gennaio 2024 – Un operaio di 55 anni è morto questa mattina, intorno alle 10.30, precipitando da un tetto alla Cnh di Jesi, azienda che produce trattori. Pare che l’uomo fosse impegnato in lavori di manutenzione alla copertura del tetto. 

L’incidente sarebbe avvenuto mentre l’uomo, insieme ad un collega, stava collocando dei pannelli isolanti, quando è precipitato nel piazzale. Il 55enne sarebbe precipitato da un’altezza di oltre 7 metri. 

Sul posto sono intervenuti i carabinieri e le ambulanze della Croce Verde. I sanitari hanno tentato invano di rianimarlo per una trentina di minuti, prima di constatarne il decesso.

Dall’ospedale di Torrette è stata inviata anche l’eliambulanza: il personale si è calato con il verricello sul piazzale, ma per il 55enne, dipendente di una ditta esterna alla Cnh, non c’era più nulla da fare. E’ morto sul colpo.  La dinamica dell’incidente è al vaglio dei carabinieri. 

Fabbro muore avvolto dalle fiamme nel Fermano

Seconda morte sul lavoro oggi nelle Marche: dopo l’operaio di una ditta esterna caduto da un tetto a Jesi, un fabbro è morto avvolto dalle fiamme nel suo laboratorio a Rapagnano, in provincia di Fermo.

Paolo Mariani, 62 anni, stava lavorando nel seminterrato della sua abitazione quando è scoppiato un incendio: l’uomo è stato avvolto dalle fiamme, forse divampate a causa di qualche sostanza chimica presente sulla tuta.

Secondo altre ipotesi avrebbe preso fuoco la bombola per la fiamma ossidrica.

Il corpo di Mariani è stato rinvenuto in un bagnetto, adiacente il laboratorio. Sul luogo vigili del fuoco e carabinieri.

Operaio schiacciato a Monfalcone in Fincantieri, è grave

Un operaio di 23 anni, di origini bengalesi, è rimasto schiacciato da un ponteggio all’interno dei cantieri navali di Fincantieri a Monfalcone (Gorizia): il giovane è stato ricoverato all’ospedale triestino di Cattinara in codice rosso.

Ha subito un trauma cranico e toracico, la prognosi è riservata.
    L’infortunio è avvenuto questa mattina verso le 8.30.
    L’operaio è rimasto schiacciato da pesanti strutture metalliche per la cui rimozione sono dovuti intervenire i vigili del fuoco.
    Questi utilizzando un autogru sono riusciti a liberare il giovane che è stato poi preso in carico dai soccorsi sanitari.
    L’area del sinistro, su disposizione della magistratura, è stata posta sotto sequestro.

Operaio schiacciato da camion, titolare ‘è un dipendente esperto’

E’un operaio esperto, lavora con noi da circa quattro anni e ha sempre fatto questo lavoro.

Non capiamo come possa essere successo, non è mai capitato nulla del genere in 60 anni di attività della nostra azienda”.

Così all’ANSA Heribert Heresaz, titolare dell’impresa per cui lavora Mohamed Oueslati, l’operaio rimasto gravemente ferito ieri in un incidente sul lavoro a Châtillon. Il dipendente, di 59 anni, originario della Tunisia, vive ad Aosta con la sua famiglia, e in queste ore si trova in sala operatoria all’ospedale Parini del capoluogo regionale. “Era a terra in quel momento, è rimasto schiacciato fra il furgone e il muro di un negozio. Non so cosa sia successo”, aggiunge Heresaz.
    “Stavano smontando – spiega il titolare – le luminarie natalizie per conto del Comune. Giovedì pomeriggio, approfittando della chiusura dei negozi, è stato fermato il traffico nella strada in modo da poter procedere con il lavoro, che sarebbe dovuto durare tre o quattro ore. Il materiale è del Comune, lo avevamo montato prima di Natale e ora avremmo dovuto recuperarlo e restituirlo al magazzino dell’amministrazione comunale”.

18 Gennaio 2024

Malore fatale sul lavoro, muore camionista

Purtroppo vani i soccorsi. L’uomo si è accasciato al suolo mentre si trovata sul mezzo. Per tirarlo giù sono intervenuti i vigili del fuoco, che lo hanno affidato al medico

Dopo tre ore circa è stata riaperta al transito veicolare via degli Artigiani a Bolzaneto, chiusa dalla polizia locale intorno alle 12.30 di giovedì 18 gennaio 2024 dopo che l’autista di una bisarca ha accusato un malore.

Sul posto sono intervenuti l’automedica Golf 2, un’ambulanza della Croce Oro di Manesseno e i vigili del fuoco, che hanno calato l’uomo dalla bisarca per affidarlo alle cure del medico, rivelatesi purtroppo vane.

Precipita da un’altezza di quattro metri, grave incidente sul lavoro al Forte

Si tratta di un 23enne ricoverato in codice rosso all’ospedale Cisanello di Pisa

Grave incidente sul lavoro questa mattina, giovedì 18 gennaio 2024, a Forte dei Marmi per un ragazzo di 23 anni. Ancora tutta da ricostruire la dinamica, ma secondo le prime informazioni sembra che il ragazzo sia precipitato da un’altezza di 4 metri in un cantiere edile. Tutto è successo tra via Duilio e viale Morin.

Immediati i soccorsi. E’ stato fatto salire in volo anche l’elisoccorso Pegaso 3, che ha portato il ragazzo al Cisanello di Pisa. La diagnosi parla di un politrauma. Gravi le condizioni.

16 Gennaio 2024

Operaio morto schiacciato da un tronco in Trentino

Caduto da un catasta depositata nel cortile della ditta

Un operaio di 27 anni è morto in seguito a un incidente sul lavoro avvenuto in un’azienda nel Comune di Amblar-Don, in Trentino.

Il giovane – apprende l’ANSA – è rimasto schiacciato da un tronco presumibilmente caduto da un catasta di legname depositato in un cortile di pertinenza della ditta in cui lavorava.
    Sul posto sono intervenuti gli operatori di Trentino emergenza, i vigili del fuoco volontari della zona, gli ispettori dell’Uopsal e i carabinieri della compagnia di Cles.

Amianto : Sentenze

Amianto nei cantieri navali di Livorno, Fincantieri condannata per la morte di un operaio: risarcimento di 650 mila euro

L’uomo aveva mansioni di carpentiere-saldatore e montatore, sia in officina che a bordo delle navi. Giancarlo V. è morto a 71 anni per un tumore, risarcite la vedova e la figlia

Il Tribunale di Livorno ha accertato la responsabilità di Fincantieri per l’esposizione professionale all’amianto e la morte del livornese Giancarlo V., morto a Cecina nel settembre del 2009 a 71 anni per un mesotelioma pleurico. L’azienda cantieristica navale dovrà riconoscere alla vedova, che percepirà anche la rendita spettante ai superstiti con le prestazioni aggiuntive del Fondo Vittime Amianto, un risarcimento di oltre 350 mila euro, e quasi 300 mila euro alla figlia del lavoratore, assistite dal presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, Avv. Ezio Bonanni, per un totale di 650 mila euro.

L’uomo aveva lavorato con la qualifica di operaio per 37 anni presso lo stabilimento di Livorno di Fincantieri S.p.A (già Cantiere navale Luigi Orlando S.p.a), svolgendo mansioni di carpentiere-saldatore e montatore, sia in officina che a bordo delle navi. Fin dagli anni ‘60 l’asbesto era infatti onnipresente nei cantieri navali, e per i lavoratori era inevitabile “l’incontro ravvicinato” con le sottilissime fibre di asbesto che si trovava nelle coibentazioni, nelle tubature, nelle pareti, nel vano motore, nonché nelle cuccette delle navi militari e civili. 

Dalla perizia del CTU è emerso che l’uomo aveva manipolato amianto friabile in locali privi di impianti di aerazione senza le mascherine e tute monouso, dispositivi che avrebbero potuto evitargli l’inalazione delle polveri, ed è stato quindi riconosciuto il nesso tra esposizione e insorgenza del mesotelioma.

L’esito processuale rappresenta un passo significativo verso la giustizia per le vittime di amianto, ma il tentativo di porre termine a un triste capitolo di morte si scontra tuttavia con un decreto ministeriale datato 5 dicembre 2023, firmato dal Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, e dalla Ministra del Lavoro, Marina Calderoni, nel quale lo Stato italiano sembra voltare le spalle alle vittime dell’amiantoregalando alle aziende responsabili di morti e malattie professionali, fino a 20 milioni di euro del Fondo vittime di amianto, originariamente creato come mezzo per incrementare gli indennizzi a favore delle vedove dei lavoratori deceduti. Una sorta di rimborso che sembra favorire chi ha seminato morte attraverso l’esposizione all’amianto.

15 Gennaio 2024

Tragedia in fabbrica ad Atessa: morto sul lavoro un 47enne di Lanciano

L’incidente è avvenuto nella mattinata di oggi, 15 gennaio, in una fabbrica automotive della Val di Sangro. La vittima è Roberto Caporale di Lanciano, colpito al torace da un tubo metallico

Incidente mortale sul lavoro nella mattinata di oggi, 15 gennaio, ad Atessa. Un 47enne di Lanciano, Roberto Caporale, è deceduto in seguito a un grave incidente mentre stava lavorando in una fabbrica dell’indotto automotive della Val di Sangro.

L’incidente è avvenuto intorno alle 11. Secondo una prima ricostruzione, l’operaio era intento ad operare con una pressa quando sarebbe stato investito da un tubo metallico violentemente espulso dalla macchina. Colpito all’alterzza del tronco, il 47enne ha riportato lesioni irreversibili che hanno portato al suo decesso.

Sul posto, oltre all’ambulanza medica del 118, è intervenuto anche l’elisoccorso da Pescara, ma per l’operaio non ci sarebbe stato nulla da fare. Sull’accaduto sono in corso gli accertamenti da parte dei carabinieri di Atessa e degli ispettori del lavoro. La salma è stata trasferita nell’ospedale di Chieti, in attesa dell’esame autoptico.

La procura di Lanciano, con il sostituto procuratore Mirvana Di Serio, ha disposto il sequestro del macchinario e sul decesso dell’operaio è stato aperto un fascicolo d’inchiesta.

Camion si ribalta sulla statale 18, morto il conducente

Un morto ed un ferito rappresentano il bilancio di un incidente stradale avvenuto lungo la statale 18 nel territorio di Curinga, nel lametino.
    La vittima, A.G., di 53 anni, imprenditore agricolo, era alla guida di un camion che, per cause in corso d’accertamento, si é ribaltato, finendo fuori dalla sede stradale.

La morte dell’imprenditore é stata istantanea.
    Sul camion viaggiava una seconda persona, di nazionalità indiana e dipendente della vittima, che ha riportato lesioni per le quali stato portato con l’elisoccorso e ricoverato nell’ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro.
    I rilievi sul luogo dell’incidente sono stati effettuati dai carabinieri.

Il trattore finisce nel fiume: soccorso un uomo a Miglianico

L’incidente in contrada Elcine, durante una manovra di retromarcia. Sul posto vigili del fuoco, carabinieri e 118

Un uomo è rimasto ferito a Miglianico dopo un incidente sul trattore verificatosi nel pomeriggio di oggi, lunedì 15 gennaio. Il mezzo agricolo sarebbe finito nelle acque del torrente Dendalo, in contrada Elcine, durante una manovra di retromarcia.

Il conducente, un uomo di 47 anni, è stato soccorso dal 118 e trasportato in ospedale a Chieti. Le sue condizioni non sarebbero gravi. I vigili del fuoco del comando provinciale si sono occupati della rimozione mezzo agricolo. Sul posto per i rilievi di competenza anche i carabinieri e gli ispettori della Asl.
 

13 Gennaio 2024

Trattore si ribalta, Walter Ulivi muore a 49 anni: lascia i tre figli e la moglie

L’allarme è stato lanciato da alcuni residenti che hanno visto il trattore rovesciato

Tragedia nel Lucchese. Il trattore si ribalta e Walter Ulivi, 49 anni, muore. L’episodio è avvenuto nella campagna di Valdottavo, nel comune di Borgo a Mozzano, Lucca. La vittima era alla guida del mezzo in località Teatro Vecchio quando è avvenuto l’incidente. 

L’allarme è stato lanciato da alcuni residenti che hanno visto il trattore rovesciato. I soccorsi sono stati dati subito ma sono risultati vani. Sul posto la Misericordia di Borgo a Mozzano e la polizia locale. Al via gli accertamenti sulla dinamica. Al momento sembrerebbe che l’uomo abbia perso il controllo del mezzo. Ulivi, che era operaio in una cartiera, lascia la moglie e tre figli.

Il sindaco Borgo a Mozzano Patrizio Andreuccetti, appena appresa la notizia, ha espresso alla famiglia le condoglianze di tutta la comunità

Luca Rossi, l’operaio 52enne travolto da un’auto mentre tornava a casa in bici
Luca Rossi è deceduto nella serata di venerdì 12 gennaio. Il 52enne stava tornando a casa in bici dopo un turno di lavoro in un’azienda chimica bergamasca quando è stato travolto da un’auto.

Si chiamava Luca Rossi, il 52enne che venerdì notte, 12 gennaio, è stato travolto mentre tornava a casa in bici dopo un turno di lavoro. L’impatto è avvenuto lungo via Cavour ad Albano Sant’Alessandro, in provincia di Bergamo, quando ormai l’operaio era arrivato in prossimità dell’incrocio con via Galvani. Una Peugeot Gt guidata da un 22enne lo ha investito, facendolo sbalzare di circa 50 metri. Rossi è deceduto sul colpo e lascia la fidanzata Roberta, i genitori, una sorella e un fratello.

11 Gennaio 2024

Muore sul lavoro operaio di Todi: travolto da un crollo a Valfabbrica durante gli scavi per le fogne

Ancora un morto sul lavoro in Umbria, il primo del nuovo anno. A perdere la vita è stato un cinquantenne di Todi. Stava operando per un’azienda, la ditta Lupini di Collazzone, che si occupa di manutenzione delle fognature, intervenuta per conto del gestore locale dell’acquanel centro di Valfabbrica. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo è stato investito dalla terra: hanno ceduto le pareti laterali dello scavo. Sono stati i volontari della croce rossa i primi a scavare per liberarlo dai detriti, aiutati dai sanitari del 118. E’ stato estratto vivo dalle macerie, ma poco dopo è morto in ambulanza, come riporta la Tgr Rai. La dinamica non è ancora chiara, stanno lavorando per ricostruirla i carabinieri, gli uomini dell’ispettorato del lavoro e i tecnici della Usl, guidati da Gennaro Iannarone, magistrato di turno. Lascia la madre e una compagna.

7 Gennaio 2024

Si ribalta con il trattore mentre pulisce la strada e muore

Il tragico incidente è avvenuto nella notte: per il conducente non c’è stato nulla da fare

Tragedia nella notte fra sabato 6 e domenica 7 gennaio a Lazfons, frazione di Chiusa, in Alto Adige.

Un uomo alla guida di un trattore, mentre stava spalando la neve sulla carreggiata, è uscito di strada ed è scivolato per un centinaio di metri giù da un pendio, con il mezzo che ha terminato la corsa ribaltandosi. A causa dell’ora tarda e della zona isolata, il trattore è stato notato solo il mattino dopo: sul posto sono immediatamente intervenuti vigili del fuoco di Chiusa, la Croce bianca e le forze dell’ordine, ma per il conducente purtroppo non c’era più nulla da fare. 

4 Gennaio 2024

Trattore si ribalta, trentenne morto nel reggino

Terreno ha ceduto al passaggio del mezzo, inutili i soccorsi

Un trentenne, Davide Tropeano, ha perso al vita stamattina poco dopo le 9 rimanendo schiacciato dal trattore sul quale si trovava mentre era in terreno di proprietà della famiglia in una zona periferica di Cinquefrondi.
    L’uomo, nato a Cinquefrondi ma residente a San Giorgio Morgeto, era in compagnia di un altro fratello quando, a bordo del trattore, ha cercato di spostarsi nel terreno seguendo una stradina interpoderale a ridosso di un piccolo dislivello.

Al passaggio dell’automezzo il terreno è franato facendo capovolgere il mezzo guidato da Tropeano che è finito sotto il trattore.