Spostava della legna alla guida di un muletto che si è ribaltato schiacciandolo. E’ morto così Luca B., diciassette anni il prossimo giugno. Un “incidente domestico”, e non sul lavoro come sembrava in un primo momento, secondo lo Spresal e il magistrato di turno, intervenuto a Nole, nel Torinese, per coordinare le indagini dei carabinieri. Secondo quanto riferito dai genitori, il giovane stava spostando la legna per la famiglia, proprietaria del muletto e del capannone, all’interno della quale c’è una azienda di pallet estranea ai fatti. L’allarme in via Cravanera, alla periferia di Nole, quasi 7mila abitanti nell’area metropolitana del capoluogo piemontese, è scattato intorno alle 18. Sul posto, con i militari dell’Arma e lo Spresal, sono intervenuti i vigili del fuoco e i sanitari del 118, ma per il ragazzo non c’era più niente da fare. Quello che in un primo momento era sembrato un incidente sul lavoro, l’ennesimo delle ultime ore, si è rivelato in realtà ben altro. Secondo la ricostruzione dell’accaduto la vittima era ai comandi del muletto, con cui stava percorrendo la discesa che porta all’ingresso del capannone. Nei pressi di un cancello, ha svoltato per entrare nel cortile ma il muletto, forse toccando con le pale la strada, si è ribaltato, lo ha sbalzato dalla cabina e, adagiandosi su un fianco, lo ha schiacciato.
Archivi categoria: Morti e Infortuni sul Lavoro
15 Aprile 2022
Lavoro, quattro morti in poche ore in tutta Italia
Quattro morti sul lavoro in 24 ore, quattro operai che perdono la vita in quattro diverse città italiane: Sassari, Trento, Cesena e Sirmione (Brescia).
Un operaio di origini romene è deceduto in ospedale, nella serata di ieri, dopo che nel pomeriggio a Sirmione, nel Bresciano, era caduto nel vuoto da un lucernario mentre stava effettuando lavori di manutenzione. Le condizioni dell’operaio, 54 anni, erano apparse subito disperate dopo un volo di diversi metri.
A cesena, ieri, un operaio 60enne è morto dopo essere stato travolto dal carico che stava scaricando da un camion. L’incidente è accaduto nella sede Hera a Pievesestina. L’uomo, dipendente di una ditta di autotrasporto con sede ad Avellino, secondo quanto ricostruito dalla Polizia, era da poco giunto a destinazione e stava scaricando dal mezzo dei grossi bidoni per la raccolta dei rifiuti quando, per cause ancora da chiarire, è stato improvvisamente travolto da alcuni di questi.
In Trentino, dove in pochi giorni sale a due il conto dei morti sul lavoro, un terzo incidente ha coinvolto, ieri, un operaio edile di 39 anni di origine albanese. Durante i lavori di ristrutturazione in un appartamento di Trento, gli è crollato il solaio addosso. Le condizioni dell’uomo, che lavorava per conto di un’impresa di Mezzolombardo, sono apparse subito gravissime e per lui non c’è stato nulla da fare: è deceduto per le gravi lesioni subite poco dopo il suo arrivo all’ospedale “Santa Chiara”.
Infine, è Salvatore Piras, di Ossi, il muratore 23 enne che ieri mattina è deceduto durante i lavori di smontaggio di un’impalcatura in un cantiere a Sorso, in provincia di Sassari.
13 Aprile 2022
Incidente sul lavoro a Sesto: elettricista cade da una scala e muore, trovato 2 giorni dopo
Quando i soccorritori sono arrivati sul posto, non c’era già più nulla da fare. Un operaio – Gianni Russo, elettricista italiano di 63 anni – è stato trovato morto mercoledì pomeriggio in un capannone di un’azienda a Sesto San Giovanni, nel Milanese. Il dramma è avvenuto in una struttura di via Daniele Manin, al civico 330, dove si trova la ditta Boschiroli, un’azienda che si occupa di saldature e che sta trasferendo la propria sede da Milano.
L’allarme è scattato verso le 14.30, quando il titolare si è accorto dell’uomo a terra. Sul posto sono intervenuti gli equipaggi di un’ambulanza e un’auto medica, ma i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’elettricista, che è titolare di una ditta individuale. I primi rilievi sono stati effettuati dagli agenti del commissariato di Sesto e dai tecnici di Ats, che dovranno far luce sulla tragedia con il coordinamento del pm di Monza, Cinzia Citterio.
Stando a quanto finora accertato, sembra che l’elettricista sia caduto da una scala. Resta da chiarire perché. E resta da chiarire anche quando sia accaduto l’incidente: pare, infatti, che lunedì il 63enne fosse al lavoro nel capannone e che, sempre nella giornata di lunedì, alcuni operai di un’azienda vicina avessero segnalato al titolare che la porta della struttura era rimasta aperta. Non è escluso che l’incidente possa quindi essere avvenuto proprio lunedì e che sia stato scoperto soltanto 48 ore dopo. Un’ipotesi che pare sia anche confermata dai primi esami sul corpo dell’uomo, che è originario del Foggiano e avrebbe una compagna e due figli, entrambi minorenni.
Cusago, operaio precipita e muore: aveva 46 anni. Si indaga per omicidio colposo
Cusago (Milano), 12 aprile 2022 – Ancora una tragedia sul lavoro in Lombardia. L’ultima vittima in ordine di tempo è Floriano Ursu, lavoratore 46enne di origine romena, morto ieri sera intorno alle 22.30 dopo essere precipitato da un’altezza di circa 5 metri. L’incidente è avvenuto in un negozio per la vendita di complementi d’arredo a Cusago, nell’hinterland di Milano. La dinamica dell’incidente è ancora da accertare ma, secondo una prima ricostruzione, l’uomo stava sostituendo una saracinesca nell’ambito dei lavori di manutenzione dell’impresa quando è caduto sbattendo violentementela testa sul’asfalto. Per il 46enne non c’è stato nulla da fare: è morto sul colpo.
Sembra che l’operaio si fosse arrampicato in cima a una scala, senza casco né protezioni. È stato a quel punto che ha perso l’equilibrio ed è precipitato al suolo. I suoi colleghi hanno telefonato subito al 118, ma i soccorsi arrivati immediatamente sul posto sono stati vani. L’uomo non ha mai ripreso conoscenza ed è morto prima del trasporto in ospedale. La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e sarà certamente disposta l’autopsia, da parte della pm Elisa Calanducci. Un accertamento necessario che finirà agli atti dell’indagine coordinata dal pool ‘ambiente, salute, sicurezza, lavoro’.
12 aprile 2022
Tragedia sul lavoro: muore schiacciato da lastre di vetro
Un uomo di 65 anni, Enzo Boriosi, ha perso la vita nel tardo pomeriggio in un’azienda
E’rimasto schiacciato da pesanti lastre di vetro che lo hanno uccisio. Tragedia sul lavoro nel pomeriggio di oggi alle porte di San Giustino Umbro, in località Altomare. A perdere la vita è stato un 65enne residente a Sansepolcro ma orginiario di Pieve Santo Stefano. Il suo nome è Enzo Boriosi.
L’allarme è scattato all’interno di un’azienda artigianale dell’Altotevere Umbro quasi al termine della giornata di lavoro di oggi, lunedì 11 aprile: a chiamare i soccorsi sono stati i colleghi dell’uomo, dopo aver assistito, impotenti, alla terribile scena.
Sul posto sono arrivati i carabinieri della compagnia di Città di Castello, i vigili del fuoco del distaccamento tifernate e un equipaggio del 118 dell’ospedale. I sanitari, però, hanno solamente potuto constatare il decesso del 65enne.
Nell’azienda, situata alla periferia della cittadina umbra, sono arrivati i tecnici del Servizio di Prevenzione e sicurezza ambienti lavoro della Usl Umbria 1, che stanno cercando di ricostruire quanto è accaduto, su indicazione del magistrato di turno della Procura di Perugia.
11 Aprile 2022
Telgate (Bergamo), 12 aprile 2022 – Una nuova tragedia sul lavoro si è consumata ieri sera in un capannone di Telgate, in provincia di Bergamo. La vittima, riporta il quotidiano cittiadino L’eco di Bergamo, si chiamava Giuseppe Finazzi, aveva settantanove anni ed era originario di Chiuduno. Spaventosa la dinamica: l’anziano sarebbe morto dopo che uno dei suoi indumenti è rimasto impigliato in un macchinario della sua officina meccanica. L’uomo si era recato in ditta nel pomeriggio, ma all’ora di cena i familiari non lo hanno visto rincasare. Visto che non rispondeva alle chiamate, un parente si è recato all’officina, trovandolo senza vita sul macchinario, nel quale era rimasto incastrato l’abito che non gli ha dato scampo. I soccorsi sono stati vani. Sul posto il 118, i vigili del fuoco, i carabinieri e Ats.
6 Aprile 2022
San Severo-Foggia: incidente sul lavoro in autostrada, operaio morto.
Alle 6:00 circa, sull’ autostrada A14 Bologna-Taranto è stato chiuso il tratto compreso tra San Severo e Foggia in direzione Bari all’altezza del km 548 per contentire alla Polizia Stradale di eseguire i rilievi a seguito di un incidente che si è verificato poco prima delle 2:00: un mezzo pesante ha investito un operaio di una ditta appaltatrice che stava lavorando. A causa dell’incidente l’operaio è deceduto.
4 Aprile 2022
Incidente sul lavoro ad Ostia dove è morto un operaio. La tragedia si è verificata nel primo pomeriggio di lunedì in via delle Baleniere dove un lavoratore è deceduto dopo essere precipitato da una terrazza al quinto piano dove stava svolgendo dei lavori di ristrutturazione di un appartamento. A perdere la vita un cittadino romeno di 45 anni.
L’intervento dei soccorritori intorno alle 15:30 del 4 aprile. Arrivati sul posto i carabinieri della compagnia di Ostia ed il personale del 118 nulla hanno potuto se non accertare il decesso del 45enne. Secondo una prima ricostruzione l’uomo si trovava su una terrazza al quinto piano di una palazzina del litorale lidense quando si sarebbe sporto per prendere del materiale da lavoro da un verricello.
Perso l’equilibrio il lavoratore è quindi precipitato da diversi metri d’altezza. Un volo fatale, che non ha lasciato scampo all’operaio, morto praticamente sul colpo. Sul posto, oltre ai militari della compagnia di Ostia, gli ispettori del lavoro della Asl di competenza. Resta da accertare con esattezza la dinamica dell’accaduto.
2 Aprile 2022
Arquata Scrivia (Alessandria), 2 aprile 2022 – Ancora un morto sul lavoro. La tragedia è avvenuta in una fabbrica di imballaggi, la Cavalleri Unipersonale ad Arquata Scrivia, in provincia di Alessandria. La vittima, Davide Scanio, 32 anni appena compiuti, residente in paese. L’incidente è avvenuto ieri verso le 12 ma la notizia è stata resa pubblica solo oggi.
Da verificare la dinamica ma sembra che l’uomo sia stato agganciato da un macchinario a rotazione vicino al quale stava lavorand, colpito da un’asta di ferro e scaraventato a terra. Ha battuto violentemente la testa a terra ed è morto sul colpo. E’ stato subito dato l’allarme e sul posto sono intervenuti il 118, i Carabinieri e i tecnici dello Spresal. Ma per il giovane non c’era più nulla da fare.
30 Marzo 2022
Cerignola, muore sul lavoro a 70 anni. Foggia provincia con più infortuni
Ancora morti sul lavoro in Puglia. Dopo che lunedì Antony Turnone, un operaio di 30 anni di Martina Franca, è morto dopo essere stato investito da una scarica elettrica mentre lavorava per conto di una ditta nell’area di un impianto fotovoltaico di San Donato, in Salento; ieri stessa sorte per un operaio 70enne di Cerignola caduto da un pianerottolo posto al primo piano di una palazzina, un’altezza di circa sei metri.
L’uomo stava montando una guaina su un cornicione e ha perso l’equilibrio. L’incidente è avvenuto in via Pantanella, alla periferia della città.
Il 70enne è stato portato in ospedale dove è morto. Secondo i dati dell’Inail Puglia la provincia di Foggia detiene il triste primato degli infortuni sul lavoro.
29 Marzo 2022
Tre operai morti e due feriti. Ormai sul lavoro è strage quotidiana
Folgorato dall’alta tensione. Così è morto Antony Turnone, operaio di 30 anni, nato a Martina Franca e residente a Crispiano, comuni della provincia di Lecce. Il giovane stava manovrando un braccio meccanico all’interno di un parco fotovoltaico a San Donato, quando il mezzo ha urtato i cavi elettrici e la violentissima scarica l’ha investito in pieno. «È inaccettabile che nel terzo millennio si continui a morire sul lavoro», tuona il sindaco di Martina Franca, Franco Ancona, mentre il primo cittadino di Crispiano, Luca Lopomo, parla di «insopportabile morte».
Sconvolti anche i sindacati: «Tutto ciò è inaccettabile», si legge in una nota di Cgil, Cisl e Uil leccesi. «Serve un cambio repentino di cultura, della cultura della prevenzione e della sicurezza», chiedono i segretari generali Valentina Fragassi, Ada Chirizzi e Salvatore Giannetto.
Un secondo lavoratore, Giacomo Turra, 52 anni, di Rudiano, in provincia di Brescia, ha perso la vita nel cantiere della nuova casa di riposo di Castel Goffredo, nel Mantovano. Mentre era alla guida di un muletto, l’uomo ha perso il controllo del mezzo che si è ribaltato schiacciandolo. Per liberare il corpo senza vita sono dovuti intervenire i Vigili del fuoco, mentre i tecnici della medicina del lavoro dell’Ats Valpadana, con i carabinieri, stanno indagando per risalire alle cause della tragedia. Secondo una prima ricostruzione, il lavoratore, subito dopo la pausa pranzo, si era messo al lavoro a bordo di un muletto dotato di benna, per spostare della sabbia accumulata in varie parti del cantiere. L’operazione è andata avanti regolarmente per un po’ fino a quando il mezzo non è salito, con le ruote, sopra un cumulo di sabbia, che lo fatto sbilanciare e piegare su un lato fino a rovesciarsi. Il lavoratore, un capocantiere, che, stando almeno a questa prima ricostruzione, pare non avesse il casco protettivo e non indossasse nemmeno le cinture, è stato sbalzato fuori dal mezzo che, poi, rovesciandosi lo ha schiacciato.
Sempre in Lombardia è morto un terzo lavoratore. L’incidente è avvenuto domenica pomeriggio, quando Angelo Pezzoni, 47 anni, ha deciso di salire sul tetto della propria casa, a Badia Pavese, per eseguire dei piccoli lavori di manutenzione. L’uomo, un operaio, aveva già effettuato questo tipo di manovre ma, questa volta, qualcosa è andato storto. Per cause accidentali, il 47enne ha perso l’equilibro ed è caduto da un’altezza di circa 5 metri. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118, con l’elisoccorso giunto dall’ospedale Niguarda di Milano, ma i tentativi di rianimarlo sono stati vani.