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Amianto : Discariche

Via libera alla discarica di amianto di Brianco, la rivolta degli agricoltori

La sentenza del Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione del Tar, Amarezza tra residenti, risicoltori e produttori locali

La zona dove dovrebbe sorgere la discarica

La realizzazione della discarica di amianto al Brianco  nel Biellese  – così come previsto dall’ultima sentenza del Consiglio di Stato –  per residenti e agricoltori della zona rappresenta una sconfitta,  ma – fanno sapere – i produttori continueranno a lottare.

Sull’approvazione della discarica interviene Benedetto Coppo, presidente di Confagricoltura Vercelli e Biella: «La sentenza è fonte di delusione perché non entra nel merito di questioni di importanza fondamentale per il comparto agricolo, come la stretta vicinanza della discarica ai campi coltivati a riso e la sua compatibilità rispetto alla zona di produzione di un’eccellenza come il riso di Baraggia Dop. La sentenza non rispetta il nostro territorio e non tutela gli imprenditori che investono per mantenere l’equilibrio del delicato agrosistema risicolo». 

La miniera di Milena: da discarica di amianto a opportunità di crescita

Anche questa lotta politica sta arrivando all’obiettivo” – afferma con visibile soddisfazione Gianfranco Cammarata, portavoce del Collettivo Letizia.

” La notizia della pubblicazione del bando per l’individuazione del concessionario  della miniera di Milena è una notizia che ci riempie di gioia. Qualche anno fa il Collettivo Letizia, insieme al meet up San Cataldo 5 Stelle, al WWF Sicilia Centrale, a No Serradifalko, cittadini di Milena e a illustri geologi del territorio, si è impegnato in una battaglia politica contro il provvedimento del governo regionale che indicava la miniera di Milena, insieme a quella di Bosco e al sito di Biancavilla, quali sedi per lo stoccaggio dell’amianto dell’intera isola. Era una idea assurda e insostenibile, specie pensando che la miniera di Milena non è mai stata utilizzata, nemmeno per un solo giorno. Anziché un contenitore di amianto la miniera diventerà un altro strumento di ricchezza per il territorio e per l’ampliamento occupazionale.”

“Insieme alla notizia dell’utilizzo delle risorse della cosi detta montagna di sale – continua il portavoce del Collettivo Letizia – la zona del vallone diventerà occasione di crescita e di freno alla emigrazione interna. Queste notizie indicano con chiarezza che quando i cittadini si impegnano in positive lotte politiche gli obiettivi si raggiungono.

8 Settembre

Gli cade addosso un macchinario, morto un operaio di 49 anni

È successo sabato mattina alla Omci srl di Camponogara, ditta specializzata in lamiere di metallo per la fabbricazione di caldaie. Ha perso la vita Andrea Griggio di Campagna Lupia

Centrato da un macchinario in metallo che gli è caduto addosso mentre stava lavorando sabato mattina, ha perso la vita un operaio di 49 anni, Andrea Griggio di Campagna Lupia. Lavoratore della Omci srl di Camponogara, specializzata in lamiere in metallo per la fabbricazione di caldaie, è stato colpito dal materiale ed è morto improvvisamente.

Nonostante i soccorsi non è stato possibile salvarlo. I titolari stessi della Omci hanno avvertito i famigliari del lavoratore, mentre i carabinieri hanno fatto i primi sopralluoghi prima dell’arrivo dello Spisal a cui è passata l’indagine.

Ennesima morte bianca dopo gli incidenti dei giorni scorsi, l’ultimo dei quali un mortale che ha coinvolto un autotrasportatore 67enne di Spinea, scomparso in provincia di Alessandria. La Omci di Camponogara era attiva, nonostante fosse sabato. La società lavora infatti sui grandi ordini e avendo un portafoglio di grossi clienti con prenotazioni che si accumulano nel tempo, produce in base al volume delle commissioni che varia periodicamente. Tra il personale presente c’era in azienda anche l’operaio di Campagna Lupia. Per Griggio doveva essere una mattina di lavoro come altre. Invece dopo servizio dal portone di quella ditta non è più uscito. Informata la procura.

Amianto: Statistiche

  • Decessi correlati all’amianto: Circa 60.000 persone sono decedute per malattie asbesto correlate negli ultimi 10 anni.
  • Mesotelioma: Nel 2023 sono stati censiti circa 2000 casi di mesotelioma, con un alto tasso di mortalità del 93% nei 5 anni precedenti.
  • Tumore del polmone: Circa 4000 nuove diagnosi nel 2023, con un tasso di sopravvivenza del 12% a 5 anni, causando circa 3500 decessi.
  • Altre patologie: Oltre al mesotelioma e al tumore del polmone, l’amianto provoca altre malattie, tra cui l’asbestosi e diverse neoplasie, con un impatto complessivo di più di 7000 decessi e 10.000 nuovi malati.

Lombardia

  • Mesoteliomi registrati: Circa 500 nel 2023.
  • Impatto: Più di 1350 decessi, con la regione che rappresenta oltre il 21% dei casi nazionali.
  • Settori a rischio: Edilizia, metalmeccanica, cantieri navali.
  • Disposizioni: La regione ha un piano amianto che prevede la rimozione di oltre 1 milione di metri cubi di cemento-amianto entro il 2027.

Piemonte

  • Mesoteliomi registrati: Circa 250 nel 2023.
  • Impatto: Circa 670 decessi, con un’alta incidenza di esposizione ambientale in città come Casale Monferrato.
  • Disposizioni: La contaminazione da eternit è particolarmente evidente, richiedendo interventi di bonifica urgenti.

Liguria

  • Mesoteliomi registrati: Circa 150 nel 2023.
  • Impatto: Oltre 420 decessi, nonostante la popolazione relativamente bassa.
  • Disposizioni: L’impatto epidemiologico è significativo nonostante la dimensione ridotta della popolazione.

Emilia Romagna

  • Mesoteliomi registrati: Circa 160 nel 2023.
  • Impatto: Circa 650 decessi, con una notevole incidenza di tumori del polmone e mesoteliomi.
  • Disposizioni: Sono necessari interventi mirati per affrontare la situazione.

Lazio

  • Mesoteliomi registrati: Circa 110 nel 2023.
  • Impatto: Circa 500 decessi, con una considerevole presenza di altre patologie asbesto correlate.
  • Disposizioni: L’impatto epidemiologico richiede un’azione immediata per proteggere la salute pubblica.

1. Qual è il tasso di mortalità associato al mesotelioma? Il tasso di mortalità associato al mesotelioma è estremamente alto, con circa il 93% dei casi che si traducono in decessi nei 5 anni precedenti.

2. Quali sono i settori maggiormente a rischio di esposizione all’amianto? I settori maggiormente a rischio includono l’edilizia, la metalmeccanica, i cantieri navali e, in modo inaspettato, anche settori come gli impianti di raffinazione e gli zuccherifici.

3. Quante tonnellate di amianto sono presenti in Italia e quanti siti sono contaminati? Ci sono ancora circa 40 milioni di tonnellate di amianto presenti in 1 milione di siti e micrositi in Italia, con un impatto significativo sulla salute pubblica.

4. Quali sono le azioni necessarie per affrontare la minaccia dell’amianto? È essenziale bonificare i siti contaminati, proteggere i lavoratori e promuovere alternative sicure all’amianto per ridurre il rischio di esposizione e proteggere la salute pubblica.

23 Agosto

Perde il controllo del trattore, muore 32enne nel Barese

Inutili i soccorsi prestati dal 118

Un uomo di 32 anni di nazionalità albanese è morto nel pomeriggio di oggi in un incidente avvenuto sulla strada che collega Turi e Casamassima, in provincia di Bari.

La vittima era a bordo del suo trattore di cui, per cause in fase di accertamento, avrebbe perso il controllo per poi finire contro un muretto a secco.

13 Agosto

Precipitano da un’altezza di 5 metri: gravissimi due operai

Sul posto due elicotteri del 118

Terribile infortunio sul lavoro a Pisogne, nella zona industriale di Gratacasolo. Martedì 13 agosto, verso le 9 di mattina, due operai di 37 e 44 anni sono precipitati da un’altezza di circa 5 metri, pare a seguito del crollo di parte del tetto di un capannone, sul quale stavano svolgendo dei lavori di ristrutturazione per conto di una ditta esterna.

Immediato all’allarme dei colleghi al 112. Per i soccorsi sono intervenuti i vigili del fuoco, due autolettighe, un’auto medica e due eliambulanze decollate da Brescia e da Bergamo: i feriti sono stati portati d’urgenza in ospedale per il ricovero in codice rosso. Sono in corso gli accertamenti degli uomini dell’Ats Montagna e dei carabinieri di Breno sulla dinamica dell’incidente.
 

BresciaToday

8 Agosto

Sardegna, operaio muore folgorato in una cabina elettrica

Immediato l’intervento dei colleghi, che hanno dato l’allarme. Sul posto è giunto il personale medico del 118, che nulla ha potuto fare per salvare la vita al giovane operaio. Si tratta della nona vittima sul lavoro da inizio dell’anno nell’Isola

Un operaio di 24 anni è morto folgorato oggi a Girasole (Ogliastra) mentre lavorava in una cabina dell’Enel. Sul posto il 118, i vigili del fuoco e la polizia di Stato. Gabriele Piroddi, originario di Perdasdefogu, è la nona vittima di un infortunio sul lavoro in Sardegna dall’inizio dell’anno. Sono in corso accertamenti sulla dinamica dell’incidente.

Incidente sul lavoro a Trinitapoli: il suo trattore si ribalta e lo schiaccia, morto un agricoltore di San Ferdinando
Un uomo di San Ferdinando è morto in seguito al ribaltamento del mezzo agricolo che stava conducendo. Il fatto è accaduto nella tarda mattinata di oggi lungo un tratturo situato nelle campagne tra Trinitapoli e San Ferdinando. Secondo le prime informazioni, l’agricoltore – di circa 50 anni – rientrava dalla giornata lavorativa quando, per cause tutte da chiarire, è uscito fuori strada con il proprio trattore impattando violentemente un albero con la ruota sinistra. In seguito allo scontro, il mezzo agricolo si è ribaltato un paio di volte e l’uomo sarebbe rimasto schiacciato. La dinamica è in corso di accertamento.

Muore a 68 anni nel Salernitano mentre costruisce un muro

Un operaio di 68 anni, originario della provincia di Napoli, è morto oggi a Scafati, nel Salernitano, mentre lavorava alla costruzione di un muro di contenimento presso un’abitazione privata in via Velleca.

La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio, “ma ciò che è certo è che la sicurezza sui luoghi di lavoro continua a essere gravemente trascurata”.





30 Luglio

Schiacciato contro una parete, grave operaio a Cagliari

Infortunio sul lavoro al Porto canale

Schiacciato contro una parete mentre sposta delle merci: incidente sul lavoro questo pomeriggio al Porto canale di Cagliari, dove un operaio di 45 anni è stato trasportato in ospedale con assegnato un codice rosso.
    Le sue condizioni sono gravissime.

L’uomo, da quanto si apprende, era impegnato in operazioni di movimentazione delle merci e stava lavorando nell’area delle pale meccaniche e delle gru, nella zona del porto vicino alla Guardia di finanza, quando è rimasto schiacciato contro una parete.
    È stato subito soccorso dai colleghi che hanno dato l’allarme.

Nel Potentino uomo cade da due metri e muore in un cantiere

Un uomo di 72 anni è morto oggi cadendo da un’altezza di circa due metri, in un cantiere, a Lauria (Potenza).

Secondo quanto si è appreso, nel cantiere erano in corso lavori di ristrutturazione di un casolare.
    Dopo la caduta, l’uomo è stato soccorso da altre persone presenti nel cantiere, che hanno chiesto l’intervento del 118: ma i soccorsi sono stati inutili, perché l’uomo era già morto all’arrivo dei sanitari.

Cade una trave nel cantiere del prosciuttificio, quattro feriti

Quattro operai di 64, 61, 45 e 42 anni sono rimasti feriti in un incidente sul lavoro avvenuto nel primo pomeriggio a Saint-Rhémy-en-Bosses.

I fatti in un’area di cantiere, dove sono in corso dei lavori in una struttura destinata ad ampliare le capacità produttive del prosciuttificio De Bosses. 

   I quattro sono rimasti coinvolti dalla caduta di una delle travi in cemento armato che stavano scaricando da un camion con una gru. Il ferito in condizioni considerate più gravi è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Parini in elicottero, gli altri tre in ambulanza. Tutti erano coscienti quando sono stati soccorsi. Altri due operai presenti sul posto sono invece rimasti illesi. Ancora da stabilire le cause dell’incidente.

27 Luglio

Travolto da una trave di legno in via Marconi, è morto l’operaio di 50 anni

Residente a Brescia, nel quartiere Villaggio Sereno, Paolo Gabbiani era il titolare di una piccola azienda specializzata in produzioni in legno per il settore edilizio

San Gregorio Magno, si ribalta con un mezzo agricolo: muore 63enne

Nonostante l’intervento tempestivo del personale del 118, ogni tentativo di soccorso si è rivelato vano

Tragedia questa mattina in un fondo agricolo di San Gregorio Magno, dove un uomo di 63 anni, Angelo Ianniello, è morto dopo essersi ribaltato con un mezzo agricolo. La vittima stava effettuando lavori agricoli quando, per cause ancora da accertare, ha perso il controllo del mezzo. Il macchinario si è ribaltato, schiacciando l’uomo sotto il suo peso.

I soccorsi

Nonostante l’intervento tempestivo del personale del 118, ogni tentativo di soccorso si è rivelato vano: l’uomo è morto sul colpo. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i Carabinieri, che stanno indagando per chiarire la dinamica dell’accaduto.

23 Luglio

Ragazzo di 20 anni muore folgorato durante i lavori elettrici

I soccorsi sono stati inutili, è morto sul colpo. Indagano i carabinieri, ai quali spetta ricostruire la dinamica dell’incidente sul lavoro

Ancora un incidente mortale sul lavoro e la vittima ha appena 20 anni. È successo oggi, 23 luglio, in provincia di Parma.

Secondo una prima ricostruzione l’operaio è rimasto folgorato durante alcuni lavori nei pressi di una casa a Giaiano, frazione di Collecchio. Il giovane, dipendente della ditta Green Energy, sarebbe morto sul colpo. Inutili i soccorsi. È rimasto ferito anche un collega che ha tentato di aiutarlo.

 Al vaglio le cause dell’incidente: probabilmente durante gli scavi sono stati tranciati dei cavi. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Tragedia nei boschi della Val di Ledro: morto Angelo Franzinelli, un 61enne travolto da un tronco

È avvenuto tutto nel pomeriggio di oggi, martedì 23 luglio, a Legos. Insieme all’uomo c’era la sorella. Quest’ultima si è ferita nel tentativo di salvare il fratello. Sul posto sono subito arrivati i vigili del fuoco, i sanitari, il soccorso alpino e i carabinieri

MOLINA DI LEDRO. Incidente mortale, nel pomeriggio di oggi martedì 23 luglio, nei boschi della Val di Ledro, precisamente a Legos. Angelo Franzinelli, un uomo di 61 anni è morto travolto da un tronco. Insieme a lui c’era la sorella. Quest’ultima, dopo aver chiamatato i soccorritori, si è ferita nel tentativo di salvare il fratello.

Terni, incidente sul lavoro in un cantiere: operaio edile di 61 anni cade da 5 metri. Ricoverato in gravi condizioni

Ancora un infortunio del lavoro in Umbria, per la precisione nella frazione del comune di Terni di Torre Orsina, nella Valnerina ternana. Si è trattato di un incidente dalle conseguenze abbastanza serie avvenuto nel pomeriggio di martedì 23 luglio. Il fatto è accaduto presso un cantiere edile in via Madonna della Strada ed ha portato al ferimento di un operaio.
Si tratta di un 61enne di nazionalità italiana. L’uomo, impegnato nel lavori nell’ambito di una piccola impresa edile, sarebbe caduto da un’altezza di circa cinque metri, subendo lesioni piuttosto serie. Soccorso dagli operatori del 118, è stato trasportato in codice rosso all’ospedale di Perugia a seguito del politrauma riportato nell’impatto. Sul posto, per i rilievi volti a ricostruire l’accaduto che verrà portato all’attenzione delle autorità competenti, sono intervenuti gli agenti della squadra Volante della questura di Terni e gli addetti della Usl Umbria 2. Fra rilievi, testimonianze e analisi dei documenti, si punta ad avere un quadro il più possibile preciso della situazione. Nella speranza che le condizioni dell’operaio rimasto ferito, possano presto migliorare.

Amianto : Sentenze

Morì a causa dell’amianto: la Difesa dovrà risarcire la famiglia di un militare napoletano

La decisione del Tar del Lazio

Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso di risarcimento del danno morale, esistenziale, biologico, e patrimoniale presentato contro il ministero della Difesa dai familiari del sottoufficiale Ciro Centofanti, originario di Napoli, riconosciuto vittima del dovere e deceduto nel 2020 a 78 anni, dopo alcuni anni di malattia. Alla famiglia, assistita dall’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio nazionale amianto, verrà liquidato un risarcimento di 308mila euro. Il militare ha prestato servizio nella Marina Militare italiana dal 1960 al 1979, circa 20 anni, in qualità di “elettricista di bordo” nelle navi della MM, tra le quali, Alcione, Pioppo, Trifoglio, Olmo, Doria, Ontano, Tenace, Visintin ed altre, in un periodo in cui l’amianto veniva utilizzato senza alcuna restrizione come si legge nel decreto di riconoscimento dello status di vittima del dovere.

L’uomo ha respirato fibre di amianto per 24 ore al giorno perché la fibra killer era in tutte le coibentazioni, anche negli alloggiamenti, nei corridoi e perfino nei servizi igienici. Erano presenti anche nei locali motori e nei rivestimenti delle condotte di scarico e, nonostante fosse ben nota da tempo la sua pericolosità il militare era privo di strumenti di protezione individuale. “Questa sentenza – le parole di Bonanni – è molto importante perché riconosce il diritto del militare al risarcimento del danno che si aggiunge al riconoscimento dello status di vittima del dovere e alle prestazioni previdenziali, già erogate al militare in vita e ora in godimento ai familiari superstiti. Confidiamo di ottenere anche la condanna per i danni da lutto e perdita del rapporto parentale nella causa già promossa innanzi il Tribunale civile di Roma continueremo a lottare per la giustizia e la tutela dei diritti di tutte le persone colpite da questa malattia devastante”.