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12 Febbraio

Castenedolo, braccio incastrato nell’impastatrice: operaia ferita

L’incidente sul lavoro è avvenuto quest’oggi poco prima delle 16 nella provincia di Brescia. La donna è stata trasportata con l’elisoccorso presso l’ospedale San Gerardo di Monza

Un’operaia è rimasta gravemente ferita dopo un incidente sul lavoro accaduto poco prima delle 16 in una ditta di Castenedolo, provincia di Brescia. La donna ha subito una ferita al braccio mentre lavorava con una impastatrice.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 188 Areu con un elisoccorso, un’automedica e un’ambulanza, oltre ai carabinieri e al personale Ats competente per gli infortuni sul lavoro. L’operaia è stata soccorsa e trasferita in codice rosso all’ospedale San Gerardo di Monza.

Amianto ; Discariche

No alle discariche di amianto, passa all’unanimità la mozione in Provincia

La Provincia di Verona approva nell’ultimo consiglio prima del rinnovo la mozione contraria alle discariche di amianto.

La Provincia di Verona, nel consiglio di giovedì 1 febbraio, ha approvato la mozione contraria alla proposta di nuove discariche di amianto. Progetti rivolti alle zone dell’ovest veronese (a Caluri di Villafranca e Valeggio) e di un Comune lombardo confinante con il territorio scaligero (Marmirolo)

Dopo un primo confronto il testo è stato votato all’unanimità. Si tratta di una mozione che sostiene i timori delle amministrazioni locali, e si oppone alla creazione di nuove discariche contenenti amianto.

Con questo documento viene chiesto alla Regione del Veneto, di non autorizzare discariche senza una pianificazione attenta. Questo sia per la tutela dell’ambiente che per una distribuzione equa nel territorio. La mozione inoltre invita i consiglieri regionali a promuovere azioni in consiglio per evitare l’apertura di queste discariche.

20 Gennaio 2024

Marco, l’operaio di 63 anni morto davanti al figlio dopo essere precipitato per 4 metri

Era ricoverato in terapia intensiva da tre giorni

Si chiamava Marco Sottocorno l’operaio di 63 anni rimasto vittima di un drammatico incidente sul lavoro avvenuto lo scorso mercoledì 17 gennaio a Bernareggio. Una caduta in cantiere, durante alcuni interventi di ristrutturazione di un’abitazione. L’incidente è avvenuto sotto gli occhi del figlio che lavorava con lui. 

L’uomo di 63 anni, residente a Carnate, era ricoverato nel reparto di Terapia intensiva neurochirurgica dell’ospedale di Vimercate, ma purtroppo ieri sera è arrivata la notizia del suo decesso. Sconvolto l’intero paese di Carnate e sulla questione degli incidenti sul lavoro si è espressa anche il sindaco, Rosella Maggiolini: “Ogni volta diciamo che sarà l’ultima, ma quella sui morti sul lavoro è una lista nera che si allunga sempre”

L’incidente

Stava effettuando alcuni interventi di ristrutturazione in una villetta di via Risorgimento a Bernareggio. I soccorsi sono arrivati nella villetta brianzola in fase di ristrutturazione dopo una chiamata di emergenza che ha fatto atterrare a Bernareggio anche l’elisoccorso del 118. Le condizioni dell’uomo, titolare di una impresa edile, sono apparse fin da subito molto gravi. Sul posto sono giunti subito anche i carabinieri della compagnia di Vimercate e il personale di Ats.

Il 63enne, secondo una prima ricostruzione, sarebbe caduto dal primo piano dell’abitazione, precipitando da un’altezza di quattro metri mentre montava una grata. Soccorso dal personale del 118 è stato trasferito, d’urgenza, in elicottero all’ospedale di Vimercate dove purtroppo ieri sera è morto. 

Morto Alfio D’Urso, il camionista vittima di un infortunio a Spezzano

Il 54enne era stato colpito dalla sponda del camion durante operazione di carico/scarico presso un’azienda di Fiorano

Non ce l’ha fatta Alfio D’Urso, 54 anni, vittima di un infortunio sul lavoro nella mattinata di mercoledì 17 gennaio. L’uomo è infatti deceduto nelle scorse ore all’Ospedale di Baggiovara, dove si trovava in coma dopo aver riportato un violento trauma cranico.

L’incidente era avvenuto poco dopo le 9.30 a Spezzano di Fiorano, durante operazioni di carico e scarico presso la ditta Dini Argeo di via dell’Elettronica. D’Urso era stato colpito dalla sponda del camion accanto al quale si trovava, per un cedimento improvviso della paratia metallica. Caduto a terra privo di sensi, era stato soccorso dal personale del 118, con ambulanza e automedica.

Ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva, è deceduto a circa 36 ore dall’infortunio. Nulla hanno potuto i medici. 

Schiacciato da un camion, operaio muore 48 ore dopo in ospedale

L’incidente mentre smontava delle luminarie a Châtillon

E’morto oggi Mohamed Oueslati, l’operaio cinquantanovenne che giovedì scorso era rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro avvenuto a Châtillon (Aosta).

L’uomo, residente ad Aosta e originario della Tunisia, era stato trasferito ieri pomeriggio dall’ospedale Parini di Aosta al Cto di Torino dopo un aggravamento delle sue condizioni.
    L’incidente mentre era impegnato a smontare le luminarie natalizie nel centro di Châtillon per conto di un’impresa di Verrès.

Amianto : Discariche

Villafranca si mobilita contro la discarica di amianto a Ca’ Balestra

Discarica di amianto, il Centro Sociale di Quaderni di Villafranca, in via De Amicis, ospiterà una riunione informativa, giovedì 11 gennaio alle ore 20.30. Il focus principale sarà l’opposizione al progetto di realizzare una discarica di amianto nell’area di Cà Balestra. “La partecipazione di tutti è essenziale”, supplica il comitato anti-discarica: “L’appello è rivolto a tutti, in quanto il problema va ben oltre i confini di Quaderni, perciò serve il sostegno di tutti”.

l Comitato ha anche bisogno di accogliere nuove energie, e chiede la collaborazione di persone di tutte le età, soprattutto di giovani leve capaci di aiutare nell’analisi della documentazione, nella ricerca di informazioni, e nell’investire impegno per garantire un futuro sicuro per la comunità.

L’emergenza della discarica di amianto non è circoscritta a un solo luogo, come spiega il comitato sulla pagina ufficiale  Facebook, “ma è una minaccia che coinvolge l’intera area, impattando sulla salute e il benessere di tutti. Questa battaglia non è solo di Quaderni, ma riguarda il destino di tutti coloro che vivono in queste zone”.

La discarica progettata, con una capienza stimata di circa 900mila metri cubi per 280 tipi di rifiuti speciali, alza il dibattito sui limiti ammissibili di sostanze quali arsenico, bario, cadmio, cromo totale, mercurio, nichel, piombo, cloruri, fluoruri, solfati, DOC, TDS e una vasta gamma di altri inquinanti.

Ciò che desta particolare preoccupazione dei residenti è la scelta della collocazione: la discarica sarebbe ubicata in un’area vitale per la ricarica degli acquiferi, una zona idrogeologicamente sensibile. Qui risiede la falda che alimenta l’approvvigionamento idrico dei territori circostanti, interessando i comuni di Villafranca di Verona, Mozzecane, Roverbella, Marmirolo, e altre località limitrofe.

Le autorità ambientali, incluse l’Arpav, insieme alla quasi totalità dei comuni coinvolti, hanno già manifestato un netto dissenso nei confronti del progetto. L’iniziativa di costruire una discarica in un’area così delicata è al centro di un acceso dibattito, con la comunità locale unita nel respingere questa proposta che minaccia la salute ambientale e la sicurezza idrica di diverse aree circostanti.

Amianto: Discariche

A VILLAFRANCA

Nuova discarica di amianto a Caluri, presentata una mozione per fermare il progetto

La proposta ha innescato un acceso dibattito tra i cittadini, il sindaco e la maggioranza del consiglio comunale, che si oppongono alla realizzazione del nuovo impianto

Sta scatenando molte polemiche la proposta avanzata dall’azienda bresciana Tecnoinerti di Polpenazze sul Garda di realizzare una discarica destinata allo stoccaggio di rifiuti pericolosi contenenti amianto nel territorio comunale di Villafranca di Verona, in località Caluri.

Nuova discarica di amianto a Caluri

La proposta ha innescato un acceso dibattito tra i cittadini, il sindaco e la maggioranza del consiglio comunale. Il progetto prevede la realizzazione di una discarica destinata allo stoccaggio di rifiuti pericolosi, con una capacità annua di ben 125.000 tonnellate di materiale contenente amianto.

Il sito proposto per la struttura si trova in un’area prossima a Caluri, ma il suo impatto si estenderebbe anche ai comuni circostanti, tra cui Povegliano Veronese, Castel d’Azzano, Mozzecane, Sommacampagna e Vigasio. L’area individuata per la costruzione della discarica si estende su una superficie di 130.500 metri quadrati, suscitando timori legittimi riguardo all’impatto sulla vocazione agricola della zona. Ma a dare maggiori preoccupazioni è il fatto che la zona interessata sorga sopra una falda acquifera cruciale per l’approvvigionamento idrico di diversi territori circostanti.

Amianto : Fincantieri

Amianto, il fondo vittime risarcirà anche i colpevoli

DOPO LE SENTENZE – Lo Stato restituisce alle partecipate gli indennizzi che queste hanno versato alle vittime: “Pare scritto per Fincantieri”

Amianto: circolare Inail su nuovo fondo vittime è una beffa, rimborsa Fincantieri

Roma, 12 gennaio – “Una norma scritta e pensata per una società specifica e vicina al governo, Fincantieri, a cui si regalano 20 milioni di euro per il 2023, e che non è invece di nessuna utilità per i lavoratori vittime dell’amianto, che da molti anni attendono invece un vero intervento riformatore del FVA (Fondo Vittime Amianto) in un’ottica universale per indennità e riconoscimenti”. Così la segretaria confederale della Cgil Francesca Re David commenta la circolare Inail n.58 del 29 dicembre 2023 interpretativa delle norme contenute all’art.24 del D.L. 30 marzo 2023 n.34, nonché del Decreto Interministeriale del 5 dicembre 2023, che istituisce presso l’Inail un “nuovo fondo vittime amianto”.

“La legge – spiega la dirigente sindacale – sembra istituire un fondo per la liquidazione di un indennizzo a favore dei lavoratori e dei loro eredi che si sono ammalati dopo l’esposizione lavorativa all’amianto in società partecipate pubbliche della cantieristica navale, ma lo estende alle stesse imprese colpevoli di tale esposizione. È una vera e propria beffa”.

“Di fatto l’indennizzo viene trasformato in una quota di risarcimento già liquidato in sentenza esecutiva (o conciliativa), e si stabilisce un rimborso a favore di Fincantieri, perfettamente solvibile e leader mondiale nel suo settore, i cui dirigenti – ricorda infine Re David – sono stati condannati penalmente e civilmente per aver causato la malattia e la morte di tantissimi lavoratori per l’utilizzo improprio di amianto”.

Amianto, le associazioni attaccano la politica: «Regalate preziose risorse a chi ha causato lutti»

L’associazione monfalconese assieme alla Cgil di Gorizia e alla Fondazione Bepi Ferro criticano il decreto interministeriale del 5 dicembre sul Fondo Amianto.

Fondo vittime amianto. Bullian ‘Un’aberrazione giuridica’

15.01.2024 – 16.00 – “Rischia di passare sotto silenzio il vergognoso decreto interministeriale del 5 dicembre 2023 sul rinnovato Fondo vittime amianto. Sottoscritto dalla ministra del lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone e dal ministro leghista dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, prevede che possono, altresì, accedere al Fondo le società partecipate pubbliche dichiarate soccombenti con sentenza esecutiva o comunque parti debitrici nei verbali di conciliazione giudiziale depositati entro il 31 dicembre 2023, o nei verbali di conciliazione comunque sottoscritti in sede protetta entro il 31 dicembre 2023, aventi ad oggetto il risarcimento di danni patrimoniali e non patrimoniali, riconosciuti in favore dei lavoratori”.
Lo afferma in una nota Enrico Bullian, consigliere regionale del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg.

“Un’aberrazione giuridica e uno scandalo politico – insiste – : che a beneficiare del Fondo possano essere le aziende responsabili, anche nei casi già così sentenziati dai Tribunali, è un cortocircuito clamoroso. Trattandosi, fra l’altro, di aziende solvibili, i responsabili devono rispondere in solido”.
“Appare allucinante tutta l’impostazione del decreto – aggiunge Bullian – inizia già male con il comma 1 dell’articolo 2, circoscrivendo il campo dei soggetti beneficiari. Infatti, dice che per l’anno 2023, possono accedere alle prestazioni del Fondo di cui all’articolo 1 i lavoratori di società partecipate pubbliche che hanno contratto patologie asbesto-correlate durante l’attività lavorativa prestata presso i cantieri navali”.
“Ci chiediamo – continua la nota – perché solo i lavoratori della navalmeccanica? E perché solo quelli dipendenti da società partecipate pubbliche? Vanno evitate questi provvedimenti ultra-settoriali e le norme devono valere per tutte le vittime di qualunque comparto produttivo”.

“Il pasticcio emerge definitivamente anche nel successivo articolo 3 dove si dice che ‘i soggetti di cui all’articolo 2 del presente decreto che intendono accedere alle prestazioni del Fondo, devono presentare domanda all’Inail a mezzo posta elettronica certificata, a pena di inammissibilità, entro e non oltre il 15 gennaio 2024’ – riferisce il consigliere -. Oggi scade la possibilità di presentare le domande: come da miglior tradizione, bando aperto durante le vacanze natalizie, pubblicità del provvedimento inesistente, trasparenza rimandata ad altre occasioni”.
Bullian conclude: “Il risultato è che non c’è pace sul tema amianto e gli ulteriori provvedimenti che vengono presi a riguardo peggiorano una situazione drammatica, con il picco dei decessi da mesotelioma che non risulta ancora raggiunto. L’amianto, che è stato un ‘crimine di pace a responsabilità diffusa’, continua a rimanere purtroppo ‘il male che non scompare’. Ci chiediamo dov’erano i parlamentari di maggioranza del Fvg e dell’Isontino mentre questo scempio veniva sottoscritto. E ora cosa ne pensano?”.

8 Gennaio 2024

Precipita dal tetto di una casa durante i lavori, è grave

L’uomo è caduto da notevole altezza mentre si trovava nel cantiere di ristrutturazione. I colleghi l’hanno subito soccorso e hanno dato l’allarme al 118

Montalto (Ascoli), 8 gennaio 2024 – Grave infortunio sul lavoro nella tarda mattina di oggi, poco prima di mezzogiorno, nella zona rurale alla periferia di Montalto Marche, località Lugugnano. Vi è rimasto coinvolto R. E., di 50 anni, cittadino straniero residente a Offida.

L’uomo è precipitato da notevole altezza mentre stava lavorando nel cantiere di ristrutturazione di una casa privata. Ora si trova ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Ancona. Secondo una prima ricostruzione il cinquantenne stava sistemando alcune cose sul tetto dell’abitazione quando si sarebbe aperto un varco che l’ha fatto cadere sul pavimento del piano sottostante.

3 Gennaio 2024

Accusa malore mentre taglia albero e muore travolto da tronco

Incidente nel giardino di una casa a Matzaccara, nel Sulcis

CAGLIARI, 03 gennaio 2024

Si è sentito male, mentre potava un albero nel suo giardino e un tronco appena tagliato lo ha travolto.

Un uomo di 65 anni, Antonio Serra, è morto nel primo pomeriggio a Matzaccara, frazione di San Giovanni Suergiu, nel Sulcis.


    Secondo le prime informazioni di quanto accaduto, il 65enne stava potando l’albero quando sarebbe stato colto da un infarto.
    Non si sa se è svenuto proprio mentre tagliava una parte della pianta, sta di fatto che un grosso tronco lo ha travolto.
    Sul posto, chiamati dai familiari, sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri e il 118, ma ormai per il 65enne non c’era più nulla da fare.
    Al momento non è stato possibile stabilire se l’uomo sia morto per l’infarto oppure sia stato ucciso dal tronco che gli è finito addosso.

Incidente con il trattore, 45enne ferito all’Elba

E’ stato portato in elicottero al pronto soccorso di Siena

Rio Elba, 3 gennaio 2024 – Stava percorrendo con il trattore una piccola strada di campagna in località Bagnaia, in via della Valle, quando ha urtato il muretto sul ciglio della carreggiata e il mezzo si è ribaltato, bloccando la sua gamba sotto la ruota. Protagonista il 45 enne elbano R.C., figlio di un albergatore locale, che stava trasportando sul rimorchio un carico di mattoni di tufo. Immediatamente sono accordi sul posto i residenti che hanno tentato di liberarlo sollevando il trattore, ma solo i Vigili del Fuoco con l’ausilio dei cuscini pneumatici, sono riusciti a sollevare il pesante mezzo e a liberare la gamba che era rimasta imprigionata. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, l’ambulanza della Misericordia di Portoferraio e l’elicottero Pegaso due da Grosseto. Il velivolo ha trasportato l’elbano infortunato in codice rosso all’ospedale Le Scotte di Siena con un politrauma alla gamba. Fortunatamente l’uomo non è in pericolo di vita.

30 dicembre 2023

Incidente nel porto di Bari, operaio muore travolto da un mezzo meccanico

L’uomo sarebbe stato investito durante delle attività di movimentazione container. Proclamato uno sciopero di 24 ore dai sindacati

Un operaio è morto nel pomeriggio di oggi, sabato 30 dicembre, nel porto di Bari. L’uomo, Angelo Rossini, 51 anni, secondo prime informazioni, sarebbe stato travolto da un mezzo meccanico in manovra. Inutili, purtroppo, i soccorsi del 118.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di frontiera, e personale dello Spesal, che ha avviato indagini sull’accaduto.

28 Dicembre 2023

Incidente sul lavoro, morto l’elettricista precipitato da 6 metri di altezza mentre lavorava in un’azienda: aveva 47 anni

L’uomo aveva solo 47 anni: si è spento nella notte, in ospedale, a distanza d’una settimana dal terribile incidente sul lavoro 

VERONA. Francesco Sinico aveva solo 47 anni: si è spento nella notte, in ospedale, a distanza d’una settimana da un terribile incidente sul lavoro. Il drammatico fatto era avvenuto nella serata del 20 dicembre, a Vestenanova, nel Veronese. 

L’elettricista era caduto da circa 6 metri di altezza mentre stava eseguendo dei lavori all’interno di un’azienda di legnami. Aveva sbattuto violentemente a terra, riportando gravi ferite.

Le sue condizioni erano fin da subito apparse molto serie e sul posto, dopo la chiamata d’emergenza, si era portato anche l’elicottero d’emergenza per il trasporto del ferito all‘ospedale Borgo Trento, dove l’uomo si è spento a distanza di una settimana dal ricovero. 

Incidente sul lavoro nel Milanese, operaio perde una mano

Con un collega era rimasto bloccato in un bilico

Un operaio ha subito la parziale amputazione di una mano, dopo essere rimasto incastrato con un collega all’interno di un bilico, mentre stavano tentando di sganciare un carrello elevatore, questa mattina alla Rialto Spa di Basiano (Milano), sede della logistica della catena di supermercati Il Gigante.

I due operai stavano tentando di sbloccare il meccanismo elevatore del carrello, quando uno dei due è rimasto incastrato con una mano.

Ferito lievemente il secondo lavoratore, che ha tentato di aiutarlo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del vicino distaccamento di Gorgonzola, unitamente alla polizia locale di Basiano e ai tecnici Ats.
   

Incidente sul lavoro a Chieti, ferito operatore ecologico

Soccorso dal 118, è stato trasportato all’ospedale di Chieti

Incidente sul lavoro, nel pomeriggio, nella sede di Formula Ambiente, la società che si occupa della raccolta dei rifiuti a Chieti.

L’infortunio ha riguardato un operatore di una ditta esterna che si occupa del trasporto dell’organico: secondo le prime informazioni, l’addetto, per cause in corso di accertamento, sarebbe caduto dalla strada su un terreno sottostante, facendo un volo di circa due metri.

Soccorso dal 118, è stato trasportato con un politrauma all’ospedale di Chieti, dove sono in corso tutti gli accertamenti. Sul posto sono intervenuti la polizia, per i rilievi del caso, e l’Ispettorato del lavoro.

Scontro bus-ambulanza, 4 morti. Illesi i bambini sul pullman

Morti 3 sanitari e paziente, ‘la loro vita era per la comunità’

Quattro persone morte sul colpo e 7 ferite in modo lieve.

E’ il bilancio di uno scontro frontale tra un’ambulanza della Croce Rossa e un pullman carico di ragazzini e accompagnatori (un parroco e dei seminaristi) in gita parrocchiale avvenuto nella galleria Ca’ Gulino, lungo la SS73 bis, la cosiddetta “bretella” tra Urbino e Fermignano.

Nell’urto l’ambulanza, partita da Fossombrone, si è incendiata e i quattro occupanti non hanno avuto scampo: si tratta dell’equipaggio della Potes (un medico, un’infermiera e l’autista) e un paziente 80enne, che stavano portando all’ospedale di Urbino. Un intervento ‘medico’, a quanto si è appreso, assolutamente di routine.