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Amianto : Discariche

Discarica di amianto nel territorio di Marmirolo: la protesta dei cittadini

L’iter per la costruzione di una discarica di rifiuti contenenti amianto in località Campagnazza è ripartito. A confermarlo il sopralluogo della Regione, giunta nella località al confine con il Veneto con uno staff tecnico, assieme a Provincia, Ats e Comuni confinanti (Volta Mantovana, Roverbella, Valeggio). Ad accogliere la delegazione un nutrito gruppo di cittadini, oltre una cinquantina, con striscioni che chiedevano di fermare l’iter proposto dalla società bresciana Ammit, facente capo al gruppo Mauro Papa, presente sul posto

Comitato anti-discariche di amianto: «Dobbiamo aspettare un disastro ambientale?»

Gli attivisti scrivono ai sindaci dei Comuni veronesi che potrebbero essere danneggiati se venisse attivato il sito di stoccaggio dei rifiuti a Ca’ Balestra

Convinto che in solitaria il proprio agire sia meno efficace e che il problema ambientale non si riduca ad una cava o ad un piccolo lembo di terra, Il comitato contro la discarica di Ca’ Balestra offre e cerca solidarietà con chi non vuole l’attivazione di nuovi impianti di stoccaggio di rifiuti contenenti amianto.

Il comitato è concentrato nello scongiurare il via libera della Regione Veneto alla discarica di amianto nel territorio di Ca’ Balestra, a Valeggio sul Mincio, ma è vicino anche ai cittadini di Villafranca di Verona che si trovano nella stessa situazione, perché come a Ca’ Balestra anche a Caluri è potenzialmente attivabile un sito di stoccaggio simile. Ma il comitato è andato anche oltre il confine regionale, che non è poi così distante, schierandosi anche al fianco degli abitanti di Marmirolo, nel Mantovano, dove è stata progettata una discarica di amianto in una ex cava della frazione di Pozzolo.

Dall’altra parte, il comitato anti-discarica di Ca’ Balestra è alla ricerca di nuovi alleati per allargare il fronte dei contrari ai progetti previsti nel Veronese. Nei giorni scorsi, sono stati contattati con una lettera i sindaci dei 16 Comuni veronesi che rientrano nelle zone di alta pianura e ricarica delle falde acquifere, ovvero quei territori che potrebbero essere danneggiati dalla discarica nella frazione di Valeggio. I Comuni contattati sono quelli di Arcole, Buttapietra, Castel d’Azzano, Isola della Scala, Mozzecane, Oppeano, Povegliano Veronese, San Bonifacio, San Giovanni Lupatoto, San Martino Buon Albergo, Sommacampagna, Sona, Verona e Zevio e a tutti è stata segnalata la pericolosità contenuta nel Piano regionale di rifiuti, ovvero la deroga alla realizzazione di discariche di amianto nelle zone di ricarica delle falde acquifere. Ai primi cittadini, il comitato ha ricordato anche il parere contrario alle discariche espresso dalla Provincia di Verona ed ha chiesto di compattarsi per chiedere alla Regione di cancellare questa deroga e di predisporre uno studio in grado di localizzare siti in cui attivare discariche di amianto che non siano in zone di ricarica delle falde acquifere o in zone instabili, esondabili e alluvionabili. Inoltre, il comitato vorrebbe che la Regione finanziasse uno studio che valuti le alternative oggi esistenti al conferimento in discarica di rifiuti contenenti amianto. «L’assurdità della deroga di consentire la realizzazione di discariche di amianto in zone instabili, esondabili ed alluvionabili assume risvolti ancora più allarmanti e drammatici proprio in questi giorni di allerta rossa in Veneto per il maltempo – hanno commentato i due portavoce del comitato Tatiana Facincani e Gianni Bertaiola – Prevenire è meglio che curare, o dobbiamo aspettare un disastro ambientale?».

20 Febbraio

La strage di Firenze. Trovato il corpo del quinto operaio

Il bilancio definitivo del crollo nel cantiere Esselunga è di 5 morti e 3 feriti.

È stato ritrovato in serata il corpo del quinto operaio morto nell’incidente sul lavoro nel cantiere Esselunga di Firenze. Con il ritrovamento del corpo il bilancio definitivo del crollo avvenuto venerdì scorso è di cinque vittime e tre feriti. «Confermo che è stato trovato il corpo dell’ultima vittima, sono in atto le operazioni di recupero che non saranno brevi – spiega Marisa Cesario, comandante dei vigili del fuoco di Firenze -. Ha parecchio materiale addosso e parti pericolanti. Era a distanza più o meno di quattro metri dal perimetro di sinistra, più verso la parte centrale del cantiere, dopo che avevamo lavorato dalla parte del corridoio dove erano stati individuati gli altri corpi». Ora i vigili del fuoco, per arrivare a estrarre i resti, procederanno alle operazioni di «messa in sicurezza dello scenario, ancorando le parti pericolose, e allo scavo e alle demolizioni delle parti da togliere – ha aggiunto Cesario -. È da rimuovere il materiale che ha addosso, che non è poco. Ci sono parti pericolanti. Lo scenario è molto complesso ed è tuttora molto pericoloso dal punto di vista del crollo». Quando sarà aperto un varco sicuro, «il corpo verrà estratto dal cantiere e lo consegneremo per l’identificazione a Medicina Legale», ha concluso la comandante. «Un dolore indescrivibile. Una tragedia immane», ha commentato su X il sindaco di Firenze, Dario Nardella.

Schiacciato da una pianta, trovato morto dopo ore

La tragedia di San Severino (Macerata), la vittima aveva 69 anni: travolto dalla pianta che stava tagliando

San Severino (Macerata), 20 febbraio 2024 – Tragedianelle campagne di San Severino, dove questa sera un uomo di 69 anni è stato trovato morto, probabilmente schiacciato da una pianta che stava tagliando.

Il fatto è avvenuto in contrada Isola, nel territorio di San Severino, non lontano dal confine con Cingoli.

Stando a una prima ricostruzione, l’uomo stava lavorando in un terreno di sua proprietà quando è avvenuto l’incidente. Il 69enne settempedano sarebbe stato colpito da una pianta che stava tagliando, rimanendo schiacciato.

Precipitati dal tetto del capannone a Fornacette, Alderigi: “Colpito dall’altezza della caduta”

I due operai sono rimasti feriti gravemente dopo essere caduti dal tetto di un capannone di Fornacette, nel comune di Calcinaia, in provincia di Pisa

Ieri mattina, lunedì 19 febbraio, due operai che stavano effettuando il montaggio di pannelli solari sulla copertura di un capannone in via Fermi a Fornacette, nel comune di Calcinaia, sono precipitati da un’altezza di circa otto metri. I due lavoratori, di 29 e 32 anni, sono stati trasportati in codice rosso al Pronto soccorso dell’ospedale Cisanello. Resta da chiarire la dinamica dell’incidente, anche se tra le ipotesi più accreditate c’è quella del cedimento del tetto del capannone. 

Strage di operai. 2 morti a Napoli e Cosenza e 4 infortuni

 

20 febbraio 2024 – Mentre a cinque giorni dal crollo del cantiere di via Mariti a Firenze il corpo di Bouzekri Rachim giace ancora sepolto dalle macerie, la lunga scia di sangue che segna quotidianamente i luoghi di lavoro del nostro Paese non accenna ad arrestarsi, solo che, a seguito della notizia di infortunio plurimo, se ne parla mediaticamente con maggior veemenza.
Questa mattina un conducente di un mezzo pesante è rimasto gravemente ferito dopo essersi ribaltati sul tratto dell’A7 tra Busalla e Bolzaneto in direzione Genova, non si hanno ulteriori notizie circa la salute del lavoratore.
Infortunio mortale ieri a Casalnuovo di Napoli. La vittima è un trentacinquenne precipitato da circa tre metri di altezza durante alcuni lavori di ristrutturazione. All’arrivo dei soccorsi il giovane operaio era già morto.
Sempre ieri, nel Pisano, due giovani operai di 29 e 32 anni originari della Guinea sono precipitati da un’altezza di 8 metri mentre stavano effettuando il montaggio di pannelli solari sulla copertura di un capannone. Entrambi in codice rosso sono stati trasportati in ospedale.
Grave anche un altro operaio, di circa 30 anni, precipitato sabato dal tetto di un’azienda di Umbertide (Perugia). Nessun’altra notizia circa la dinamica dei fatti, proseguono le indagini degli inquirenti.
E ancora sabato, Edison Malaj, di 54 anni, è moro schiacciato da una lastra di cemento caduta da una gru nel piazzale delle ex cantine sociali di Frascineto (Cosenza). Edison è morto sul colpo. 
Nello stesso momento a Montecalvario (Napoli) un operaio 52enne è caduto da un’altezza di 3 metri all’interno di una ditta nella quale stava procedendo a dei lavori di restauro della facciata. Si trova al Cardarelli di Napoli. Sabato era il giorno del suo compleanno. 

16 Febbraio

Firenze, trave di cemento crollata nel cantiere del supermercato. “Tre morti, tre feriti e due dispersi”

Grave incidente sul lavoro nella mattina di venerdì 16 febbraio al cantiere Esselunga di via Mariti

Firenze, 16 febbraio 2024 – Grave incidente sul lavoro nella mattina di venerdì 16 febbraio al cantiere Esselunga di via Mariti a Firenze. Una trave di cemento è crollata e ha colpito in pieno un gruppo di operai.

Due agricoltori travolti e uccisi dal trattore

Le vittime nel Bolognese e nel Cesenate, entrambe ultra 70enni

Due agricoltori ultra 70enni sono morti in Emilia-Romagna in due incidenti sul lavoro in agricoltura, mentre stavano guidando un trattore che li ha travolti e uccisi.
    Un uomo di 74 anni è stato investito da un trattore cingolato mentre stava raccogliendo legna a Paterno, frazione del comune di Mercato Saraceno, sull’Appennino cesenate.

Nel Bolognese, a Camugnano, la vittima ha 73 anni e la dinamica dell’incidente abbastanza simile.
    Nel Cesenate, l’allarme è partito dai parenti che non lo avevano visto tornare per pranzo, sul posto sono arrivati i vigili del fuoco e il personale medico.

Crollo in cantiere a Firenze, Giani: i morti sono cinque. Il Papa: dolore, serve più sicurezza

Altri tre operai rimasti coinvolti sono stati estratti vivi dalle macerie e sono stati portati all’ospedale di Careggi, due in codice rosso e uno in giallo. La procura di Firenze ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati, per crollo colposo e omicidio colposo. Il cantiere è finito sotto sequestro

12 Febbraio

Castenedolo, braccio incastrato nell’impastatrice: operaia ferita

L’incidente sul lavoro è avvenuto quest’oggi poco prima delle 16 nella provincia di Brescia. La donna è stata trasportata con l’elisoccorso presso l’ospedale San Gerardo di Monza

Un’operaia è rimasta gravemente ferita dopo un incidente sul lavoro accaduto poco prima delle 16 in una ditta di Castenedolo, provincia di Brescia. La donna ha subito una ferita al braccio mentre lavorava con una impastatrice.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 188 Areu con un elisoccorso, un’automedica e un’ambulanza, oltre ai carabinieri e al personale Ats competente per gli infortuni sul lavoro. L’operaia è stata soccorsa e trasferita in codice rosso all’ospedale San Gerardo di Monza.

Amianto ; Discariche

No alle discariche di amianto, passa all’unanimità la mozione in Provincia

La Provincia di Verona approva nell’ultimo consiglio prima del rinnovo la mozione contraria alle discariche di amianto.

La Provincia di Verona, nel consiglio di giovedì 1 febbraio, ha approvato la mozione contraria alla proposta di nuove discariche di amianto. Progetti rivolti alle zone dell’ovest veronese (a Caluri di Villafranca e Valeggio) e di un Comune lombardo confinante con il territorio scaligero (Marmirolo)

Dopo un primo confronto il testo è stato votato all’unanimità. Si tratta di una mozione che sostiene i timori delle amministrazioni locali, e si oppone alla creazione di nuove discariche contenenti amianto.

Con questo documento viene chiesto alla Regione del Veneto, di non autorizzare discariche senza una pianificazione attenta. Questo sia per la tutela dell’ambiente che per una distribuzione equa nel territorio. La mozione inoltre invita i consiglieri regionali a promuovere azioni in consiglio per evitare l’apertura di queste discariche.

20 Gennaio 2024

Marco, l’operaio di 63 anni morto davanti al figlio dopo essere precipitato per 4 metri

Era ricoverato in terapia intensiva da tre giorni

Si chiamava Marco Sottocorno l’operaio di 63 anni rimasto vittima di un drammatico incidente sul lavoro avvenuto lo scorso mercoledì 17 gennaio a Bernareggio. Una caduta in cantiere, durante alcuni interventi di ristrutturazione di un’abitazione. L’incidente è avvenuto sotto gli occhi del figlio che lavorava con lui. 

L’uomo di 63 anni, residente a Carnate, era ricoverato nel reparto di Terapia intensiva neurochirurgica dell’ospedale di Vimercate, ma purtroppo ieri sera è arrivata la notizia del suo decesso. Sconvolto l’intero paese di Carnate e sulla questione degli incidenti sul lavoro si è espressa anche il sindaco, Rosella Maggiolini: “Ogni volta diciamo che sarà l’ultima, ma quella sui morti sul lavoro è una lista nera che si allunga sempre”

L’incidente

Stava effettuando alcuni interventi di ristrutturazione in una villetta di via Risorgimento a Bernareggio. I soccorsi sono arrivati nella villetta brianzola in fase di ristrutturazione dopo una chiamata di emergenza che ha fatto atterrare a Bernareggio anche l’elisoccorso del 118. Le condizioni dell’uomo, titolare di una impresa edile, sono apparse fin da subito molto gravi. Sul posto sono giunti subito anche i carabinieri della compagnia di Vimercate e il personale di Ats.

Il 63enne, secondo una prima ricostruzione, sarebbe caduto dal primo piano dell’abitazione, precipitando da un’altezza di quattro metri mentre montava una grata. Soccorso dal personale del 118 è stato trasferito, d’urgenza, in elicottero all’ospedale di Vimercate dove purtroppo ieri sera è morto. 

Morto Alfio D’Urso, il camionista vittima di un infortunio a Spezzano

Il 54enne era stato colpito dalla sponda del camion durante operazione di carico/scarico presso un’azienda di Fiorano

Non ce l’ha fatta Alfio D’Urso, 54 anni, vittima di un infortunio sul lavoro nella mattinata di mercoledì 17 gennaio. L’uomo è infatti deceduto nelle scorse ore all’Ospedale di Baggiovara, dove si trovava in coma dopo aver riportato un violento trauma cranico.

L’incidente era avvenuto poco dopo le 9.30 a Spezzano di Fiorano, durante operazioni di carico e scarico presso la ditta Dini Argeo di via dell’Elettronica. D’Urso era stato colpito dalla sponda del camion accanto al quale si trovava, per un cedimento improvviso della paratia metallica. Caduto a terra privo di sensi, era stato soccorso dal personale del 118, con ambulanza e automedica.

Ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva, è deceduto a circa 36 ore dall’infortunio. Nulla hanno potuto i medici. 

Schiacciato da un camion, operaio muore 48 ore dopo in ospedale

L’incidente mentre smontava delle luminarie a Châtillon

E’morto oggi Mohamed Oueslati, l’operaio cinquantanovenne che giovedì scorso era rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro avvenuto a Châtillon (Aosta).

L’uomo, residente ad Aosta e originario della Tunisia, era stato trasferito ieri pomeriggio dall’ospedale Parini di Aosta al Cto di Torino dopo un aggravamento delle sue condizioni.
    L’incidente mentre era impegnato a smontare le luminarie natalizie nel centro di Châtillon per conto di un’impresa di Verrès.

Amianto : Discariche

Villafranca si mobilita contro la discarica di amianto a Ca’ Balestra

Discarica di amianto, il Centro Sociale di Quaderni di Villafranca, in via De Amicis, ospiterà una riunione informativa, giovedì 11 gennaio alle ore 20.30. Il focus principale sarà l’opposizione al progetto di realizzare una discarica di amianto nell’area di Cà Balestra. “La partecipazione di tutti è essenziale”, supplica il comitato anti-discarica: “L’appello è rivolto a tutti, in quanto il problema va ben oltre i confini di Quaderni, perciò serve il sostegno di tutti”.

l Comitato ha anche bisogno di accogliere nuove energie, e chiede la collaborazione di persone di tutte le età, soprattutto di giovani leve capaci di aiutare nell’analisi della documentazione, nella ricerca di informazioni, e nell’investire impegno per garantire un futuro sicuro per la comunità.

L’emergenza della discarica di amianto non è circoscritta a un solo luogo, come spiega il comitato sulla pagina ufficiale  Facebook, “ma è una minaccia che coinvolge l’intera area, impattando sulla salute e il benessere di tutti. Questa battaglia non è solo di Quaderni, ma riguarda il destino di tutti coloro che vivono in queste zone”.

La discarica progettata, con una capienza stimata di circa 900mila metri cubi per 280 tipi di rifiuti speciali, alza il dibattito sui limiti ammissibili di sostanze quali arsenico, bario, cadmio, cromo totale, mercurio, nichel, piombo, cloruri, fluoruri, solfati, DOC, TDS e una vasta gamma di altri inquinanti.

Ciò che desta particolare preoccupazione dei residenti è la scelta della collocazione: la discarica sarebbe ubicata in un’area vitale per la ricarica degli acquiferi, una zona idrogeologicamente sensibile. Qui risiede la falda che alimenta l’approvvigionamento idrico dei territori circostanti, interessando i comuni di Villafranca di Verona, Mozzecane, Roverbella, Marmirolo, e altre località limitrofe.

Le autorità ambientali, incluse l’Arpav, insieme alla quasi totalità dei comuni coinvolti, hanno già manifestato un netto dissenso nei confronti del progetto. L’iniziativa di costruire una discarica in un’area così delicata è al centro di un acceso dibattito, con la comunità locale unita nel respingere questa proposta che minaccia la salute ambientale e la sicurezza idrica di diverse aree circostanti.

Amianto: Discariche

A VILLAFRANCA

Nuova discarica di amianto a Caluri, presentata una mozione per fermare il progetto

La proposta ha innescato un acceso dibattito tra i cittadini, il sindaco e la maggioranza del consiglio comunale, che si oppongono alla realizzazione del nuovo impianto

Sta scatenando molte polemiche la proposta avanzata dall’azienda bresciana Tecnoinerti di Polpenazze sul Garda di realizzare una discarica destinata allo stoccaggio di rifiuti pericolosi contenenti amianto nel territorio comunale di Villafranca di Verona, in località Caluri.

Nuova discarica di amianto a Caluri

La proposta ha innescato un acceso dibattito tra i cittadini, il sindaco e la maggioranza del consiglio comunale. Il progetto prevede la realizzazione di una discarica destinata allo stoccaggio di rifiuti pericolosi, con una capacità annua di ben 125.000 tonnellate di materiale contenente amianto.

Il sito proposto per la struttura si trova in un’area prossima a Caluri, ma il suo impatto si estenderebbe anche ai comuni circostanti, tra cui Povegliano Veronese, Castel d’Azzano, Mozzecane, Sommacampagna e Vigasio. L’area individuata per la costruzione della discarica si estende su una superficie di 130.500 metri quadrati, suscitando timori legittimi riguardo all’impatto sulla vocazione agricola della zona. Ma a dare maggiori preoccupazioni è il fatto che la zona interessata sorga sopra una falda acquifera cruciale per l’approvvigionamento idrico di diversi territori circostanti.

Amianto : Fincantieri

Amianto, il fondo vittime risarcirà anche i colpevoli

DOPO LE SENTENZE – Lo Stato restituisce alle partecipate gli indennizzi che queste hanno versato alle vittime: “Pare scritto per Fincantieri”

Amianto: circolare Inail su nuovo fondo vittime è una beffa, rimborsa Fincantieri

Roma, 12 gennaio – “Una norma scritta e pensata per una società specifica e vicina al governo, Fincantieri, a cui si regalano 20 milioni di euro per il 2023, e che non è invece di nessuna utilità per i lavoratori vittime dell’amianto, che da molti anni attendono invece un vero intervento riformatore del FVA (Fondo Vittime Amianto) in un’ottica universale per indennità e riconoscimenti”. Così la segretaria confederale della Cgil Francesca Re David commenta la circolare Inail n.58 del 29 dicembre 2023 interpretativa delle norme contenute all’art.24 del D.L. 30 marzo 2023 n.34, nonché del Decreto Interministeriale del 5 dicembre 2023, che istituisce presso l’Inail un “nuovo fondo vittime amianto”.

“La legge – spiega la dirigente sindacale – sembra istituire un fondo per la liquidazione di un indennizzo a favore dei lavoratori e dei loro eredi che si sono ammalati dopo l’esposizione lavorativa all’amianto in società partecipate pubbliche della cantieristica navale, ma lo estende alle stesse imprese colpevoli di tale esposizione. È una vera e propria beffa”.

“Di fatto l’indennizzo viene trasformato in una quota di risarcimento già liquidato in sentenza esecutiva (o conciliativa), e si stabilisce un rimborso a favore di Fincantieri, perfettamente solvibile e leader mondiale nel suo settore, i cui dirigenti – ricorda infine Re David – sono stati condannati penalmente e civilmente per aver causato la malattia e la morte di tantissimi lavoratori per l’utilizzo improprio di amianto”.

Amianto, le associazioni attaccano la politica: «Regalate preziose risorse a chi ha causato lutti»

L’associazione monfalconese assieme alla Cgil di Gorizia e alla Fondazione Bepi Ferro criticano il decreto interministeriale del 5 dicembre sul Fondo Amianto.

Fondo vittime amianto. Bullian ‘Un’aberrazione giuridica’

15.01.2024 – 16.00 – “Rischia di passare sotto silenzio il vergognoso decreto interministeriale del 5 dicembre 2023 sul rinnovato Fondo vittime amianto. Sottoscritto dalla ministra del lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone e dal ministro leghista dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, prevede che possono, altresì, accedere al Fondo le società partecipate pubbliche dichiarate soccombenti con sentenza esecutiva o comunque parti debitrici nei verbali di conciliazione giudiziale depositati entro il 31 dicembre 2023, o nei verbali di conciliazione comunque sottoscritti in sede protetta entro il 31 dicembre 2023, aventi ad oggetto il risarcimento di danni patrimoniali e non patrimoniali, riconosciuti in favore dei lavoratori”.
Lo afferma in una nota Enrico Bullian, consigliere regionale del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg.

“Un’aberrazione giuridica e uno scandalo politico – insiste – : che a beneficiare del Fondo possano essere le aziende responsabili, anche nei casi già così sentenziati dai Tribunali, è un cortocircuito clamoroso. Trattandosi, fra l’altro, di aziende solvibili, i responsabili devono rispondere in solido”.
“Appare allucinante tutta l’impostazione del decreto – aggiunge Bullian – inizia già male con il comma 1 dell’articolo 2, circoscrivendo il campo dei soggetti beneficiari. Infatti, dice che per l’anno 2023, possono accedere alle prestazioni del Fondo di cui all’articolo 1 i lavoratori di società partecipate pubbliche che hanno contratto patologie asbesto-correlate durante l’attività lavorativa prestata presso i cantieri navali”.
“Ci chiediamo – continua la nota – perché solo i lavoratori della navalmeccanica? E perché solo quelli dipendenti da società partecipate pubbliche? Vanno evitate questi provvedimenti ultra-settoriali e le norme devono valere per tutte le vittime di qualunque comparto produttivo”.

“Il pasticcio emerge definitivamente anche nel successivo articolo 3 dove si dice che ‘i soggetti di cui all’articolo 2 del presente decreto che intendono accedere alle prestazioni del Fondo, devono presentare domanda all’Inail a mezzo posta elettronica certificata, a pena di inammissibilità, entro e non oltre il 15 gennaio 2024’ – riferisce il consigliere -. Oggi scade la possibilità di presentare le domande: come da miglior tradizione, bando aperto durante le vacanze natalizie, pubblicità del provvedimento inesistente, trasparenza rimandata ad altre occasioni”.
Bullian conclude: “Il risultato è che non c’è pace sul tema amianto e gli ulteriori provvedimenti che vengono presi a riguardo peggiorano una situazione drammatica, con il picco dei decessi da mesotelioma che non risulta ancora raggiunto. L’amianto, che è stato un ‘crimine di pace a responsabilità diffusa’, continua a rimanere purtroppo ‘il male che non scompare’. Ci chiediamo dov’erano i parlamentari di maggioranza del Fvg e dell’Isontino mentre questo scempio veniva sottoscritto. E ora cosa ne pensano?”.

8 Gennaio 2024

Precipita dal tetto di una casa durante i lavori, è grave

L’uomo è caduto da notevole altezza mentre si trovava nel cantiere di ristrutturazione. I colleghi l’hanno subito soccorso e hanno dato l’allarme al 118

Montalto (Ascoli), 8 gennaio 2024 – Grave infortunio sul lavoro nella tarda mattina di oggi, poco prima di mezzogiorno, nella zona rurale alla periferia di Montalto Marche, località Lugugnano. Vi è rimasto coinvolto R. E., di 50 anni, cittadino straniero residente a Offida.

L’uomo è precipitato da notevole altezza mentre stava lavorando nel cantiere di ristrutturazione di una casa privata. Ora si trova ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Ancona. Secondo una prima ricostruzione il cinquantenne stava sistemando alcune cose sul tetto dell’abitazione quando si sarebbe aperto un varco che l’ha fatto cadere sul pavimento del piano sottostante.