10 Marzo 2022

Un incidente mortale sul lavoro è avvenuto oggi alle 14 a Biassono, in provincia di Monza e Brianza. Un operaio di 33 anni è morto e un altro di 26 è rimasto ferito precipitando al suolo durante una operazione di manutenzione di un traliccio in un cantiere di via delle Industrie. È stata un’antenna a travolgere l’operaio all’interno della San Giorgio Mobili. Questo quanto emerso dagli accertamenti della Polizia Locale. La struttura, caduta per cause ancora da accertarsi, lo ha travolto in pieno facendolo cadere dall’autoscala sulla quale stava lavorando. Precipitato per oltre sei metri, l’operaio è morto in seguito ai gravi traumi riportati.

(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 10 MAR – Un operaio, Giuseppe Cuzzola, di 42 anni, è morto in un incidente su lavoro nello stabilimento dell’Hitachi di Reggio Calabria, la più importante industria della città.

La vittima era il titolare di una ditta esterna che gestisce lo smaltimento dei rifiuti speciali prodotti dallo stabilimento.

Cuzzola, stando a quanto é emerso dai primi accertamenti dei carabinieri, è deceduto mentre stava raccogliendo i rifiuti utilizzando un braccio meccanico per spostare l’alluminio, una parte del quale lo avrebbe schiacciato all’interno del cassone in cui si stava effettuando il deposito del materiale. Cuzzola, secondo quanto si é appreso, è morto sul colpo ed i soccorsi che gli sono stati prestati si sono rivelati inutili.
    A rendere noto l’incidente, poi confermato dai carabinieri, é stata la Rappresentanza sindacale unitaria dello stabilimento.
    La Rsu ha anche espresso solidarietà alla famiglia della vittima.

Discariche di amianto

Il secondo presidio sarà alla Grillaia

Il comitato di associazioni anti-discarica si ritroverà davanti al sito di Chianni: “Attendiamo l’udienza sul ricorso presentato al Tar”

CHIANNI — Come annunciato nelle settimane scorse, domenica 13 Marzo si terrà il secondo presidio del comitato di associazioni e partiti che manifestano contro la diffusione delle discariche in Valdera

Dopo il primo presidio, svoltosi a Pontedera a pochi passi da Palazzo Stefanelli, il comitato che raccoglie, tra le altre, Legambiente Valdera, Stop Grillaia, Assemblea permanente No Keu e il Circolo Arci Il Botteghino, la protesta avverrà davanti alla discarica delle Grillaia di Chianni.

“L’obiettivo è di informare, sensibilizzare, tenere alta l’attenzione di media e opinione pubblica e far pressione sulla politica e sulle istituzioni, affinché sia impedita la riapertura della discarica con i suoi 270mila metri cubi di amianto previsti – hanno spiegato dal comitato – in attesa della prima udienza del ricorso presentato al Tar, prevista per il 16 Marzo”.

“Oltre alla Grillaia, si parlerà della situazione critica della gestione dei rifiuti in Toscana, delle altre discariche, del Keu, delle responsabilità politiche e di una gestione energetica e dei rifiuti tutt’altro che verde – hanno concluso – salute pubblica e dei territori sono questioni che riguardano tutti, non solo gli abitanti di queste zone”

5 Marzo Pontedera

“La discarica non deve riaprire”

Presidio delle associazioni davanti al Comune contro la riapertura della Grillaia: “La bonifica deve avvenire senza alcun conferimento”

PONTEDERA — “No alla riapertura della ex discarica della Grillaia”. Lo hanno chiesto a gran voce i rappresentanti di una folta lista di associazioni e  altre realtà del territorio che oggi pomeriggio hanno organizzato un presidio di fronte al Comune di Pontedera. Tra queste La Rossa di Lari, l’assemblea permanente No keu, Potere al Popolo, Gruppo Zero, Arci, Unione Inquilini, Legambiente e Rifondazione comunista.

Le operazioni per la messa in sicurezza del sito di Chianni, chiuso dal 1998, prevederebbero il conferimento di 270mila metri cubi di fibrocemento. La risposta delle associazioni è categorica: “La Grillaia non deve riaprire e la sua bonifica deve avvenire senza alcun nuovo conferimento”.

Quello di oggi è stato il primo dei due presidi promossi dal comitato che raccoglie associazioni, gruppi ambientalisti e alcune forze politiche. Un nuovo presidio delle stesse sigle è stato programmato per il 13 marzo alle 10 proprio alla Grillaia.

No alla riapertura della discarica Grillaia” Presìdi 5 e 13 marzo

CHIANNI-PONTEDERA

“La Grillaia non deve riaprire”. Con questo slogan il coordinamento “Valdera avvelenata”, riunitosi il 21 febbraio scorso, ha deciso di organizzare un presidio il 5 marzo, dalle 15 alle 18,30, di fronte al Comune di Pontedera, in corso Matteotti, come momento di sensibilizzazione. E domenica 13 marzo un presidio di fronte alla Grillaia, a Chianni, a partire dalle 10. “La Valdera è già ora invasa da discariche – scrive il coordinamento –: Gello di Pontedera, Peccioli, Pomarance e Orciano – mancando un piano regionale dei rifiuti negli spazi lasciati vuoti dalla politica si insinua facilmente la criminalità organizzata, come abbiamo visto nel caso dello

smaltimento illecito dei residui delle lavorazioni del cuoio sepolti in siti non ancora tutti

individuati della provincia di Pisa e dell’Empolese”.

Discariche di Amianto

Discarica di Chianni, prima vittoria dei cittadini: Il Tar ammette il ricorso contro l’arrivo dell’amianto

Un’iniziativa contro la riapertura della discarica

Grillaia, colpo di scena: la discussione ci sarà 

CHIANNI. È l’ennesimo colpo di scena in una vicenda che si trascina da oltre 30 anni e sembra non riuscire a mettere la parola fine.

Questa, volta, però, nella vicenda della discarica Grillaia di Chianni possono esultare i cittadini che, con una scelta coraggiosa, decisero alcuni mesi fa di sfidare la proprietà del sito, la Nuova Servizi Ambiente, e anche la Regione Toscana.

Il ricorso presentato al Tribunale amministrativo regionale toscano, infatti, dopo mesi di attesa ha partorito una decisione importante: la discussione sulla legittimità della delibera della giunta regionale, che autorizza il progetto di Nsa per il conferimento a Chianni di 270 metri cubi di amianto, ci dovrà essere. Tutta la memoria difensiva di proprietà e Regione Toscana, bene ricordarlo, si basava proprio sul postulato opposto. Ovvero che questo ricorso fosse inammissibile, in sostanza che non si potesse neanche discutere.

I cittadini ricorrenti guidati da Luca PicchiMarco PresiStefano Gonnelli e Vittoria Agostini ottengono un risultato davvero importante. Anche perché un ricorso sostenuto economicamente da quasi 200 persone in una raccolta fondi online. Tra queste, uno dei primi ad aderire, il sindaco di Terricciola Mirko Bini. Che anche a nome della giunta e di tutto il Comune aderì economicamente. Decisione presa anche da alcuni consiglieri regionali.

Chi, invece, chiamato in causa rifiutò di aderire, considerando, secondo consiglio dei propri legali, impossibile vincere il ricorso (possibilità, va detto, ancora aperta) fu il sindaco di Chianni, Giacomo Tarrini.

Che, durante un’assemblea pubblica, proprio con alcuni dei cittadini che gli chiedevano di aderire al ricorso legale, fu piuttosto duro e categorico. La pubblicazione sul sito del Tar delle motivazioni ancora non c’è stata. Ma è probabile che il tribunale sentirà tutte le parti in causa. A questo punto anche la nuova proprietà, il Gruppo Vergero. Con l’ad, Marco Vergero, che disse al suo arrivo a Chianni di non essere preoccupato da questa mossa legale dei cittadini. Ora, quello che era considerato poco più di un intoppo, diventa un punto a favore di chi si oppone al progetto amianto.

5 Marzo 2022

CRONACAPREDAZZO

Tragedia nei boschi: 22enne morto sul lavoro

A chiamare i soccorsi è stato il padre del giovane

Repertorio

Una terribile tragedia si è consumata in Trentino, nella mattinata di sabato 5 marzo, nel bosco a Predazzo. Un ragazzo di Predazzo di 22 anni ha perso la vita mentre era impegnato nel lavoro di allestimento di una teleferica nei boschi sopra l’abitato di Predazzo in Val di Fiemme, sul versante dove sale l’impianto di risalita dello Ski center Latemar. A dare l’allarme al Numero unico per le emergenze 112, poco prima delle 9, è stato il padre del ragazzo e alcuni colleghi, che lo hanno trovato incosciente alla base di un dirupo alto una quindicina di metri. La dinamica dell’incidente è in fase di accertamento; da una prima ricostruzione, il ragazzo potrebbe essere scivolato lungo il pendio scosceso mentre stava maneggiando la traente della teleferica. 

Il Tecnico di Centrale del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino settentrionale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero, mentre sul posto si portavano gli operatori della stazione di Moena, con i vigili del fuoco e i carabinieri. Il Tecnico di Elisoccorso e l’equipe medica sono stati verricellati sul posto. Le condizioni del ragazzo sono parse da subito molto gravi; nonostante i tentativi di rianimazione, il medico non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. Dopo il nullaosta delle autorità, la salma è stata recuperata a bordo dell’elicottero e trasferita nella piazzola della Guardia di Finanza di Predazzo, per essere affidata al carro funebre.

4 marzo

Incidenti sul lavoro, operaio 61enne resta schiacciato ad Aosta | A Bologna morto un artigiano

L’uomo è stato investito da una rampa di un mezzo pesante su cui avrebbe dovuto caricare una ruspa. A Castel Maggiore un 50enne è caduto da un solaio 

Un operaio 61enne di Nus, in provincia di Aosta, è morto in seguito a un incidente sul lavoro avvenuto a Chambave.

L’uomo, stando alle prime ricostruzioni, è stato travolto da una rampa di un mezzo pesante su cui avrebbe dovuto caricare una ruspa. Sul posto sono intervenuti i carabinieri per accertare le cause del guasto.

Morto un artigiano a Bologna – Un artigiano di 50 anni è morto in un incidente sul lavoro a Castel Maggiore (Bologna), nell’area del cantiere edile di un palazzo in ristrutturazione. Sembra che l’uomo sia caduto da un solaio dove stava lavorando. Ha fatto un volo di circa sei metri che non gli ha lasciato scampo. I soccorritori hanno solo potuto constatare il decesso dell’uomo, che ha riportato ferite mortali nella caduta.

2 marzo 2021

Un uomo di 56 anni è morto, mentre stava eseguendo un lavoro di potatura alberi. È quanto successo nella mattinata di oggi, mercoledì 2 marzo, a Nemi, comune dei Castelli Romani. Vittima dell’incidente sul lavoro, un uomo di Genzano. 

Sul posto, allarmati da alcuni residenti, i soccorritori del 118. I medici hanno tentato il tutto per tutto. Dal nuovo ospedale dei Castelli Romani era anche partito e poi atterrato un elicottero. Il personale sanitario ha provato a rianimare l’uomo per diversi minuti, ma i soccorsi si sono rivelati vani.

Morto un uomo sul lavoro

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Nemi che indagano, il 56enne stava lavorando su una scala, potando alcuni alberi in un terreno privato. Ad un certo punto, per cause al vaglio degli inquirenti, l’uomo ha perso l’equilibrio cadendo da un’altezza di sette metri.

La salma del 56enne è stata portata al policlinico di Tor Vergata per l’autopsia e sarà messa a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sul luogo della tragedia, oltre i militari dell’Arma, anche il personale dell’ispettorato del lavoro della Asl Roma 6. Saranno le indagini a determinare se ci siano state eventuali responsabilità nella morte del lavoratore autonomo.

Un altro Mondo senza Amianto è possibile