Nell’ultima rilevazione dati INAIL del 23 dicembre 2021 i casi di pneumoconiosi per esposizione ad amianto (asbestosi) di origine professionale (codice J61 nella classificazione internazionale delle malattie professionali ICD-10) denunciati e accertati in Italia nel corso del 2020 sono stati 210. Di questi Inail ha valutato in 188 casi come positiva la sussistenza del nesso causale con l’attività lavorativa.
Regioni italiane per casi di pneumoconiosi da asbesto di origine professionale in Italia nel 2020. Dati INAIL 2021
Numero di casi pneumoconiosi da amianto di origine professionale in Italia nel 2020 distribuiti per regione:
- Campania:132 casi (62.9%), di cui 131 riconosciuti (*)
- Sicilia: 17 casi (8.1), di cui 13 riconosciuti
- Toscana: 10 casi (4.8%), di cui 7 riconosciuti
- Friuli-Venezia Giulia (4.3%): 9 casi riconosciuti
- Piemonte: 7 casi (3.3%), di cui 6 riconosciuti
- Liguria: 6 casi (2.9%), di cui 5 riconosciuti
- Sardegna: 6 casi (2.9%), di cui 2 riconosciuti
- Lombardia: 5 casi (2.4%), di cui 3 riconosciuti
- Veneto: 5 casi (2.4%), di cui 2 riconosciuti
- Emilia Romagna: 3 casi (1.4%), di cui 2 riconosciuti
- Marche: 3 casi (1.4%), di cui 2 riconosciuti
- Puglia: 3 casi riconosciuti (1.4%)
- Lazio: 2 casi (1.0%), di cui 1 riconosciuto
- Calabria: 1 caso riconosciuto (0.5%)
- Trentino-Alto Adige: 1 caso riconosciuto (0.5%)
Province italiane per casi di pneumoconiosi da asbesto di origine professionale nel 2020. Dati INAIL 2021
https://www.risarcimentomalattieprofessionali.it/wp-content/uploads/charts/chart-bar-pneumoconiosi-amianto-province-inail-2020.htmlUsa il pulsante in alto a destra per copiare il codice di embed e utilizza liberamente il grafico sul tuo sito web! Infografica a cura di Risarcimento Malattie Professionali. Fonte dei dati: INAIL OpenData, rilevazione 23 dicembre 2021.
Numero di casi di pneumoconiosi da asbesto di origine professionale in Italia nel 2020 per provincia:
- Napoli: 131 casi (62.4%), di cui 130 riconosciuti (*)
- Palermo: 17 casi (8.1%), di cui 13 riconosciuti
- Torino: 7 casi non riconosciuti (3.3%)
- Sud Sardegna: 6 casi (2.9%), di cui 2 riconosciuti
- Gorizia: 5 casi riconosciuti (2.4%)
- Varese: 4 casi (1.9%), di cui 2 riconosciuti
- Genova: 3 casi riconosciuti (1.4%)
- Ancona: 2 casi (1.0%), di cui 1 riconosciuto
- Brindisi: 2 casi riconosciuti (1.0%)
- Grosseto: 2 casi riconosciuti (1.0%)
- La Spezia: 2 casi riconosciuti (1.0%)
- Lucca: 2 casi (1.0%), di cui 1 riconosciuto
- Pisa: 2 casi (1.0%), di cui 1 riconosciuto
- Treviso: 2 casi non riconosciuti (1.0%)
- Trieste: 2 casi riconosciuti (1.0%)
- Udine: 2 casi riconosciuti (1.0%)
- Venezia: 2 casi riconosciuti (1.0%)
- Arezzo: 1 caso non riconosciuto (0.5%)
- Barletta-Andria-Trani: 1 caso riconosciuto (0.5%)
- Bolzano: 1 caso riconosciuto (0.5%)
- Catanzaro: 1 caso riconosciuto (0.5%)
- Fermo: 1 caso riconosciuto (0.5%)
- Ferrara: 1 caso non riconosciuto (0.5%)
- Frosinone: 1 caso riconosciuto (0.5%)
- Livorno: 1 caso riconosciuto (0.5%)
- Mantova: 1 caso riconosciuto (0.5%)
- Prato: 1 caso riconosciuto (0.5%)
- Parma: 1 caso riconosciuto (0.5%)
- Reggio Emilia: 1 caso riconosciuto (0.5%)
- Roma: 1 caso non riconosciuto (0.5%)
- Salerno: 1 caso riconosciuto (0.5%)
- Savona: 1 caso non riconosciuto (0.5%)
- Siena: 1 caso riconosciuto (0.5%)
- Vicenza: 1 caso non riconosciuto (0.5%)
Pneumoconiosi da asbesto di origine professionale in Italia nel 2020. Agenti causali. Dati INAIL 2021
Gli agenti causali che hanno causato i 188 casi riconosciuti di pneumoconiosi da amianto di origine professionale per i quali Inail ha dato una valutazione “positiva”, ordinati per frequenza:
- fibre di amianto: 187 casi, 99.47%
- cemento-amianto: 1 caso, 0.53%